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Cosa c’entra una farfalla con l’epilessia? La risposta potrebbe sorprenderti

In Piemonte, 50mila persone colpite dall'epilessia affrontano disoccupazione e stigma sociale. La campagna Butterfly Effect cerca di cambiare la narrativa.

Cosa c’entra una farfalla con l’epilessia?

Cosa c’entra una farfalla con l’epilessia? La risposta potrebbe sorprenderti

Un battito d’ali può cambiare il mondo. È questa l’immagine potente e simbolica che ispira la campagna "Butterfly Effect", promossa dalla Fondazione LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia) in collaborazione con You&Web e grazie al contributo di Angelini Pharma. L’iniziativa, pensata per sensibilizzare le giovani generazioni sull’epilessia, ha scelto di parlare attraverso i social, in particolare Twitch, una piattaforma di streaming molto amata dai giovani. L’obiettivo? Scardinare pregiudizi e abbattere il muro dello stigma che ancora circonda questa patologia neurologica.

L’epilessia: una malattia invisibile, un impatto profondo

L’epilessia, riconosciuta dallOrganizzazione Mondiale della Sanità come una malattia sociale, colpisce oltre 500mila persone in Italia, di cui circa 50mila in Piemonte. Una patologia comune ma spesso invisibile, che nei casi più gravi può diventare debilitante: si stima che almeno 125mila italiani convivano con forme resistenti ai farmaci, spesso accompagnate da disabilità fisiche e cognitive. Tuttavia, le conseguenze non si limitano alla salute: il peso sociale ed economico è altrettanto drammatico.

Per molte persone con epilessia, la vita quotidiana è un percorso ad ostacoli. Il 60% dei pazienti è disoccupato, e quasi la metà rinuncia a cercare un lavoro o lo perde dopo una crisi in pubblico. Lo stigma, alimentato da ignoranza e pregiudizi, causa isolamento sociale, bassa autostima e un peggioramento della qualità di vita. “La lotta allo stigma è fondamentale – ha dichiarato il senatore Ignazio Zullo – e il nostro obiettivo è garantire dignità e inclusione per le persone con epilessia, anche attraverso leggi che ne tutelino i diritti.”

Epilessia e la nuova campagna innovativa

Butterfly Effect: il potere del simbolo e della connessione

È in questo contesto che nasce Butterfly Effect, una campagna innovativa che ha saputo parlare ai giovani con un linguaggio moderno, fresco ed empatico. Attraverso Twitch, i creator – streamer seguiti da migliaia di utenti – hanno coinvolto il pubblico in un gesto simbolico: la creazione di un origami di farfalla, inviato loro in una speciale box. Questo semplice atto si è trasformato in una potente metafora di cambiamento: come il battito d’ali di una farfalla può scatenare un uragano, così piccoli gesti di consapevolezza possono generare grandi trasformazioni.

“Non ci siamo limitati a informare, ma abbiamo creato un coinvolgimento emotivo – ha spiegato Massimo Nese, direttore generale di You&Web. – I giovani sono stati stimolati a riflettere sull’epilessia, interagendo in tempo reale con i creator. Butterfly Effect dimostra che il cambiamento può nascere anche da piccoli movimenti collettivi.”

L’epilessia e il dovere di informare

Secondo il professor Oriano Mecarelli, presidente di Fondazione Epilessia LICE ETS, combattere i pregiudizi è una priorità. “L’epilessia è ancora troppo ignorata dai media e dal dibattito pubblico. Dobbiamo usare linguaggi nuovi, come i social, per sensibilizzare le giovani generazioni.” La lotta contro lo stigma, tuttavia, non può fermarsi alla comunicazione: servono percorsi terapeutici integrati e un approccio multidisciplinare. “Il neurologo da solo non basta – ha dichiarato Carlo Andrea Galimberti, presidente LICE. – Psicologi, assistenti sociali e infermieri devono lavorare insieme per garantire una cura equa su tutto il territorio nazionale.”

Un futuro di inclusione e consapevolezza

Butterfly Effect rappresenta un esempio virtuoso di come le campagne di sensibilizzazione possano influire concretamente sulla percezione di temi complessi. L’iniziativa, oltre a raggiungere migliaia di giovani, ha ribadito l’importanza di agire contro lo stigma e le discriminazioni. Ma la strada verso una società realmente inclusiva è ancora lunga.

“La società ha il dovere di garantire a ogni individuo il diritto a vivere una vita piena e dignitosa, senza essere definiti dalla propria condizione medica,” ha concluso il senatore Zullo. Con campagne come Butterfly Effect, il battito d’ali di una farfalla può davvero trasformarsi in un uragano di cambiamento.

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