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09 Gennaio 2025 - 09:56
Lo scorso 4 dicembre, nel giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori, Torino ha inaugurato una delle opere più ambiziose della sua storia recente: l’idropolitana. Con la calata della TBM (Tunnel Boring Machine), una mastodontica talpa meccanica lunga 163 metri, sono ufficialmente iniziati i lavori per la costruzione del nuovo collettore fognario. Questo progetto non solo modernizzerà il sistema di gestione delle acque reflue, ma rappresenterà un baluardo contro il crescente rischio di alluvioni, reso sempre più concreto dai cambiamenti climatici.
La TBM è stata calata a venti metri di profondità in strada dell’Arrivore, dove ha cominciato a scavare un tunnel di 9,5 chilometri. Questa gigantesca infrastruttura si estenderà fino a piazzale Ceirano, collegandosi a un secondo tratto già in costruzione. L’idropolitana avrà un diametro esterno di circa 4 metri e sarà in grado di convogliare milioni di metri cubi di acque reflue e meteoriche.
Paolo Romano, presidente di Smat, la società che gestisce il servizio idrico di Torino, ha illustrato l’importanza strategica del progetto. “Questa infrastruttura è cruciale per le future generazioni. Non solo garantirà la tutela dell’ambiente e della risorsa idrica, ma permetterà di gestire in modo più efficiente le acque usate e le piogge, prevenendo situazioni di emergenza legate a eventi climatici estremi”.
Il rischio di alluvioni è una delle principali minacce che l’idropolitana contribuirà a mitigare. Grazie alla sua funzione di laminazione delle portate di pioggia, il collettore permetterà di regolare il flusso delle acque meteoriche, evitando che piogge abbondanti possano sovraccaricare il sistema e causare esondazioni nei quartieri cittadini e nelle aree periferiche.
Oltre alla prevenzione dei rischi idraulici, l’idropolitana affiancherà il collettore esistente, in funzione da oltre 40 anni, consentendo interventi di manutenzione straordinaria senza interrompere il servizio. Questa modernizzazione del sistema idrico servirà Torino e altri venti comuni della Città metropolitana, tra cui Moncalieri, Nichelino, Poirino, Rivalta di Torino, e Chieri, migliorando complessivamente la sicurezza idraulica di un’area densamente popolata.
Il progetto, con un costo complessivo di 174 milioni di euro, è stato interamente finanziato da Smat. La talpa, progettata in Germania e trasportata a Torino con una complessa operazione logistica, lavorerà 24 ore su 24, avanzando a una velocità di circa 20 metri al giorno. Per portare a termine l’opera saranno necessari 300 operatori e oltre tre anni di lavori, con una conclusione prevista per il 2027.
Come prevedibile, l’apertura del cantiere ha suscitato preoccupazioni tra i cittadini per i disagi legati alla viabilità e alle modifiche temporanee alla circolazione. Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, ha risposto alle critiche spiegando l’importanza dell’intervento: “Siamo consapevoli delle difficoltà che questo cantiere comporta, ma si tratta di un’opera indispensabile per il futuro della città. Torino non solo diventerà più sicura, ma potrà contare su un’infrastruttura all’avanguardia per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici”.
La funzione primaria dell’idropolitana sarà quella di raccogliere le acque reflue domestiche, industriali e meteoriche, convogliandole verso il depuratore centrale di Castiglione Torinese, garantendo così un trattamento più efficace e una qualità migliore delle acque restituite all’ambiente. Inoltre, l’infrastruttura sarà un elemento chiave per prevenire disastri ambientali, come esondazioni e allagamenti, sempre più frequenti a causa di eventi climatici estremi.
L’idropolitana rappresenta un punto di svolta non solo per Torino, ma per tutta la cintura metropolitana, offrendo una soluzione concreta alle esigenze idriche e ambientali del territorio.
Insomma, mentre la talpa inizia il suo lento e costante cammino sotterraneo, la città si prepara a raccogliere i benefici di un’infrastruttura strategica, destinata a proteggere i cittadini dalle minacce dell’acqua e a garantire un futuro più sicuro e sostenibile.
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