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Città "sconnesse"

Quando le buche stradali diventano una piscina. I miracoli di "Santa Piastra"

Via Silvio Pellico: la voragine cresce, il silenzio del Comune pure

Elena Piastra

Elena Piastra

C'era una volta una buca. Non troppo grande, certo, ma abbastanza da far inciampare chi passava. Si trovava in Via Silvio Pellico, a Settimo Torinese. Poi, come nelle migliori favole (o peggiori incubi urbani), la buca ha deciso di evolversi. Ora è quasi una piscina: peccato che sia autunno e i residenti non possano usarla per un tuffo ristoratore.

Un gruppo di cittadini esasperati, armati di pazienza e ironia, ha provato a contattare il Municipio. Giovedì scorso? No, forse venerdì... o era mercoledì? Poco importa, perché tanto la risposta è stata sempre la stessa: il silenzio.

Sembra che la gestione del degrado sia una materia troppo banale per l'agenda di chi governa la città, a partire dalla sindaca Elena Piastra, evidentemente più impegnata a monitorare i “like” sui social che i crateri sotto casa. Inutile sperare in Patrimonio, l'azienda amministrata da Nino Daniel, a sua volta impegnatissimo, a ripostare e mettere like, in tempi da record, a tutti i post della Piastra, peraltro in gara con Caterina Greco, altra facebookdipendente. 

Tant'è! La voragine non è sola: ha dei compagni di viaggio. Dai cavi elettrici penzolanti dei lampioni – un'installazione artistica non ufficiale? – ai marciapiedi che sembrano usciti da un film post-apocalittico, passando per il tappeto di polistirolo improvvisato da un residente per coprire il buco, l’intera zona si è trasformata in un museo a cielo aperto del degrado urbano.

E non finisce qui. Basta spostarsi di qualche metro, in Via Pascoli o Via Milano, per scoprire marciapiedi frantumati, asfalto che sembra un puzzle irrisolto e parcheggi creativi in pieno divieto di sosta. Ma niente paura: le multe, in queste vie, sembrano un miraggio. Tutte cose che abbiamo già scritto, detto e ridetto, ma nulla, il vuoto cosmico e tutti in strada a far festa e tagliare nastri.

A tutto questo si aggiunge un problema che divide il quartiere: gli incivili proprietari di cani. Animali lasciati senza guinzaglio che non solo scorrazzano liberamente, ma si concedono il lusso di decorare strade e marciapiedi. Le segnalazioni ci sono, ma dal Comune si preferisce guardare altrove.

E quando non sono semplici cani, ma Rottweiler a fare irruzione nel cortile di una scuola, terrorizzando insegnanti e bambini?

Beh, meglio non parlarne troppo, giusto per non “macchiare” l’immagine di Settimo. Lo abbiamo già scritto ma da Palazzo non s'è sollevato neanche un bit.

Ci domandavamo cosa ne pensa l’assessora Chiara Gaiola, sempre pronta a bollare ogni critica come una “vergognosa strumentalizzazione”.

Insomma, la domanda è: Perché il degrado è diventato la normalità?

E poi ancora: Perché le segnalazioni restano inascoltate? E perché certe notizie scomode vengono insabbiate?

Nel frattempo, la voragine di Via Silvio Pellico continua a crescere, come cresce la frustrazione dei cittadini. E chissà, forse arriverà il giorno in cui il Comune, tra un post su Facebook e un comunicato stampa, si accorgerà che i problemi veri non si risolvono con un like. 

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