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22 Novembre 2024 - 10:52
Bollette insostenibili: le famiglie piemontesi rischiano di restare al freddo
Il dato, emerso dall’analisi 2023 dell’Osservatorio Italiano per la Povertà Energetica (OIPE), racconta una situazione che non riguarda solo le fasce più deboli, ma anche lavoratori e famiglie che lottano per arrivare a fine mese. La povertà energetica è un fatto e le famiglie piemontesi ci sono dentro.
Il quadro della povertà energetica...
La povertà energetica colpisce pesantemente le famiglie, compromettendo l’accesso a beni essenziali come il riscaldamento invernale, l’acqua calda, il raffrescamento estivo, la possibilità di cucinare adeguatamente e di illuminare la propria abitazione. Un problema che non si limita al Piemonte: la regione occupa il decimo posto a livello nazionale, con la Toscana come regione più virtuosa (4,5%) e la Calabria che chiude la classifica con un drammatico 22,4% di famiglie colpite.
A livello nazionale, l’incremento dei costi energetici ha aggravato ulteriormente la situazione. La spesa media annua delle famiglie italiane per energia elettrica e riscaldamento è passata dai 1.415 euro del 2021 ai 1.915 euro del 2022, segnando un aumento di ben 500 euro.
La problematica assume contorni ancora più gravi con l’arrivo della stagione fredda. Giuseppe Falcocchio, presidente di ANAP Torino e Piemonte, esprime la sua preoccupazione: “Con l’arrivo dell’inverno, la situazione sarà drammatica per anziani, fasce deboli e persone non autosufficienti. Molti pensionati, con redditi ridotti, dovranno scegliere tra riscaldare adeguatamente la propria casa o sostenere altre spese essenziali, come cibo e medicine.”
Anche Dino De Santis, presidente di Confartigianato Imprese Torino, sottolinea l’urgenza di interventi mirati: “La povertà energetica è una sfida che possiamo e dobbiamo affrontare con politiche di inclusione e sostenibilità. Chiediamo alla politica misure concrete, come incentivi e agevolazioni per ridurre il costo dell’energia, migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni e garantire che nessuno sia costretto a vivere senza calore durante i mesi freddi.”
Bollette elettriche in aumento e famiglie in crisi
Il tema della povertà energetica non riguarda solo il caro bollette, ma anche la necessità di politiche strutturali per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni, spesso vecchie e poco isolate, e di investire in fonti rinnovabili per abbattere i costi a lungo termine.
Le associazioni di categoria come Confartigianato e ANAP chiedono un’azione sinergica tra governo e amministrazioni locali per sostenere le famiglie in difficoltà. Incentivi per la riqualificazione energetica, programmi di assistenza diretta e interventi di inclusione sociale rappresentano strumenti indispensabili per arginare una crisi che rischia di estendersi ulteriormente.
La povertà energetica è il simbolo di un sistema che deve cambiare. Le famiglie piemontesi colpite da questa emergenza non cercano solo un aiuto temporaneo, ma politiche che garantiscano stabilità e accesso ai servizi essenziali. L’obiettivo deve essere quello di costruire un territorio più sostenibile ed equo, dove nessuno sia costretto a scegliere tra il calore di casa e la propria dignità.
La povertà energetica, definita come l'incapacità di accedere a servizi energetici essenziali come riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, è una realtà preoccupante anche nel Canavese.
Nel 2022, la spesa energetica media annua delle famiglie italiane è aumentata da 1.415 euro nel 2021 a 1.915 euro, con un incremento di 500 euro. Questo aumento ha aggravato la situazione per molte famiglie, specialmente nelle aree come il Canavese, dove il reddito medio è inferiore rispetto ad altre zone del Piemonte.
Per affrontare questa emergenza, nel Canavese sono state avviate iniziative come la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Ad esempio, il 15 ottobre 2024 è stata ufficialmente costituita la Comunità Energetica della Morena Frontale Canavesana, che coinvolge i comuni di Barone Canavese, Borgomasino, Caluso, Candia Canavese, Orio Canavese, Moncrivello, Villareggia e Vische.
Questa CER mira a promuovere l'indipendenza energetica attraverso l'uso di fonti rinnovabili, offrendo vantaggi economici e ambientali ai membri della comunità e contribuendo a contrastare la povertà energetica nella regione.
Inoltre, la Green Community "Sinergie in Canavese" ha promosso la Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale "CERS FERVORES", con l'obiettivo di produrre e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili, fornendo benefici ambientali ed economici ai membri e alle aree locali in cui opera.
Queste iniziative rappresentano passi concreti per affrontare la povertà energetica nel Canavese, promuovendo la sostenibilità e l'inclusione sociale attraverso la partecipazione attiva delle comunità locali.
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