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Il Canavesano

Il virus della stupidità e l’era dell’infinito inganno: tra scienza in vendita e governanti "immuni" alla realtà

Dalla profezia di Brzezinski al “virus della stupidità”: un viaggio tra banchieri, scienziati compiacenti e governi che assecondano un mondo in bilico tra crisi globali e pigrizia mentale

Il virus della stupidità e l’era dell’infinito inganno: tra scienza in vendita e governanti "immuni" alla realtà

Correva l’anno 1970, quando Zbigniew Brzezinski, negli U.S.A. considerato uno dei maggiori esperti di politica internazionale, scriveva: “Lo Stato nazione che è stato l’unità fondamentale della via organizzata dell’uomo, ha cessato di essere la principale forza creatrice: le banche internazionali e le società multinazionali agiscono e pianificano in termini ben avanzati rispetto ai concetti politici dello Stato nazione”. Non parole al vento, non una frase come un’altra, tanto per dire, infatti, parole molto ben soppesate, tratte dal suo libro, “Tra due età, il ruolo dell’America nell’era technetronic”, e come tali, parole sfuggite all’attenzione delle masse. Parole, però, tenuto buon conto del peso  

politico di chi le ha scritte, neanche da considerare profetiche, piuttosto, i tanti governanti incapaci sparsi per il mondo, gente che certamente da noi non manca, avrebbero dovuto considerarle, un monito, una sorta di avvertimento proveniente da chi era perfettamente a conoscenza del progetto dell’alta finanza mondiale.

Invece no, la pochezza culturale e morale dei governanti occidentali, tutta gente che deve ricevere da Washington, Giorgia Meloni docet, l’imprimatur per potersi proporre quale Primo Ministro nel proprio Paese, ha fatto sì che si arrivasse a questo punto, probabilmente di non ritorno, in cui non esiste angolo di mondo che non sia inquinato da guerre, politiche ambientali farsesche, deforestazioni devastanti, oceani ridotti a discariche e cieli sempre più utilizzati al fine di influenzare i tanto sbandierati “cambiamenti climatici”. 

Pensate, era il dicembre 2023, quando il New York Post, quotidiano statunitense fondato nel 1801, sesto negli U.S.A. per tiratura ed oggi appartenente al gruppo “New Corp” di Rupert Murdoch, pubblicava a tutta pagina un articolo nel quale si puntava il dito contro gli esseri umani, colpevoli di alimentare il “riscaldamento globale” attraverso la respirazione. Non una bufala, semplicemente, il grande quotidiano americano aveva ripreso uno studio pubblicato sull’importante rivista scientifica “Public Library of Science”. Studio portato avanti dal dottor Nicholas Cowan, fisico atmosferico del “Centro britannico di ecologia e idrologia di Edimburgo”, secondo il quale "Il respiro umano esalato può contenere piccole ed elevate concentrazioni di metano (CH4) e protossido di azoto (N2O), che contribuiscono entrambi al riscaldamento globale”. 

Forse non sono stato chiaro, allora traduco: “In ogni anfratto universitario, in qualsiasi grande o piccolo ospedale ed anche nel più sperduto laboratorio, così come nel più rinomato, più o meno nascosti fra ampolle, microscopi, computer e libri impolverati, il potere finanziario ed economico, quello che ormai apertamente detta leggi e comportamenti ai governi, in primis a quello italiano, può trovare tutti gli “scienziati” che vuole disposti a dire tutto ed il contrario di tutto”. Quello che ormai è evidente, molto più delle “pandemie” e dei “cambiamenti climatici”, è  che la scienza, ridotta ad essere una semplice merce, è più che mai in vendita al miglior offerente, esattamente come la politica lo è da sempre. 

“Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo all’universo ho ancora dei dubbi”, parole di Albert Einstein, fisico e teorico tedesco che ha rivoluzionato la nostra visione di spazio, tempo e gravità. Parole che oggi risultano essere di un’attualità sconvolgente, infatti, mentre la “scienza” contemporanea, quella disposta a dar credito a sedicenti scienziati come Nicholas Cowan, starà studiando e sperimentando il modo per farci vivere in apnea, nell’aprile del 2022, probabilmente puntando tutto sulla certezza di Einstein, la stupidità infinita dell’uomo, è stato rispolverato uno studio dei ricercatori della Johns Hopkins School of Medicine e dell’University of Nebraska.

Studio dall’esito inquietante, nel 2014 già reso noto dall’A.N.S.A., nel quale stimati ricercatori statunitensi affermavano di essere riusciti ad isolare un virus capace di modificare le funzioni cognitive. Mica “micio micio bau bau”, quello che è stato portato all’attenzione del mondo è un misterioso “Chlorovirus”, casualmente riscontrato nel tessuto cerebrale di persone decedute, denominato “ATCV-1” e ribattezzato “virus della stupidità”! 

Nessun allarmismo, però, allo stato attuale tiene ancora banco il “covid19” e le sue innumerevoli e “terribili” mutazioni, quindi, nessuna preoccupazione in tal senso, anche perché le “Big Pharma”, quelle che ci hanno miracolosamente, scusate il lapsus, “scientificamente” salvato dall’estinzione, sono già da tempo all’opera per cancellare la stupidità dal cervello degli stupidi.

