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24 Novembre 2024 - 22:54
Treni in tilt per lo sciopero nazionale: ritardi e cancellazioni ovunque (foto di repertorio)
Lo sciopero nazionale di 24 ore del personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, esclusi Piemonte e Valle d'Aosta, ha avuto un’adesione del 75% secondo i sindacati autonomi, causando disagi soprattutto nel centro-nord Italia. Migliaia di passeggeri sono rimasti fermi nelle stazioni a causa della cancellazione di oltre cento convogli, da Milano a Napoli.
A Roma, alla stazione Termini, sono state cancellate circa 30 corse, principalmente durante la mattinata. Situazione analoga a Venezia-Santa Lucia, dove i treni soppressi hanno riguardato sia l'alta velocità che i regionali. A Milano, lo sciopero ha coinvolto diversi treni ad alta velocità, alcuni regionali e alcune corse del Malpensa Express. Nonostante i disagi, essendo una giornata di traffico limitato, molti passeggeri sono riusciti a trovare treni garantiti per raggiungere la destinazione.
A Firenze, lunghe file di turisti si sono formate agli sportelli e alle biglietterie dell’hub di Santa Maria Novella. Ritardi significativi, fino a 95 minuti, sono stati registrati per i convogli in arrivo a Bologna. Anche a Napoli, circa un treno su due è stato cancellato sia per i regionali che per l’alta velocità. Tuttavia, la stazione di Piazza Garibaldi è rimasta relativamente tranquilla, con molti passeggeri che hanno scelto di riprogrammare il viaggio.
Lo sciopero è stato proclamato per chiedere migliori condizioni lavorative: sicurezza per chi opera sui binari, riduzione degli orari, maggiori riposi e aumenti salariali. L'Unione Sindacati di Base (Usb) ha parlato di una mobilitazione riuscita.
“Lo sciopero ha visto una grande adesione da parte di tutto il personale delle società coinvolte con una media del 75% tra i ferrovieri dell'esercizio e punte del 100%”, ha dichiarato l’Usb, che lo ha definito un “grande successo e un segnale fortissimo che non può più essere ignorato dalle aziende”.
I sindacati hanno sottolineato il sostegno di tutte le categorie del settore ferroviario, dalle vendite all’assistenza, dalla manutenzione ai capistazione. “Tutto questo - precisano - tenendo conto dell'illegittimo e strumentale intervento della commissione di garanzia, che con un atto inedito ha impedito a Usb di attuare la tabella ridotta prevista in questi casi. Altrimenti sarebbe stato facile immaginare numeri persino superiori”.
Con i disagi ancora evidenti nelle stazioni, resta da capire quale sarà la risposta delle aziende ferroviarie e delle istituzioni alle richieste dei lavoratori.
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