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Giornalista prova la dieta di Trump: "Come fa ad essere ancora vivo?"

Sette giorni di fast food, 12 Diet Coke al giorno e niente acqua: l’esperimento di Gareth Davies svela l’incubo alimentare del presidente

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Immaginate una settimana intera a base di junk food, senza un sorso d’acqua, ma con ben 12 Diet Coke quotidiane a scandire le ore. Non è la trama di un reality show culinario, ma la vita reale di Donald Trump, l’uomo che ha fatto dei fast food un simbolo del suo stile di leadership. Gareth Davies, giornalista del Telegraph, ha deciso di provare sulla sua pelle questa dieta surreale, e il risultato è stato un disastro fisico e mentale.

Davies ha iniziato ogni giornata saltando la colazione, quando proprio non riusciva a resistere, si concedeva bacon e uova fritte. Il pranzo? Inesistente. La cena era un’esplosione calorica: due Big Mac, due Filet-O-Fish, un milkshake al cioccolato, un secchio di pollo fritto da KFC, il tutto chiuso da una bistecca ben cotta con patatine. Per le bevande, nessuna traccia di acqua, solo lattine su lattine di Diet Coke. Dopo una settimana così, Davies ha dichiarato: "Non mi sono mai sentito così poco in salute in vita mia. Francamente, non capisco come Trump sia ancora vivo."

 

Donald Trump non ha mai nascosto il suo amore per il cibo spazzatura, al punto da farne un simbolo della sua connessione con l’elettorato medio americano. Durante la campagna elettorale, era solito farsi fotografare con un panino di McDonald’s in mano, quasi fosse un’estensione della sua personalità politica. La sua passione per il fast food è diventata famosa anche in occasioni ufficiali: nel 2019, ha offerto una tavola imbandita di hamburger e pizza ai giocatori di football universitari in visita alla Casa Bianca.

Questa dieta, tuttavia, non è esente da critiche. L’ex chef della Casa Bianca, Andre Rush, ha espresso preoccupazione per la salute di Trump, affermando: "A 78 anni, mantenere abitudini alimentari così squilibrate è estremamente rischioso." E non è solo una questione personale: le abitudini alimentari di Trump sembrano riflettersi anche sulle sue politiche. Nel 2020, la sua amministrazione ha proposto di ridurre frutta e verdura nelle mense scolastiche, privilegiando cibi ipercalorici come pizza e hamburger.

Oggi, l’ex presidente si trova al centro di un’insolita “campagna di salute” condotta da Melania Trump e Robert F. Kennedy Jr., recentemente nominato a capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani. Secondo alcune fonti, stanno cercando di introdurre proteine magre, insalate e verdure nella dieta di Trump. "Non è facile convincerlo a cambiare," ha confessato un insider, "ma ci stiamo provando."

L’esperimento di Davies ha mostrato quanto una dieta del genere possa essere devastante. Malessere costante, sudorazioni anomale, e persino una perdita di peso causata dalla disidratazione e dalla mancanza di nutrienti. Eppure, mentre il mondo guarda con un misto di incredulità e divertimento, viene da chiedersi: se Trump riesce a sopravvivere a una dieta così estrema, forse c’è speranza per tutti noi. O forse no.

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