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24 Dicembre 2024 - 15:21
Cosa succede quando una semplice targa celebrativa si trasforma nel simbolo di una faida istituzionale? San Mauro Torinese ha trovato la risposta in un episodio che, partendo dal tradizionale concerto di Natale del Corpo Filarmonico Sanmaurese, è rapidamente degenerato in un caso di incomprensioni, frecciate e polemiche al vetriolo.
Il 18 dicembre, al Teatro Gobetti, tutto sembrava pronto per una serata all'insegna della musica e della celebrazione. Il Corpo Filarmonico, che quest’anno festeggia i 130 anni dalla fondazione, avrebbe dovuto ricevere una targa in riconoscimento della sua lunga storia al servizio della comunità.
La targa, firmata dal presidente del Consiglio Regionale, Davide Nicco, era stata affidata per la consegna alla consigliera regionale Paola Antonetto, presidente della Commissione Cultura e Sport della Regione. Ma ciò che doveva essere un momento di onore si è trasformato in un "sgarbo istituzionale".
Secondo quanto dichiarato da Paola Antonetto, la sua presenza all’evento non era affatto a titolo personale. “Rappresentavo il Consiglio Regionale e il suo presidente, ma non mi è stata data la possibilità di consegnare la targa come previsto. Mi sono trovata in una situazione spiacevole e assolutamente inaspettata”, ha affermato, aggiungendo che il giorno successivo si è cercato di porre rimedio con una consegna ufficiale presso Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale. La consigliera, tuttavia, non ha nascosto il suo rammarico per l'accaduto. “È stata una serata che avrebbe dovuto mettere in evidenza il valore della Filarmonica e della sua storia, ma si è conclusa con una mancanza di rispetto verso l’istituzione che rappresento”.
Dal lato opposto, l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Giulia Guazzora ha raccontato una storia diversa, respingendo le accuse al mittente. La targa, ha spiegato il Comune, sarebbe stata annunciata a pochi minuti dall’inizio del concerto, senza alcun preavviso formale. “Le cerimonie ufficiali richiedono una programmazione e un coordinamento tra istituzioni che non può essere improvvisato”, hanno fatto sapere dal municipio. L’amministrazione ha sottolineato che nessuna comunicazione ufficiale era stata ricevuta nei giorni precedenti e che le modalità di consegna erano state decise unilateralmente dalla Regione, senza il rispetto delle consuete procedure di protocollo.
In mezzo a tutto questo, il Corpo Filarmonico Sanmaurese ha mantenuto la sua posizione neutrale, portando avanti la scaletta del concerto senza deviazioni. La musica, evidentemente, ha prevalso sulla politica, ma il mancato spazio per saluti istituzionali e cerimonie ufficiali ha inevitabilmente alimentato le tensioni. Qualcuno sostiene che dietro l'accaduto ci sia qualcosa di più di una semplice incomprensione: pare che tra la sindaca Guazzora e la consigliera Antonetto i rapporti siano tutt’altro che idilliaci. E così, quello che doveva essere un gesto simbolico per celebrare i 130 anni di musica e tradizione si è trasformato in un episodio emblematico delle difficoltà di comunicazione tra enti pubblici.
A posteriori, la consigliera Antonetto ha voluto comunque ribadire il valore del riconoscimento. “La Filarmonica è un orgoglio per la comunità di San Mauro. Meritava un momento all’altezza della sua storia”, ha dichiarato, lasciando intendere che l’episodio non sia stato solo un problema organizzativo ma un vero e proprio sgarbo. Dall’altra parte, il Comune non arretra, evidenziando che la gestione dell’evento è stata rispettosa delle priorità organizzative della serata e che non c’è stato alcun atteggiamento scorretto.
Resta il fatto che l’intera vicenda non è passata inosservata. Il comunicato della Regione Piemonte, che esprime rammarico per l’atteggiamento del Comune, aggiunge un ulteriore tassello a una storia che sembra aver messo a nudo le fragilità delle relazioni istituzionali. E così, ciò che doveva essere una celebrazione è diventato un caso emblematico di come, senza il giusto coordinamento, anche i gesti più semplici possano diventare motivo di attrito. Insomma, a San Mauro Torinese il Natale 2024 non sarà ricordato per i suoi canti, ma per un’intricata sinfonia di incomprensioni e diplomazia mancata.
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