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Gassino Torinese

Ritardi nei lavori e genitori in allarme: "La scuola? E' un cantiere infinito!"

Il cantiere per la messa in sicurezza del plesso va a rilento. Intanto cresce l’attesa per il nuovo polo educativo

Il caso della scuola Gandhi: genitori inquieti chiedono risposte

Immagine creata dall'IA

La situazione della scuola elementare Gandhi di Gassino Torinese continua a suscitare preoccupazioni e dibattiti tra genitori e Amministrazione. Un recente post sul gruppo Facebook “Sei di Gassino se...” ha riacceso i riflettori su una questione che aleggia attorno al plesso da molto tempo: le tempistiche e l’efficacia dei lavori di consolidamento dopo il cedimento di un pilastro avvenuto a luglio 2023.
«Facciamo due conti: l’intervento di messa in sicurezza della scuola primaria Gandhi è andato bene? Servono cinquanta giorni a partire dai primi di agosto per il consolidamento, viene riportato da più fonti, compresa la voce autorevole del sindaco. Purtroppo siamo a novembre, a più di novanta giorni di distanza, e i bambini entrano ancora dalla palestra. Qual è la situazione attuale della scuola? Se dovesse emergere che qualcuno non sta facendo correttamente il suo lavoro, deve rispondere di ciò che fa. La sicurezza della scuola è fondamentale perché ci sono i bambini in ballo!», scrive Beppe.

L'entrata della scuola Gandhi a Gassino Torinese

Anche altri genitori hanno condiviso, attraverso i social network, il loro pensiero: «Ma per favore, smettetela di fare polemiche. Entrano? Che sia dalla palestra cosa cambia? Non diamo contro al sindaco che sta cambiando la monotonia di Gassino», commenta Simona.
«L’impalcatura è talmente grande che per favorire l’ingresso dei bambini hanno dovuto aprire un secondo varco. Una parte di studenti entra quindi dalla palestra, affrontando un paio di scale in più con in spalla zaini pesanti», aggiunge Ilaria, mamma di due alunni della Gandhi.
«Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, per leggere le perizie dei tecnici è stata un’impresa, che se andavamo a chiederle ad area 51 facevamo prima. Non bisogna aspettare che il cittadino faccia delle segnalazioni, soprattutto per quanto riguarda queste strutture. E comunque il Comune ci rimbalzava alla scuola e la scuola al Comune. E con questo ho detto tutto», è il commento di Rosy.
«Ne ho parlato con il sindaco giorni fa. Questa faccenda gli sta particolarmente a cuore. Non è il tipo di persona che fa spallucce, sa che si tratta dei nostri figli e da padre sta facendo tutto ciò che serve, bisognerebbe domandarsi come ci siamo arrivati a questo disagio, e come mai non sia stato risolto prima, dato che la situazione è pietosa da molti anni», è fiducioso Daniele.

L’ex assessore alle Opere pubbliche Andrea Morelli di Popolo e Ticineto ha invece evidenziato come la nuova Amministrazione non stia affrontando adeguatamente la situazione rispetto a quanto era stato fatto in precedenza: «Nove mesi fa, quando amministravamo noi, sembrava che la scuola dovesse crollare da un giorno all’altro. Ora, non se ne parla più. Forse voi genitori dovreste chiedervi se non siete stati presi in giro. Noi abbiamo deciso, progettato, ottenuto il finanziamento Pnrr, cofinanziato, e iniziato a costruire la nuova scuola elementare. Esattamente quello che serve. Cosa sta facendo invece la nuova Amministrazione?».

Preoccupazioni calmierate dal Sindaco Cristian Corrado: «Il cantiere per la messa in sicurezza della scuola primaria Gandhi è in ritardo rispetto alla tempistica inizialmente prevista a causa di condizioni metereologiche avverse che hanno rallentato alcune fasi dei lavori. I cinquanta giorni indicati per il consolidamento hanno permesso al calcestruzzo di raggiungere la necessaria resistenza, e ora si può procedere con la fase di installazione dei micropali e chiusura del cantiere. Stiamo lavorando per coordinare al meglio le operazioni con la ditta incaricata e i fornitori, tenendo conto delle complessità logistiche. Ci rendiamo conto del disagio che questa situazione comporta per gli studenti e le famiglie, e chiediamo ancora un po’ di pazienza. L’obiettivo resta quello di chiudere il cantiere nel più breve tempo possibile. Vista la delicatezza dell’area, non sono lavori che si possono fare in un paio di giorni».
E aggiunge: «Nel frattempo, la struttura continua ad essere oggetto di verifiche periodiche per garantire la sicurezza di tutti. Sarete costantemente aggiornati sull’avanzamento dei lavori, mi dispiace non avervi fornito prima le informazioni. Grazie per la comprensione».

