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Lettera a "Mamma Natale". Laguna verde? Piscia più corto!

Insomma, rieccola lì con le sue visioni, i suoi sogni e le sue varianti i suoi "pezzi di città" che tutto il mondo ci invidia e di un “tema” che si incrocia con un altro tema...

Laguna Verde: Il Ritorno del Sogno Urbanistico di Settimo Torinese

Elena Piastra sindaca di Settimo Torinese. Ex Pirelli sullo sfondo.

Poco prima della vigilia di Natale è arrivata in consiglio comunale, trulla trulla, con il Documento Unico di Programmazione sotto braccio e un sorriso da Babbo (Mamma) Natale pronta a distribuire regali. E lì, che tra una parola e l'altra, la sindaca Elena Piastra ha rispolverato il sogno di Laguna Verde. Sì, proprio quel progetto faraonico che si aggira come un fantasma nei corridoi di Settimo Torinese da anni.

L’ha raccontato con lo stesso entusiasmo con cui si spacchetta un regalo inatteso: "Finalmente due settimane fa è iniziato l'abbattimento della Pirelli di via Torino", ha dichiarato. Una frase epica, preludio (Dio ce ne scampi) a una nuova rivoluzione urbanistica.

E sarà una “città nella città” grazie ad un progetto che promette di trasformare un nuovo "pezzo di città" in una metropoli sostenibile, energeticamente autonoma, verde e innovativa. Insomma, una sorta di Shangri-La, ma con più cemento armato.

Quel che vuole fare Piastra è chiaro. Aggiungere varianti parziali e strutturali, per dare concretezza alle visioni sue e agli incubi degli altri. Quello che, forse, non è ancora chiaro è che le visioni, da sole, non bastano: serve una gestione ordinaria che, a Settimo, sembra ormai fantascienza.

IL PROGETTO

IL VECCHIO PROGETTO

Insomma, rieccola lì con i suoi sogni e le sue varianti i suoi "pezzi di città" che tutto il mondo ci invidia e quei “temi” che si incrociano con altri temi...

Nessuno che abbia trovato il coraggio di dirle: "Fermati, Piastra. Ma dove cazzo vai? Davvero, non fare più niente. Concentrati su quello che già c’è. Perché, se guardiamo lo stato delle manutenzioni a Settimo, una buona amministrazione non dovrebbe aggiungere nemmeno un marciapiede, figuriamoci un intero quartiere."

La verità è che a Settimo si dovrebbe adottare il principio del "buon padre di famiglia", quel concetto giuridico che significa, in soldoni, non fare il passo più lungo della gamba. In piemontese tondo tondo: "pisa pi curt", piasciare più corto. 

Buon padre o buona madre di famiglia significa che se i soldi sono pochi al cinema non si va e si sta a casa.

Se i soldi non bastano per gestire i parchi — e infatti ci si spendono milioni senza grandi risultati — o per sistemare le strade, o per migliorare l’illuminazione pubblica, aggiungere "un pezzo di città" è come comprare una macchina nuova con il tetto di casa che perde. Insomma, prima si riparano le buche, poi si pensa alle grandi imprese.

Piastra questa lezione non l'ha ancora imparata.

Un sogno vecchio di decenni

Laguna Verde non è certo un’idea fresca di giornata. Le sue radici affondano nell’amministrazione di Aldo Corgiat, che all’epoca la presentò come una rivoluzione verde, un quartiere energeticamente autonomo con spazi per tutti: parchi, centri commerciali, poli di ricerca. Roba che se fosse realizzata davvero, farebbe invidia a Dubai. Ma, come ogni progetto ambizioso, il problema non è sognarlo, è mantenerlo. E qui arrivano le dolenti note.

Parliamo di un’area gigantesca, oltre 850 mila metri quadrati, di cui 350 mila destinati a un parco urbano. Per carità, un sogno bellissimo. Peccato che, guardando lo stato attuale dei parchi cittadini, viene da chiedersi: chi lo gestirà? Chi si occuperà di curare questo polmone verde? 

