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Delegazione di FdI in Questura: solidarietà o propaganda?

La visita di parlamentari di Fratelli d’Italia al Questore di Torino scatena polemiche. Azione accusa: “Politicizzare l’ordine pubblico è un brutto segnale per il Paese”

Delegazione di FdI in Questura: solidarietà o propaganda?

Una delegazione di parlamentari di Fratelli d’Italia, composta da Paola Ambrogio, Augusta Montaruli, Fabrizio Comba e Riccardo Zurzolo, ha fatto visita al Questore di Torino, Paolo Sirna, per esprimere solidarietà e sostegno alle Forze dell’Ordine. L’incontro, presentato dal partito come un momento di vicinanza istituzionale, ha rapidamente assunto i contorni di una polemica politica, con l’opposizione che accusa FdI di aver strumentalizzato l’occasione per fini propagandistici.

La senatrice Ambrogio ha sottolineato il ruolo fondamentale delle Forze dell’Ordine, definendole "un baluardo imprescindibile per la sicurezza dei cittadini", e ha rivendicato le azioni del Governo Meloni in tema di sicurezza: rinnovo del contratto nazionale, misure a tutela degli agenti e il controverso "modello Caivano", da estendere ad altre periferie italiane.

Ma, mentre i parlamentari di FdI celebravano i successi del Governo, le critiche non si sono fatte attendere.

Daniela Ruffino, deputata di Azione, ha attaccato duramente l’iniziativa, definendola "un brutto segnale per Torino e per il Paese." Secondo Ruffino, la sicurezza non può e non deve essere politicizzata, e la vicinanza alle Forze dell’Ordine si dimostra con azioni concrete, non con gesti che rischiano di trasformare un’istituzione come la Questura in un palco per la propaganda. "Aumentare gli organici, adeguare gli stipendi e migliorare le condizioni di lavoro: ecco come si dimostra sostegno a chi opera per la sicurezza dei cittadini," ha dichiarato Ruffino, bollando la visita come una passerella inutile.

Nel comunicato diffuso da Fratelli d’Italia, i parlamentari hanno invece ribadito l’impegno del Governo a favore della sicurezza e il sostegno alle Forze dell’Ordine, condannando gli attacchi verbali e fisici di cui gli agenti sono stati recentemente vittime, come nei casi di Milano e Rimini. Ma, al di là delle dichiarazioni, l’interrogativo resta: qual era davvero il senso di questa visita?

Insomma, qualcuno ci spieghi come una delegazione politica che fa visita a un Questore possa risolvere i problemi concreti delle Forze dell’Ordine.

Stipendi inadeguati, carenze di organico, formazione insufficiente: queste sono le vere emergenze. Eppure, si continua a puntare sugli slogan. La sicurezza è un tema serio, che dovrebbe unire, non dividere. Utilizzarla come terreno di scontro politico non solo rischia di minare la fiducia nelle istituzioni, ma anche di allontanare l’attenzione dai problemi reali.

FdI ha dichiarato di essere “dalla parte giusta della storia”. Ma la storia, quella vera, non si scrive con le passerelle. Si scrive affrontando i problemi con serietà, concretezza e responsabilità. Per ora, resta solo il dubbio che questa visita sia stata più utile al partito che agli uomini in divisa.

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