Il caso della scuola Gandhi
La situazione della scuola Gandhi non è nuova. Prima l’odore di fogna che saliva dalle tubazioni, poi a luglio 2023 parte della struttura era stata interessata da un cedimento, ancora una parte dell’edificio era sostenuto da un’apposita impalcatura in attesa di un intervento di messa in sicurezza definitivo.

Per ovviare a questa situazione, nell’ottobre 2023, l’Amministrazione comunale aveva progettato i lavori di consolidamento e si era impegnata a reperire le risorse (40.000 euro) che consentissero di effettuarli, ottenendole attraverso un bando della regione Piemonte dedicato ad interventi di edilizia scolastica urgenti, imprevisti ed imprevedibili.

Era stato proprio l’allora assessore alle Opere pubbliche Andrea Morelli a spiegarci quanto accaduto: «La Gandhi era nata, originariamente, con un terrazzo sopra l’ingresso che, non sappiamo in quale anno, è stato chiuso per diventare locale adibito a biblioteca. Questo ha comportato un maggiore carico di peso sui pilastri sottostanti e a luglio c’è stato un movimento che ha aggravato la condizione di uno di questi, immediatamente puntellato e circondato da un’apposita rete. Sapevamo da tempo che la Gandhi presenta problemi e crepe, ragione per cui abbiamo deciso di progettare una nuova scuola anziché intervenire sulle vecchie, ma grazie a questo intervento, e all’interdizione dell’uso dei locali della biblioteca, posso garantire che la struttura è sicura. Fosse stato altrimenti non l’avremmo mai riaperta prima di un intervento definitivo».

L'ex assessore alle Opere Pubbliche Andrea Morelli

Lo scorso marzo 2024, tuttavia, vi era stato un peggioramento delle condizioni della scuola, con “l’anomalo imbarcamento di una soletta tra porticato e primo piano”, proprio all’ingresso principale.
Anche in questo caso, sui problemi della struttura era intervenuto Morelli: «Sono andato ieri assieme ai tecnici comunali, e non abbiamo riscontrato situazioni di particolare criticità. Non ci sono fessurazioni che potrebbero indicare movimenti della struttura. Anche l’ispezione condotta in palestra non ha segnalato movimenti. Comunque ho chiesto di posizionare alcuni strumenti per tenere sotto controllo la situazione. Da venerdì avremo disponibili 40.000 euro per i lavori di consolidamento della zona dell’ingresso, che cercheremo di fare nelle vacanze di Pasqua. In sintesi, chiedo a tutti di stare tranquilli, la sicurezza dei “nostri” bambini è la priorità di tutti».

Sempre a marzo, arrivava una nuova segnalazione: «Nelle ultime settimane sono successe diverse cose che ci hanno lasciato interdetti e senza parole. Alcune classi hanno le piastrelle che si muovono, la palestra non è agibile dall’esterno a causa di una grondaia pericolante, sono state fatte più e più segnalazioni al Comune, al Sindaco e alla direzione scolastica ma ad oggi non abbiamo ricevuto notizie concrete; intanto noi viviamo con il terrore che possa succede qualcosa nella scuola e di conseguenza ai nostri figli. Chiediamo all’Amministrazione comunale e a quella scolastica di intervenire con fatti concreti il prima possibile, prima che succeda qualche disgrazia! Qualcuno può aiutarci a far luce su ciò che sta accadendo?», scrivevano i genitori sul gruppo Facebook “Sei di Gassino se…”.

A quel punto il Comuneper provare a rassicurare tutti, aveva consegnato una relazione che spiegava i problemi e le questioni di sicurezza relative alla Gandhi: «Nell’attesa del personale scolastico, - si leggeva - i tecnici si recavano nell’aula 3b (piano terra), in quel momento priva di bambini, dove si è constatata la presenza di avvallamenti nella pavimentazione, che se sottoposta a sollecitazioni di tipo localizzato vibra. Non vi era la presenza di quadri fessurativi in corso, né lo scostamento della pavimentazione. Il disagio è acclarato e consolidato nel tempo dovuto, come già noto all’Istituto Comprensivo, alla pessima tecnica/ qualità costruttiva ma, non essendoci segnali che indicano l’evoluzione nel tempo, non si ritiene di intervenire. Tuttavia, resta inteso che, ognuno per le proprie competenze, continuerà a monitorare la situazione segnalata per rilevare eventuali sviluppi».
Dunque un problema presente da anni e anni. Una situazione da tenere d’occhio ma nessun rischio per la sicurezza.

