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Decreto Ponti, Città Metropolitana di Torino rassicura su quello sulla Dora: "Si farà"

Mentre rimane l'incertezza sul Ponte Preti a Strambinello, in Canavese

Verolengo

Il ponte sulla Dora a Borgo Revel, frazione di Verolengo

Mentre il Decreto Ponti continua a generare incertezze e rallentamenti, la Città Metropolitana di Torino cerca di imprimere una svolta, almeno per quanto riguarda il raddoppio del ponte sulla Dora Baltea a Borgo Revel, lungo la Strada Provinciale 31 bis del Monferrato. È imminente - annuncia l'Ente con una nota stampa - la pubblicazione del bando di gara per l’esecuzione dei lavori, segnando un importante passo avanti per un progetto atteso da decenni.

Con un Decreto del Vicesindaco Metropolitano Jacopo Suppo, la Città Metropolitana ha approvato lo schema di convenzione per la costruzione della nuova infrastruttura. L’opera, che costituisce di fatto un raddoppio del ponte esistente tra Verolengo e Crescentino, collega il territorio della Città Metropolitana con quello della Provincia di Vercelli, interessato da un intenso traffico privato e commerciale. Si tratta di un investimento complessivo di 22,8 milioni di euro, sostenuto da una collaborazione tra Città Metropolitana, Regione Piemonte, la Società di Committenza Regione Piemonte spa (SCR) e Rete Ferroviaria Italiana spa (RFI).

Oltre al contributo regionale e di altri partner, la Città Metropolitana ha stanziato ulteriori 450.000 euro di fondi propri, che si aggiungono a 1 milione di euro già impegnati nell’estate del 2023.

“Un passo avanti per il nostro territorio, sul quale ci siamo impegnati particolarmente nel corso del 2024,” ha dichiarato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, esprimendo grande soddisfazione. “La pubblicazione imminente del bando di gara conferma che siamo finalmente sulla strada giusta, nonostante le difficoltà generate dal Decreto Ponti.”

Il ponte sulla SP 31 bis tra Borgo Revel, frazione di Verolengo, e Crescentino

Il raddoppio del ponte include una serie di opere complementari, tra cui la realizzazione di un tratto della ciclovia Vento, un progetto di mobilità sostenibile che collega Torino a Venezia. Inoltre, sono previsti interventi di manutenzione straordinaria e risanamento strutturale del ponte storico sulla Dora Baltea in località Sant’Anna di Verolengo, anch’esso lungo la SP 31 bis.

Suppo ha aggiunto: “La Città Metropolitana ha completato tutte le fasi necessarie: dalla Conferenza dei Servizi per acquisire le autorizzazioni, all’adeguamento del progetto definitivo alle prescrizioni emerse, fino alla progettazione esecutiva dell’opera. Tutti i passaggi sono stati condivisi con RFI e adeguati alle esigenze infrastrutturali del territorio.”

Un segnale di continuità, insomma, quello che vuole dare la Città Metropolitana di Torino. Anche se...

L’avanzamento del progetto del ponte sulla Dora Baltea rappresenta un raggio di speranza in un contesto segnato dalle incertezze legate al Decreto Ponti, che ha imposto scadenze stringenti e generato timori sulla perdita dei fondi destinati ad altre opere strategiche, come il Ponte Preti sul torrente Chiusella.

Quest’ultimo, nonostante l’importanza cruciale per il Canavese, rischia di restare incompiuto a causa dell’impossibilità, da parte della Città Metropolitana, di rispettare il termine del 31 dicembre 2024 per l’aggiudicazione dei lavori. La questione ha scatenato polemiche politiche e proteste, come quella del 15 novembre scorso, quando oltre 40 sindaci si sono riuniti per chiedere al Governo una proroga che salvasse i fondi e garantisse la realizzazione dell’opera.

Con il raddoppio del ponte sulla Dora Baltea, la Città Metropolitana - si legge nella nota - "dimostra un impegno concreto per migliorare la viabilità e la sicurezza del territorio". “Il nostro obiettivo è garantire infrastrutture moderne e funzionali, rispondendo alle esigenze di mobilità di cittadini e imprese,” ha concluso Suppo.

Mentre i lavori per il ponte sulla Dora sembrano finalmente entrare nella fase operativa, la sfida per salvare altre opere strategiche piemontesi, come il Ponte Preti, rimane aperta, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo tra enti locali, Regione e Governo nazionale.

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