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Eporediese
13 Novembre 2024 - 19:42
Al cento con Mussolini a sinistra e Matteo Salvini a destra
Quando ci si mette, Alessandro Giglio Vigna non è certo uno che le manda a dire. Pane al pane e vino al vino..
“Se ha fatto un post così, è un cretino!” ci dice senza pensarci più di tanto. Parole dirette e inequivocabili quelle del deputato della Lega nel commentare l’infelice uscita di Ivan Martini, consigliere comunale a Colleretto Giacosa, residente a Pavone, ex candidato a Ivrea, noto più per la sua versatilità nella salsa, bachata e persino nel kizomba che per le sue brillanti analisi storiche e politiche.
Eppure, tra un passo di danza e l’altro, Martini deve essersi lasciato trascinare dal ritmo di un’epoca ormai passata, trovando il tempo di dedicare un post su Facebook a Benito Mussolini. Non un commento qualunque, intendiamoci, ma un vero tributo infarcito di frasi fatte che farebbero impallidire un qualsiasi libro di storia.
L’elenco era di quelli che non lasciano spazio a dubbi. “Ha dato le pensioni, ha costruito case popolari per gli italiani poveri, ha fatto leggi per difendere gli invalidi, ha creato orfanotrofi, ha imposto attività sportive per formare giovani atleti e fieri del futuro, e faceva lavorare tutti, perché nella patria non dovevano esistere parassiti…”.
Una carrellata nostalgica che per Martini si è trasformata in un boomerang e ha generato, al di là del "like", una certa dose di indignazione, ma anche imbarazzo, a partire proprio dai piani alti del partito. Qualcuno gli ha subito telefonato.... "Togli subito quel post..." gli han detto e lui in un nanosecondo lo ha cancellato.
Non è la prima volta che qualche volenteroso militante decide di deliziare la rete con analisi che rasentano il revisionismo storico, e a quanto pare, Giglio Vigna ormai sa che in questi casi non ci sono giustificazioni.
Il deputato ricorda che “la Lega è antifascista e partecipa a tutte le manifestazioni di commemorazione dei partigiani” e poco importa se i “rimpianti” si esprimono sui social con una sfilza di frasi fatte e semplificazioni storiche, che sembrano più materiale da meme nostalgico che da vera analisi politica. Anzi, l’insistenza su certi toni fa sorgere il sospetto che Martini, leone da tastiera, tra un “like” e un “commenta”, possa aver scambiato i social per un bar.
Il paradosso si fa ancora più evidente alla luce del suo ruolo di consigliere comunale: una ruolo che, sulla carta, dovrebbe rappresentare il presente e costruire il futuro. Poi, in verità, basta scorrere la sua bacheca per capire quale “futuro” ha in mente per il suo comune e per i suoi “amici” virtuali, tante foto di casquè infarcite, un po' qua e un po' là dai selfie con gli amici della Lega e tra i tanti uno con Matteo Salvini (chissà come sarà contento...).
Ah già, giusto, dimenticavamo, Martini fa anche parte dello Stato Maggiore del Carnevale di Ivrea e tira nei Tuchini.... Peccato per lui che, a Ivrea, anche il Carnevale è una cosa seria.
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