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Rifiuti
03 Dicembre 2024 - 08:18
A settembre 2024, il CISA aveva introdotto un sistema di raccolta dei rifiuti completamente innovativo per alcuni comuni delle Valli di Lanzo: i cosiddetti cassonetti intelligenti. Dotati di tecnologie avanzate, questi contenitori promettevano di rivoluzionare il modo in cui i cittadini interagiscono con la raccolta differenziata, introducendo il concetto di tariffazione puntuale e incentivando comportamenti più virtuosi.
“Per conferire all’interno dei contenitori ad accesso controllato, a ogni singola utenza verrà fornito un mastello (una sorta di secchielo, ndr) personale da 20 litri dotato di transponder – commentava il CISA - I nuovi contenitori sono infatti dotati di un sistema di apertura elettronico che permette di riconoscere l’utenza che conferisce tramite la lettura del trasponder. In questo modo saranno premiate le utenze che, attraverso la buona separazione dei rifiuti, conferiranno nel cassonetto dell’indifferenziato il minor quantitativo possibile di rifiuto secco non differenziabile”
Secondo il nuovo sistema, che ha coinvolto i condomini (di almeno 8 famiglie) dei comuni di Ciriè, San Maurizio C.se., Balangero, Givoletto, Lanzo Torinese, Mathi, Nole, Robassomero, San Francesco al Campo, Villanova C.se, la TARI non è più legata alla dimensione della casa, ma alla quantità di spazzatura effettivamente prodotta. In sostanza, chi ricicla di più e produce meno rifiuti indifferenziati, paga di meno.
Ma come si è rivelata questa sperimentazione nella pratica? A distanza di tre mesi dall’avvio del nuovo sistema, i cittadini dei comuni interessati esprimono la loro opinione. Lo fanno, commentando un post pubblicato sulla pagina Facebook “L’altra Ciriè. Cittadini e politici a confronto”.
Alcuni residenti si dimostrano soddisfatti e hanno accolto con piacere la nuova iniziativa del CISA. Tra questi, un utente commenta “Io benissimo! Non vedevo l'ora che arrivassero! Un paio d'anni fa avevo raccolto le firme in condominio per avere il bidone per ogni famiglia, ma senza risultati, poiché i condomini preferivano un bidone comune..... Perché? Perché non differenziano!”
Però, a questi commenti seguono anche delle perplessità.
“In un mondo ideale sarebbe la scelta corretta, ma in un mondo ideale non ci sono persone con infermità che non lo possono fare, non ci sono persone che abbandonano i rifiuti per strada e nei fossi, non ci sono già mille impegni quotidiani e incombenze a cui pensare, non ci.sono rifiuti che hanno cattivo odore da tenere in casa o sul balcone, e non credo che si pagherà di meno, ma solo che vedremo molta immondizia abbandonata il ogni luogo !! Ci sarà l'evasione al pagamento della tassa sui rifiuti a danno dell'abbandono gratuito nell'ambiente..”
Sono molti gli utenti che sottolineano dei problemi di inclusività. In particolare, alcune persone ricordano che gli anziani potrebbero avere delle difficoltà nel versare l’immondizia nei contenitori grandi. Di conseguenza sono obbligati a lasciarli per terra.
Altri utenti ricordano che, se da una parte questo sistema è utile per calcolare i prezzi dei rifiuti sugli effettivi consumi, dall’altra è difficile capire chi rispetta le regole e chi no.
A questo proposito, una cittadina commenta: “Tutto bene ma ci sono sempre quelli che lasciano i sacchetti per terra. Poi il sovraprezzo per il ritiro di ognuno di questi sacchetti abbandonati verrà spalmato su tutto il condominio! C'è molta inciviltà”.
Infine, segue una foto, postata da un'altra cittadina, che conferma il commento precedente e denuncia la poca affidabilità del vicinato. Infine, l'utente si fa una domanda che ci interroga tutti e tutte: “e in questi casi come ci si comporta? “
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