Ormai ci sono virus per tutti i gusti, quindi, nulla da stupirsi, non poteva mancare il virus che rende più stupidi, virus che, a detta dei “grandi scienziati” americani, colpisce circa la metà della popolazione. Ad arrivare a tanto è stato uno studio portato avanti dal professor Robert Yolken e dalla sua valente équipe, orgoglio della J.H.U.. E’ stato il “grande” scienziato americano a rivelare al mondo, immagino scatenando un sentimento misto, fra invidia e ammirazione, nelle virostar nostrane, l’esistenza e la presenza, anche nell’uomo, dell’ATCV-1, un chlorovirus che si pensava attaccasse solo le alghe dei laghi, a quanto pare, seppur lo ignoravo, “notoriamente stupide”.

La ricerca di Yolken è stata subito pubblicata sull’importante rivista scientifica Proocedings of the National Academy of Sciences” e ops, ecco pronto e servito il virus della stupidità. Da non crederci, la dettagliata pubblicazione narra che in ben 40 individui, su un totale di 92 volontari esaminati, sono state trovate tracce, attraverso “precisi” test compiuti con gli immancabili tamponi orofaringei, del virus ATCV-1. Insomma, secondo lo studio americano, coloro che sono stati infettati dal patogeno, seppur apparentemente sani, “scientificamente” sono più stupidi di altri. Ora non mi aspetto che tutti capiscano, probabilmente ci saranno molti già in frenetica attesa di antibiotici e vaccini mirati, ma credo che solo uno stupido, senza più possibilità di ritorno, possa arrivare a credere che la stupidità possa essere rilevata da un tampone orofaringeo. 

Tornando alle parole di Einstein, si è poi scoperto che l’universo non è infinito ma in continua espansione, quindi, è probabile che avesse fatto centro anche sull’infinita stupidità umana. 

E’ sempre successo, la storia ci ha insegnato che sono tutti filosofi e scienziati con la vita degli altri, che coloro che parlano molto, pensano poco, così come è sempre stata la persona più sporca ad affaccendarsi nel far notare le piccole macchie degli altri, seppur a volte insignificanti e create ad arte per compiacere gli stupidi.

Oggi, poi, nell’epoca del globalismo e del pensiero globale, la massima di Albert Einstein sembra aver trovato il suo massimo riscontro, infatti, un pò a tutti i livelli, nei posti di comando, gli stupidi fatti e finiti sono ricercati senza sosta, addirittura, la politica pare non possa più farne a meno. Non è un caso se le nostre massime istituzioni sono infarcite di gente capace di fare e dire cose tanto sciocche da essere completamente avulse dalla realtà e al di fuori di ogni logica. 

Nel corso dei secoli ci sono stati pensatori che hanno tentato di analizzare la questione, di trovare o di spiegare il perché di tanta dilagante stupidità e alcuni, leggere “La fattoria degli animali” di George Orwell, “Il principio della rana bollita” di Noam Chomsky, o “La finestra di Overton” di Joseph Paul Overton, credo ci siano riusciti benissimo. 

Ciò nonostante, non penso per colpa delle alghe lacustri, ahimè, in attesa di genitori “furbi” pronti a far vaccinare i propri figli contro il “virus della stupidità”, contro ogni logica, nella nostra sempre più povera Italia, si continua ad avere il massimo rispetto per banchieri e finanzieri, che ricambiano, soprattutto quando “prestati” alla politica, contenti di soddisfare ogni più stupido desiderio pur mantenerci indebitati; si continua ad avere fiducia nelle case farmaceutiche, che scrupolosamente ci assicurano sempre nuove patologie, felici, in un Paese di malati, di poter garantire sempre nuovi vaccini e medicinali; si continua a credere che solo attraverso la corsa agli armamenti si possa costruire un mondo sicuro e senza guerre; si continua a cercare di capire, attraverso le “grandi” e “rinomate” testate giornalistiche e le televisioni, cosa accade intorno a noi ed i media, in risposta alla voglia di sapere, continuano a nasconderci la verità; si continua ad aver fiducia nel governo di turno, che diligentemente, nel rispetto della massima legalità, fa di tutto affinché la nostra moderna “società green”, al contrario della vetusta società del passato, renda gli stupidi felici.

Insomma, giornali, televisioni e politica, da bravi servitori dei padroni della finanza e dell’economia mondiale, ci hanno dato, fra una crisi economica e una pandemia e fra la salvaguardia del pianeta e guerre a piene mani, il benvenuto nel 21° secolo.

Il secolo dove l’intelligenza artificiale impedirà agli stupidi di fare stupidate; dove il sesso è quasi gratis e l’amore molto costoso; dove la pizza arriva a casa più velocemente dell’ambulanza e in caso di rapina, molto più velocemente delle forze dell’ordine; dove il consumo di droga è infinitamente più alto di quello di libri; dove perdere il telefonino è più doloroso che perdere la dignità; dove i vestiti determinano il valore di una persona; dove la lealtà è un lusso, che quasi nessuno può o vuole permettersi; dove la menzogna è una moda; dove il tradimento è ritenuto cosa furba e intelligente e dove l’onestà è un grave e pauroso difetto!

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Di fatto, a monte dello sfacelo sociale e morale nel quale ci dibattiamo, ritengo ci sia molta pigrizia mentale e la scarsa voglia di utilizzare le risorse intellettive di cui Madre Natura ci ha fatto generoso dono, quindi, in barba al “riscaldamento globale” e al “virus della stupidità”, credo sia più utile e salubre ossigenare il cervello attraverso salutari respirazioni a pieni polmoni, senza paura e senza mascherine.

Credetemi, non si inquina l’ambiente e non si rischia di diventare più stupidi.

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