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La “Città Italiana della Dama” è piemontese: grande orgoglio per tutti

La cittadina piemontese diventa la prima "Città Italiana della Dama", promuovendo il gioco come strumento educativo e sociale

La “Città Italiana della Dama”

La “Città Italiana della Dama” è piemontese: la storia di un gioco antico e inclusivo

Cosa può insegnarci un gioco millenario come la dama in un mondo iperconnesso e digitale? A Grugliasco, cittadina alle porte di Torino, la risposta non è solo un'affermazione ma una vera e propria rivoluzione culturale. Il 10 dicembre 2024, Grugliasco è stata ufficialmente proclamata la prima “Città Italiana della Dama”, un riconoscimento che sottolinea il valore di questo antico passatempo come mezzo di crescita personale e coesione sociale.

Un riconoscimento simbolico e strategico

Il prestigioso titolo è stato conferito grazie a un protocollo d’intesa firmato dal sindaco Emanuele Gaito e dalla Federazione Italiana Dama. Questo accordo non è solo una celebrazione della tradizione, ma un impegno concreto verso l’educazione e l’inclusione sociale. La dama, gioco le cui radici risalgono addirittura all’antico Egitto, viene riconosciuta come simbolo di strategia, logica e concentrazione.

La dama permette di migliorare le relazioni sociali, di allenare le capacità logiche e di superare atteggiamenti di insicurezza caratteriale,” ha sottolineato il sindaco Gaito, insieme all’assessore allo sport Dario Lorenzoni. E i risultati parlano chiaro: studi condotti nelle scuole hanno dimostrato che il gioco della dama riduce drasticamente il bullismo e migliora il rendimento scolastico, rendendolo un alleato prezioso per studenti e docenti.

Damiere nei parchi: il gioco diventa comunità

Grugliasco ha deciso di portare la dama fuori dalle sale gioco e dai tavoli di casa, installando quattordici damiere nei principali parchi e giardini della città. Queste strutture rappresentano molto più di un tributo estetico: sono un invito rivolto alla cittadinanza a riscoprire il valore del gioco come mezzo di socializzazione.

Grugliasco è la “Città Italiana della Dama”

Non solo: l’amministrazione comunale sta pianificando la creazione di una damiera gigante, pensata per ospitare tornei tra le borgate cittadine e rendere la dama ancora più accessibile e coinvolgente. Questo progetto riflette un impegno chiaro verso l’intera comunità, con iniziative che si estendono ben oltre i confini della città, puntando a un coinvolgimento nazionale ed europeo.

L’impegno di Grugliasco verso la dama non nasce oggi. Da anni, il comune collabora con la cooperativa Spaziomnibus per promuovere la cultura del gioco tra i più giovani. Il risultato? Quasi mille tesserati alla Federazione Italiana Dama e progetti educativi che coinvolgono bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado.

Tra le iniziative più significative c’è stato il primo campus estivo di dama, che ha attirato partecipanti da tutta Italia, consolidando il ruolo della città come punto di riferimento per questo gioco antico ma sempre attuale.

Un futuro promettente per la dama a Grugliasco

La proclamazione di Grugliasco come “Città Italiana della Dama” segna l’inizio di una nuova era. Carlo Bordini, presidente della Federazione Italiana Dama, ha espresso grande entusiasmo per il titolo, definendolo un traguardo che rafforza un percorso già avviato.

L’obiettivo è di continuare a coinvolgere bambini e cittadini grugliaschesi, trasformando la dama in uno strumento di crescita personale e collettiva,” ha dichiarato Bordini, evidenziando il potenziale educativo e sociale del gioco.

Grugliasco ha saputo trasformare un’antica tradizione in una leva per il futuro. In un’epoca dominata dalla tecnologia, la città piemontese ci ricorda che giochi come la dama non sono semplici passatempi, ma strumenti capaci di migliorare le vite, costruire legami e abbattere barriere.

Con il titolo di “Città Italiana della Dama”, Grugliasco non celebra solo il passato, ma pone le basi per un futuro più inclusivo, consapevole e strategico, dimostrando che il vero valore dei giochi è nelle lezioni che ci insegnano, a qualsiasi età.

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