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19 Dicembre 2024 - 12:31
Via Bosio a Chivasso è terra di nessuno...
Via Bosio, pieno centro di Chivasso, avrebbe tutto il potenziale per essere una delle vie più piacevoli della città.
Eppure, al civico 2, proprio davanti a una pizzeria, lo scenario è tutt'altro che invitante: una distesa di escrementi di piccione che, più che ricordare il centro di una città, rimanda a un guano-park fuori controllo.
Una residente, esasperata dalla situazione, si è rivolta alla nostra redazione dopo aver segnalato il problema al Comune già un mese fa.
La risposta? Il silenzio più totale.
Gli escrementi dei piccioni (e non solo) presenti in via Bosio
Nel messaggio inviato alla nostra redazione, la cittadina non usa mezzi termini: "Questo è quello che vediamo nel centro della via centrale di Chivasso, dove la gente dovrebbe venire per fare spese e cenare fuori. Non solo è indecoroso, ma è anche nocivo per la salute pubblica, perché gli escrementi di piccione portano malattie".
Effettivamente, il problema non è solo estetico. Il guano di piccione è un rischio per la salute pubblica, con la possibilità di diffondere patologie come la criptococcosi o la salmonellosi. E se una città che vuole attrarre cittadini e turisti per le festività natalizie si presenta in questo stato, la figuraccia è garantita.
Ma cosa dice il Comune? E soprattutto, dov’è l’assessore al decoro urbano Fabrizio Debernardi? Lo stesso che, sui social, tra un cantiere di nuove pavimentazioni e una foto trionfale, si crogiola trullo trullo, forse troppo impegnato a documentare le opere in corso per accorgersi del guano che ricopre via Bosio.
Non è certo il miglior biglietto da visita per una città che vuole promuoversi come meta attrattiva durante le festività. E pensare che bastava una semplice squadra di pulizia per evitare tutto questo. Invece, via Bosio resta lì, in balia dei piccioni e del loro "lavoro".
La domanda è semplice: quanto tempo ci vuole per affrontare un problema così evidente? Chivasso merita di meglio, ma intanto via Bosio, tra guano e degrado, continua a raccontare una storia di ordinaria indifferenza.
L’assessore Debernardi e l’amministrazione ascolteranno finalmente questa denuncia o preferiranno postare un’altra foto di cantiere con aria soddisfatta?
Ai posteri (e ai piccioni) l’ardua sentenza.
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