Cerca

Politica

Guinzaglio al parco: il dibattito infiamma il consiglio comunale

A Lanzo Torinese si dibatte sulla possibilità di introdurre i cani nelle aree per bambini

Guinzaglio al parco: il dibattito infiamma il consiglio comunale

Giovedì 12 dicembre, il Consiglio Comunale di Lanzo ha affrontato un discorso su cui sono emerse diverse posizioni: il possibile accesso dei cani alle aree gioco destinate ai bambini.

Il sindaco Fabrizio Vottero ha introdotto il tema esponendo le modifiche al regolamento di Polizia Locale, proposte in seguito all’adozione della nuova legge regionale in materia. Tra i vari punti toccati, il sindaco si è concentrato sulle sanzioni da applicare ai proprietari che non raccolgono gli escrementi dei cani. “Non è colpa del cane ma del proprietario, che deve attrezzarsi. In alcuni casi, sebbene sia attrezzato non provvede” ha esposto Vottero.

A questo proposito, il consigliere di minoranza Matteo Filippin ha commentato: “si trovano delle situazioni paradossali. L’altro giorno ho fatto una passeggiata in mezzo ai boschi e ho trovato tre sacchetti appesi ai rovi. È veramente una cosa paradossale”.

D’altro canto, il consigliere ha proposto una via diversa. Sebbene sanzionare sia necessario, secondo Filippin è fondamentale educare le persone al rispetto della legge e alla convivialità. Nello specifico, questo tema è emerso durante la discussione sul nuovo divieto di introdurre i cani nelle aree gioco destinate a bambini.

I cittadini devono essere informati. Se l’informazione passa sempre attraverso la minaccia di una sanzione, forse non è sufficiente. Non so se l’impossibilità di portare il cane al guinzaglio nell’area gioco dei bambini sia una cosa prevista dalla legge regionale o se è una scelta prevista dal comune. Infatti, in molti casi, la famiglia è composta da dei bambini e un animale di compagnia. Quindi, un genitore che porta il bambino al parco giochi cosa fa? Lo lascia a casa?” Si è chiesto Filippin.

A questo l’assessore Paolo Gisolo ha contestato che altri bambini potrebbero avere paura del cane, proponendo la possibilità che il genitore possa rimanere fuori dall’area con l’animale, mentre il bambino gioca. Secondo Filippin, però, questo impedirebbe la possibilità di favorire una conoscenza e convivenza tra specie diverse, oltre a impedire la relazione di gioco tra genitori e figli. L'alternativa sarebbe lasciare il cane a casa. 

A questo punto Elisabetta Ranieri si è inserita nella discussione, soffermandosi su un aspetto che si lega al tema escrementi. Secondo la consigliera di minoranza, impedire l’accesso ai cani sarebbe una buona proposta per una questione di igiene. “Nonostante io sia un amante dei cani, in un’area destinata ai bambini non vorrei vederli, per un motivo molto semplice: per tutelare i bambini che giocano nella sabbia, dato che le urine non si possono contenere, gli escrementi si, ma Lanzo ne è comunque piena” commenta Ranieri. Così, rilancia la necessità di sostenere il controllo da parte della polizia locale. E poi conclude: nel momento in cui si ha un animale, bisogna essere noi stessi i proprietari educati.

Nonostante il Consiglio abbia approvato la modifica, Filippin non ha smesso di manifestare la propria disapprovazione: “Mi dispiace che si lavori sui divieti. Io ritengo che il proprietario accorto eviti questo tipo di situazione, senza necessità di un divieto assoluto”.

Infine, ha introdotto un’ultima proposta, che anche in questo caso non è stata accolta dall’assemblea. “Con specifico riferimento all’area di sgambamento, è deficitaria rispetto a quelle che sono le esigenze dei proprietari dei cani” Secondo il consigliere quest’area è molto grande, ma potrebbe essere modificata per permettere un accesso più equo a tutti i cani.

Filippin ha infatti proposto la divisione dell’area di sgambamento in due aree più piccole, così che “il cane anziano, malato, la femmina in estro, i cuccioli o il cane particolarmente aggressivo possano andare in una delle due aree, evitando attese al di fuori. Questo consentirebbe un utilizzo migliore”.

Il sindaco Vottero ha risposto che, sebbene la proposta di modificare l’area di sgambamento sia interessante, non rientra al momento nelle priorità dell’amministrazione. “Valuteremo insieme delle possibili azioni. Però, tenendo conto che le risorse a disposizione sono sempre un po’ risicate, forse è meglio indirizzarle verso situazioni che richiedono una maggiore urgenza”, facendo come esempio possibili interventi a favore dei parco-giochi.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori