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Gassino Torinese
20 Novembre 2024 - 05:00
La voragine che si è aperta all'altezza del civico 3 di via Carso a Gassino Torinese
È un grido d'allarme quello lanciato dall’avvocato Michela Brudaglia, residente all’altezza del civico 3 di via Carso, dove da più di quattro mesi una voragine ha messo a dura prova la sicurezza dei cittadini di Gassino Torinese.
Risale a un mese fa, la sua prima segnalazione alle autorità comunali: «Le dimensioni della buca sono preoccupanti - evidenziava Brudaglia - Non si tratta solo di un problema per i veicoli, ma rappresenta anche un pericolo reale per gli abitanti. La presenza di diverse attività commerciali, come bar, pasticcerie e parrucchieri, infatti, rende la zona estremamente frequentata, aumentando il rischio per i passanti. A ciò si aggiunge la fermata dei mezzi pubblici, frequentata da quotidiani viaggiatori, tra cui anziani e famiglie con bambini».
La voragine all'altezza del civico 3 di via Carso
In risposta alle preoccupazioni sollevate, lo scorso 17 ottobre, il responsabile dei servizi tecnici, nella figura dell’architetto Casalone, aveva garantito che la segnalazione sarebbe stata trasmessa al servizio Manutenzioni competente.
Nonostante i vari solleciti, la situazione è rimasta stagnante. L'unico effetto sortito è stato l’apposizione di un cuneo per segnalare il pericolo, una soluzione temporanea e insufficiente.
«A distanza di un mese, il mio appello non ha prodotto risultati. Ad oggi, il Comune non è ancora intervenuto. La condizione della buca è nettamente peggiorata, tant’è che, al fine di attenzionare i passanti del pericoloso “ostacolo”, abbiamo riposto il cuneo sopra una cassetta di legno per assicurarne la visibilità», denuncia Brudaglia, richiamando l'attenzione sulla necessità di interventi urgenti.
I condomini hanno riposto il cuneo sopra una cassetta di legno per assicurarne la visibilità
Il clima di insoddisfazione si fa palpabile: nonostante l’esistenza di normative che impongono agli enti locali di garantire la sicurezza stradale, gli interventi tardano ad arrivare. «Rinnovo l’invito a ripristinare al più presto la sicurezza del manto stradale. Qualora non ci fossero riscontri, coinvolgerò le autorità competenti. Non possiamo più aspettare. È tempo che vengano prese misure concrete per garantire l’incolumità dei cittadini», sottolinea l'avvocato, non escludendo azioni legali.
In un contesto di rimpallo di responsabilità, il Sindaco Cristian Corrado continua ad addossare la regia dei lavori esclusivamente a Smat, la società che gestisce l’acquedotto: «È un lavoro di Smat: la segnalazione è stata fatta. Invitiamo la signora Brudaglia e i condomini a sollecitare l'azienda e a chiedere un preventivo. Il problema potrebbe rientrare nelle competenze del condominio. La buca, infatti, è stata causata da una perdita persistente di un tubo privato».
Il Sindaco Cristian Corrado addossa la regia dei lavori a Smat
Emerge così un nodo cruciale: la divisione di responsabilità tra il Comune e i condomini, che in caso di lavori privati dovranno affrontare da soli i costi della riparazione.
La speranza è che si possa trovare al più presto una soluzione, affinché i cittadini possano tornare a muoversi in sicurezza, senza il rischio di trovarsi di fronte a una voragine.
«La popolazione si aspetta che l’Amministrazione non si sottragga alle proprie responsabilità e che agisca tempestivamente per ripristinare la sicurezza e la vivibilità della zona», conclude Brudaglia.
In assenza di un intervento concreto, resta solo l’incertezza e la paura di eventuali incidenti.
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