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30 Dicembre 2024 - 14:49
Alle aziende piemontesi mancano centinaia di autisti, ma la Giunta guidata da Alberto Cirio ha respinto una proposta che avrebbe potuto alleviare il problema: un prestito d’onore regionale per finanziare i corsi necessari al conseguimento delle patenti professionali. La consigliera regionale Monica Canalis (PD) non nasconde il suo disappunto per questa decisione.
“Il costo della patente non può essere un ostacolo insormontabile per chi cerca lavoro. Gli autisti sono indispensabili per la logistica e i trasporti, e troverebbero immediatamente impiego”, ha dichiarato.
La carenza di autisti è un problema nazionale: negli ultimi dieci anni l’Italia ha perso 180.000 conducenti, mentre quasi il 46% di quelli ancora attivi ha più di 50 anni. Solo il 18% ha meno di 40 anni, un dato che denuncia un evidente fallimento nel garantire il ricambio generazionale. In Piemonte, questa mancanza si traduce in difficoltà per le aziende, per i servizi pubblici e, di riflesso, per i consumatori.
La proposta di Canalis, presentata con un emendamento alla variazione di bilancio 2024 della Regione, prevedeva l’istituzione di un fondo da 500.000 euro per ciascuna annualità dal 2024 al 2026, destinato al finanziamento delle patenti per giovani aspiranti autisti sotto i 29 anni. “Il costo della patente, che si aggira tra i 3.000 e i 4.000 euro, è proibitivo per molti giovani. È necessario intervenire per sostenere chi vuole lavorare”, ha sottolineato la consigliera.
Il modello si ispirava al "Progetto Patenti" avviato nel 2021 a Venaria, dove la collaborazione tra l’Agenzia Piemonte Lavoro, il Comune e il Gruppo Vergero ha permesso la formazione e l’assunzione di un autista grazie al finanziamento della patente da parte dell’azienda privata. “La mia proposta avrebbe garantito un intervento regionale, con un impatto minimo sul bilancio ma un enorme potenziale occupazionale”, ha aggiunto Canalis.
La bocciatura della proposta, secondo la consigliera, è un segnale preoccupante. “Non so se il rifiuto sia dovuto alla miopia politica della Giunta o alle crescenti difficoltà finanziarie della Regione, evidenti dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha imposto la rimodulazione della restituzione dei fondi alla sanità”, ha commentato.
A Torino, il Consiglio Comunale ha recentemente approvato proposte simili per affrontare la carenza di autisti di GTT, tra cui un fondo per coprire i costi delle patenti e percorsi di accompagnamento al lavoro rivolti a donne e migranti. “La Giunta regionale dovrebbe seguire questo esempio e intervenire con decisione”, ha ribadito Canalis.
“Gli autisti sono fondamentali per il nostro sistema economico. La Regione ha l’obbligo di fare tutto il possibile per formare nuove generazioni di lavoratori”, ha concluso, auspicando un cambio di rotta nel bilancio di previsione 2025.
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