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San Maurizio Canavese
18 Novembre 2024 - 08:50
«Mia figlia è scomparsa: aiutatemi a ritrovarla». Un grido di dolore che si trasforma in un appello accorato, quello di Laura Montemurro, madre di Miriam Gnoni, trentenne torinese con problemi di natura psichiatrica, scomparsa giovedì scorso nel quartiere Barriera di Milano.
Miriam, alta 1,62 metri, occhi azzurri e capelli castani mossi, è svanita nel nulla dopo essersi allontanata dalla madre in via Monte Rosa. Le due donne, poco prima, erano uscite dallo studio del dentista. Erano circa le 13:30 quando Miriam si è allontanata improvvisamente, facendo perdere ogni traccia di sé. Al momento della scomparsa indossava un giubbotto nero e pantaloni verde militare. Da allora, il silenzio.
Una storia di fragilità
Miriam non è nuova a episodi simili: già in passato si era allontanata, salvo essere ritrovata poco dopo nei pressi della città. Tuttavia, questa volta la madre teme per la sua incolumità: «È sotto controllo, presente a se stessa, ma ha bisogno di assumere le sue medicine». Per la donna, la figlia potrebbe essersi allontanata per evitare il ritorno alla struttura protetta di San Maurizio Canavese, dove risiedeva da circa un anno. Giovedì era il suo "giorno libero" e, secondo quanto racconta Laura Montemurro, Miriam esprimeva spesso il desiderio di tornare a casa.
«Lo diceva sempre: “Voglio tornare a casa”», spiega la madre, visibilmente preoccupata. E aggiunge: «Credo si sia allontanata proprio per questo motivo».
La mobilitazione sui social
Nel tentativo di ritrovarla, Laura Montemurro si è affidata anche ai social, pubblicando un post che in poche ore ha fatto il giro del web. «Chiedo a tutti di condividere questo post il più possibile. È mia figlia, scomparsa giovedì pomeriggio in Barriera di Milano, a Torino. Chiunque la vedesse mi contatti», si legge nel messaggio, accompagnato da una foto della giovane.
L’appello ha raccolto decine di migliaia di condivisioni, trasformandosi in una gara di solidarietà per riportare Miriam a casa. Per chi avesse informazioni utili, è possibile contattare la madre al numero 347 7338656.
Un invito alla collaborazione
Le autorità sono state informate e sono in corso le ricerche, ma il contributo dei cittadini può fare la differenza. Miriam potrebbe trovarsi ancora in città, forse nei luoghi che conosce meglio. «Spero che qualcuno la veda e la riconosca. Aiutatemi a riportarla a casa», conclude la madre.
La speranza è che questo appello, amplificato dai social e dai media, possa riportare Miriam tra le braccia della sua famiglia.
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