Per la cronaca, all'interno di questo mosaico si inserisce il Torino Outlet Village che già c'è, un centro commerciale di lusso che avrebbe dovuto attrarre orde di visitatori e denaro fresco, ma nella pratica, ha portato solo alcuni insignificanti ritocchi alla viabilità.

La bonifica che promette… gaggie

Ora, per carità, il fatto che l’area ex Pirelli venga finalmente abbattuta e bonificata è una buona notizia. Sulla carta, almeno. Ma a ben vedere, si potrebbe optare per una soluzione ancora più sostenibile: lasciare tutto così com’è e lasciare che la natura faccia il suo corso. Le gaggie, quelle piante infestanti che crescono come funghi, si diffonderanno spontaneamente, creando ossigeno a costo zero per la felicità dell'assessore Alessandro Raso e dei suoi insetti "impollinatori".

Sarebbe un parco perfettamente in linea con la narrazione green (da trituratori di zebedei) dell’amministrazione comunale.

Imbarcarsi in un progetto faraonico che richiederà anni e milioni di euro sembra un'emerita "cagata"!

Insomma, forse sarebbe meglio lasciare i grandi sogni ai futuri sindaci e concentrarsi su qualcosa di più vicino alla realtà: gestire l’esistente. Ma si sa, il fascino delle varianti urbanistiche è irresistibile.

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DAL SITO DEL COMUNE

Laguna Verde è uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana oggi esistenti in Italia, sia per i volumi interessati ma sia soprattutto per il livello qualitativo e concettuale del progetto. Si tratta di una superficie di circa 815.000 m² lungo l’asse di via Torino, in una zona dove oggi trova posto, tra gli altri, lo stabilimento Pirelli che verrà dismesso in vista della realizzazione, sempre a Settimo ma in via Brescia, del più tecnologico e avanzato stabilimento Pirelli del mondo.

Laguna Verde si presenta come un modello di struttura urbana a elevato contenuto di sostenibilità ed elevati livelli di qualità architettonica, ambientale ed ecologica. Il concept di Laguna Verde pensato dallo studio ArchA diretto dall’arch. Pier Paolo Maggiora riprende l’idea di open source, di dialogo architettonico. La concentrazione delle parti costruite avviene per blocchi compatti, come isole che affiorano in una laguna di verde fatta di parchi, giardini e aree verdi (2/3 dell’intera area disponibile per il verde).

Nella parte della “città pubblica” è prevista un’intera isola destinata alle funzioni di ricerca e alta formazione, che diventa per dimensione dello spazio disponibile la seconda funzione nell’ambito del progetto, alle spalle solo di quella residenziale.
L’attività di Ricerca – il cui progetto di fattibilità e di realizzazione è affidato al Politecnico di Torino - rappresenta sicuramente uno dei punti di forza strutturale del progetto Laguna Verde, intesa come una nuova urbanizzazione che guarda al futuro, in termini non solo architettonici ma anche funzionali. Il tema della Ricerca prende le mosse dai recenti accordi siglati con Pirelli per lo sviluppo di tecnologie di produzione innovative per pneumatici "intelligenti" e punta a riaffermare il modello Cittadella Politecnica anche in questo nuovo insediamento che si basa sul trinomio formazione ricerca e industria avendo per attori università, enti territoriali.

Francesco Profumo – Rettore del Politecnico di Torino ha così commentato:  "alla luce di quanto sta avvenendo con i prodotti petroliferi, il cui costo sembra non voglia cessare di salire, sta diventando sempre più strategico e irrinunciabile focalizzare i nostri interventi sulla Ricerca, verso la realizzazione di processi e prodotti sostenibili. In quest'ottica anche il nuovo insediamento all'interno di Laguna Verde sarà concepito secondo logiche di sostenibilità ambientali e di prodotto ecocompatibile”. 

Aldo Corgiat - Sindaco di Settimo Torinese : “ Il coinvolgimento del Politecnico oltre che accrescere la credibilità complessiva del progetto garantisce una significativa impronta internazionale a Laguna Verde. Prosegue quindi la collaborazione con Il Politecnico all’insegna del reinsediamento industriale sul territorio e degli investimenti sulla ricerca nelle nuove scienze, in particolare quella sui nuovi materiali.

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