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Riavvolgere il nastro della storia. 1.500 euro per il progetto "Promemoria Auschwitz 2025"

In treno per la memoria: Ciriè promuove un viaggio nei luoghi simbolo della Shoah

Riavvolgere il nastro della storia. 1.500 euro per il progetto "Promemoria Auschwitz 2025"

Saper andare, scoprire, pensare, reagire. Questo è il nostro modo di fare memoria, con chi vorrà esserci compagno di viaggioQueste le parole che descrivono l’azione dell’associazione torinese Deina, a cui Il comune di Ciriè ha deciso di stanziare 1.500 euro per sostenere il progetto "Promemoria Auschwitz 2025".

Questa iniziativa consiste in un viaggio verso il cuore della Polonia, in uno dei luoghi simbolo della Shoah, Auschwitz appunto. L’associazione, nata a Torino nel 2013, si è sviluppata in diverse regioni dello stivale e coinvolge molti istituti superiori e università. L’idea è di ripercorrere, da Bolzano ad Auschwitz, il viaggio che le vittime del regime nazifascista hanno dovuto affrontare. Un viaggio della e nella memoria, che traduce lo studio della storia in un’esperienza umana, prima ancora che educativa e didattica.

Un’iniziativa che mira a “coinvolgere giovani e adulti in appassionanti esperienze di viaggio, di approfondimento tematico, di confronto e di crescita personale. Il nostro obiettivo è sviluppare un uso consapevole e appassionato della storia e delle memorie, per interpretare il presente, scolpire lo spirito critico e immaginare il futuro”.

Dal 2013, l'associazione ha coinvolto oltre 25.600 persone in viaggi della memoria nei principali ex campi di concentramento europei e in città storicamente significative, come Auschwitz-Birkenau, Mauthausen-Gusen, Dachau, Sachsenhausen, Ravensbruck, Terezin, Barcellona, Berlino e molte altre.

La riflessione sul presente a partire dalle atrocità del passato è il focus centrale dell’azione di Deina, che si riassume in una frase molto cara ai fondatori e alle fondatrici del progetto, ripresa da un passaggio del romanzo Attraverso lo specchio, di Lewis Carrol:

«Vivere all'indietro!», ripeté Alice con gran stupore. «Non ho mai sentito una cosa del genere». «… ma c'è un gran vantaggio in questo: che la nostra memoria lavora in entrambi i sensi». «Io sono sicura che la mia lavora in un senso solo», osservò Alice. «Io non posso ricordare le cose prima che accadano». «È davvero una povera memoria quella che funziona solo all'indietro», osservò la Regina.  

Sviluppare questo pensiero all’interno delle scuole ha un valore sociale e politico molto importante. Significa accompagnare le giovani generazioni nello sviluppo di una visione critica della storia e sostenere il contrasto alle forme di discriminazione e violenza che attraversano la nostra contemporaneità.

Un percorso che arriva nelle Valli di Lanzo e che anche gli studenti e le studentesse di Ciriè potranno vivere in prima persona.

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