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27 Dicembre 2024 - 10:19
C’è chi, conquistando il successo, si dimentica delle proprie origini. E poi c’è Douglas Luiz, il talento brasiliano della Juventus, che ha dimostrato ancora una volta di avere il cuore grande quanto le sue capacità in campo. In occasione del Natale, Luiz ha deciso di portare un po’ di luce e speranza nella sua amata favela di Maré, nella zona nord di Rio de Janeiro, distribuendo 700 cesti natalizi pieni di cibo agli abitanti del quartiere che lo ha visto crescere.
La distribuzione dei cesti non è stata affidata a un’organizzazione anonima. Al contrario, i protagonisti di questo gesto d’amore sono stati i membri più stretti della famiglia del calciatore: suo padre, i suoi fratelli e il cognato, che si sono occupati personalmente di portare il dono a ogni famiglia. Un gesto che ha il sapore dell’autenticità e della vicinanza, nonostante Luiz non abbia potuto essere fisicamente presente a causa degli impegni con la Juventus.
Ma la sua voce ha attraversato l’oceano. Luiz ha voluto inviare un messaggio pieno di emozione e gratitudine: “Grazie Dio per tutto. Ancora una volta faccio ciò che mi fa sentire bene, cioè aiutare la favela da dove vengo, e dove sono nato e cresciuto. Molte persone che mi hanno visto crescere, molte persone che hanno visto come ho lottato, molte persone importanti nella mia vita. Tutto ciò mi fortifica e mi rinnova. Io amo la favela, amo voi, io sono uno di voi e la mia vittoria è la vittoria di tutti noi!”.
Parole che risuonano come un abbraccio collettivo, un ponte ideale tra chi ce l’ha fatta e chi lotta ogni giorno per sopravvivere in una delle realtà più dure del Brasile. Perché Maré, con le sue strade polverose e i suoi mille colori, è molto più di un luogo: è una comunità, una casa per migliaia di persone che combattono contro la povertà, la criminalità e l’ingiustizia sociale. Ed è lì che Luiz ha mosso i primi passi, sognando di sfuggire a un destino che sembrava scritto e di cambiare la sua vita e quella dei suoi cari.
Con questo gesto, Luiz non si è limitato a distribuire cibo: ha consegnato speranza. Ha ricordato ai suoi concittadini che, anche quando sembra impossibile, con il lavoro e il sacrificio si può emergere. “La mia vittoria è la vittoria di tutti noi”, ha scritto. E non è solo una frase di circostanza: è un impegno. Luiz sa bene che ogni goal segnato, ogni contratto firmato, è un simbolo di riscatto per la favela intera, un esempio per i giovani che, come lui, oggi rincorrono un pallone sognando di sfuggire alla miseria.
I cesti, pieni di prodotti essenziali, sono diventati un simbolo di festa per Maré. Ogni famiglia che ha ricevuto il dono ha portato a casa non solo cibo, ma anche la consapevolezza di non essere dimenticata. Un gesto concreto in un periodo, quello natalizio, che per molti rischia di essere solo un altro giorno di difficoltà.
Il calciatore della Juventus ha dimostrato che il successo non deve allontanare dalle proprie radici. Anzi, può trasformarsi in uno strumento potente per restituire qualcosa a chi ci ha aiutato a diventare ciò che siamo. Maré è ancora nel cuore di Douglas Luiz, e questo Natale lo ha dimostrato più che mai.
Insomma, un assist perfetto, fuori dal campo ma dritto nell’anima di chi ha sempre creduto in lui.
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