Sulla questione era intervenuto anche l’allora Sindaco Paolo Cugini: «È la scuola più controllata che c’è. È una scuola perfetta? No, certo, presenta problemi strutturali da sempre, ma è sicura. L’unico incidente rilevante degli ultimi dieci anni è stato causato da un errore della dirigente scolastica. Non c’è nessun atto che dica oggi, tranne il pezzettino transennato, che la classe 3b non è sicura. È una scuola costruita in fretta negli anni ‘70, potevano fare un lavoro migliore. Nel tempo sono stati aggiunti i pezzi e sono i più problematici. Ma ripeto: è una scuola sicura e controllata: ci sono tecnici che chiamano i bambini per nome talmente li hanno visti tante volte. Tutti i giorni ci dicono che crolla e quindi tutti i giorni andiamo a vedere. La scuola non è mai stata oggetto di così tanti interventi sulla sicurezza come fatto negli ultimi anni, c’è un grandissimo monitoraggio. Se invece la richiesta è di fare altro ci scrivano cosa vogliono. Vogliono andare a fare lezione a Finale Ligure? Ce lo dicano, ce lo scrivano e vediamo se è possibile. È giusto segnalare problemi, ma non problemi che non ci sono. Se la dirigente ritiene che la 3b sia a rischio, la chiuda, si prenda questa responsabilità».
I 40.000 euro, sbloccati dall'allora giunta guidata da Cugini, hanno consentito, a settembre 2024, con l’Amministrazione Corrado, di poter sistemare, seppure in parte, una situazione che aveva creato notevoli problemi.

La nuova scuola primaria di Gassino
In questo scenario, dunque, la costruzione della nuova scuola è certamente una boccata di ossigeno per tutti: studenti, genitori, personale scolastico e Comune. Un progetto decisamente ambizioso: 1.300 metri quadrati di spazi didattici, tre piani che “ruotano” attorno a un perno centrale e grandi vetrate. La struttura sarà terrazzata e si estenderà in larghezza piuttosto che in altezza. Una scelta orientata all’armonia fra tessuto urbano e paesaggio.
Un nuovo punto educativo di riferimento non solo per i bambini gassinesi, ma anche per tutti i futuri piccoli alunni della collina.

Il prospetto di come dovrebbe essere la nuova scuola

I lavori per il nuovo istituto, in fase di realizzazione all’interno dell’area dell’ex campo sportivo Formica, procedono assolutamente spediti. Quello del nuovo plesso scolastico rappresenta certamente il progetto più importante anche per la nuova Amministrazione guidata da Cristian Corrado. Un progetto ereditato dalla passata giunta, che è stato anche al centro della campagna elettorale e che, essendo stato finanziato parzialmente con fondi Pnrr, dovrà essere completato entro un termine specifico, ovvero la primavera del 2026, per evitare vadano perse le risorse ricevute.

La sua realizzazione rappresenta un’esigenza assolutamente importante per il Comune, per far fronte soprattutto a quelle che sono le problematiche delle attuali strutture che ospitano le elementari, decisamente datate. Se la Gandhi sarà abbattuta (al suo posto, sarà realizzato un parco), per quanto riguarda la Borione, un progetto che potrebbe essere preso in considerazione sarebbe quello di farla diventare la Casa delle associazioni.

Da parte sua, l’Amministrazione sta seguendo con grande attenzione l’evolversi degli interventi previsti, al fine di riuscire a garantire agli studenti la disponibilità di un edificio con tutti i servizi.
«Desideriamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a tutti i lavoratori che, con impegno e passione, stanno rendendo possibile la realizzazione di una struttura che accoglierà i nostri bambini e sarà un pilastro fondamentale per la loro crescita e formazione - si legge in una nota sulla pagina Facebook ufficiale del Comune - Un ringraziamento di cuore a tutti voi. Insieme, stiamo costruendo il futuro di Gassino!».

I lavori per il nuovo plesso scolastico procedono spediti

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