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19 Dicembre 2024 - 23:56
Il mercatino della scuola è una storia di crescita e trasformazione che merita di essere raccontata con il cuore. Nato anni fa da un’idea semplice ma carica di significato – raccogliere fondi attraverso i lavoretti dei bambini per acquistare materiali utili – è diventato, anno dopo anno, qualcosa di straordinario. Un piccolo banchetto, qualche castagna, una foto con Babbo Natale: così è cominciato tutto, con l’aiuto dell’Associazione Festeggiamenti Rossetti. Ma quel timido inizio ha acceso una scintilla che oggi illumina l’intera comunità.
Il tempo ha fatto crescere questo evento, trasformandolo in un autentico simbolo di condivisione. Le classi di tutte le scuole coinvolte – dall’infanzia alla secondaria – hanno trovato nel mercatino uno spazio in cui esprimere creatività e collaborazione. “Ogni bambino porta qualcosa di sé,” raccontano le maestre, con gli occhi che brillano. “Non è solo un’attività, è un’esperienza di vita.”
Non sono solo i bambini, però, a rendere speciale questo momento. Genitori, nonni, insegnanti e perfino i negozianti del quartiere hanno preso parte al sogno. Decorazioni artigianali, piccoli capolavori creati con cura e amore, premi per la lotteria offerti dai commercianti: ogni gesto, ogni contributo è un tassello che arricchisce il mosaico di questa straordinaria festa. “Abbiamo iniziato a sentire che non si trattava più solo di una scuola, ma di una comunità,” spiegano i docenti.
Ma non è solo lavoro. È gioia, musica, danza. Le esibizioni degli studenti, i canti natalizi, i piccoli spettacoli riempiono di emozioni chiunque partecipi. La scuola, in quei giorni, diventa un luogo dove l’arte e la creatività si intrecciano con il calore delle relazioni. Un luogo in cui la magia del Natale non è solo un concetto, ma una realtà viva.
“Il vero regalo del nostro mercatino,” sottolineano con un sorriso le maestre, “non è ciò che raccogliamo, ma quello che costruiamo insieme.”
Legami, esperienze, un senso di appartenenza che va oltre le mura scolastiche. Quello che era nato come un semplice evento per raccogliere fondi è ora diventato la Festa di Natale, un nome che racchiude tutto ciò che rappresenta: non solo un mercatino, ma una celebrazione di condivisione e solidarietà.
Ed è così che, a Cirié e Vauda, le scuole non si limitano a insegnare. Educano al valore della comunità, alla bellezza di creare qualcosa insieme, alla forza di sentirsi parte di un unico, grande abbraccio. Un mercatino che è molto più di un mercatino: è il cuore pulsante di una comunità che, unita, sa fare meraviglie.
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