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Gassino Torinese

Stroncato da un malore a 43 anni, l'addio all'ex difensore Piero Cerrato

Cerrato aveva vestito tante gloriose maglie nel torinese, per poi provare una nuova esperienza come direttore sportivo.

Stroncato da un malore a 43 anni, l'addio all'ex difensore Piero Cerrato

Piero Cerrato aveva 43 anni.

Lutto nel mondo del calcio dilettantistico. A seguito di un malore improvviso, lunedì 11 novembre è morto a soli 43 anni Piero Cerrato. L’ex difensore lascia la moglie Eleonora e le tre figlie Gaia, Agata e Amelia.
Figura molto amata e rispettata, gestiva la sala scommesse GoldBet ad Avigliana, dove viveva.

Durante la sua carriera, Cerrato aveva militato in Prima Categoria e Promozione, fino alla stagione 2022-2023, collezionando centinaia di presenza e dimostrando un’incredibile longevità sui campi da gioco. Negli anni, aveva vestito le maglie di Atletico Torino, Nizza Millefonti, Vianney, Nichelino, Chisola, Santa Rita e Chianocco.
Tuttavia, i più appassionati lo ricordano come bandiera del Mirafiori, squadra con cui giocò per tre stagioni, dal 2015 al 2018, indossando anche la fascia di Capitano e diventando un punto di riferimento per il club e per i suoi compagni.
Il Gassino FC, da sempre punto di riferimento nel calcio dilettantistico, lo ricorda così: «Tutto il Gassino FC si stringe attorno alla famiglia di Piero Cerrato, giocatore che per anni ha calcato brillantemente i campi del calcio dilettantistico. Le nostre più sentite condoglianze per la scomparsa alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti coloro che hanno avuto il piacere di condividere momenti con lui. Riposa in pace Piero».
Un dolore al quale si unisce anche l'Asd Chivasso Calcio, come fa sapere il suo presidente Emmanuele Serlenga.
La morte dell’ex giocatore ha lasciato attoniti tutti coloro che lo conoscevano. Amici e compagni di squadra lo ricordano con affetto.
«Era duro ma leale, un difensore a metà strada tra vecchia maniera e nuova definizione del ruolo», scrive Sandro.
«Quanti derby giocati da avversari, Atletico Mirafiori contro Mirafiori, era sempre la nostra sfida, le legnate date e prese nelle uscite contro di te, ma sempre con la massima stima e rispetto, perché io facevo parte del calcio di qualche anno fa, dove per noi era davvero tutto e una volta finita la partita ci aspettava la solita chiacchierata tra muntagnin. Mancherai Pierone, mancherà vederti fuori dalla GoldBet, mancheranno le nostre chiacchierate sul calcio di un tempo e su quello attuale. Sei stato un leone sul campo e nella vita. Non doveva andare così, grande Piero Cerrato», commenta Pasquale.

«Ciao Piero, non posso ancora crederci, un ragazzone come te sempre allegro, quante risate, e quando mi nascondevi le sigarette, perché non dovevo fumare, ora gioca con gli angeli», lo ricorda Antonietta.

«Non ci sono parole in questi casi ed è un'ingiustizia che sia capitato ad una persona buona e giovane come te. Raramente ho visto persone sempre solari come lo eri tu, ricorderò con grande affetto tutte le volte che passavi a trovarmi in negozio per convincermi a fare i tornei estivi o tutti i lunedì che mi scrivevi "Che giocatore" quando facevo gol. In poco tempo abbiamo legato tanto e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me e non solo, un fortissimo abbraccio alla tua famiglia ed in particolare alle tue tre bambine che potranno essere sempre orgogliose del proprio papà. Ciao Pierino, mi mancherai. Il tuo bomber», è il commento di Gianluca.
«Sto provando a ragionare, a pensarci su, ma proprio non riesco a capire il significato o il senso di questa ingiustizia! Riposa in pace guerriero, spero tu possa difendere i tuoi cari come ci hai sempre dimostrato», è commosso Andrea.
Questi sono solo alcuni dei tantissimi messaggi di commiato.

Cerrato aveva concluso la sua carriera da calciatore nello Spazio Talent Soccer, dove, sotto la guida del tecnico Daniele Livieri, si era subito messo a disposizione come direttore sportivo, portando la sua esperienza e il suo entusiasmo per continuare a sostenere il calcio dilettantistico anche fuori dal campo.
Gli amici di una vita hanno messo in piedi una raccolta fondi, per aiutare la sua famiglia. «Con tutto il nostro amore Pipì, il tuo sorriso riscaldava le vite di tutti noi», si legge nella descrizione.

La sua morte lascia un grande vuoto in tutta la comunità calcistica, che lo ricorderà sempre per la sua passione e dedizione.
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