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Mense scolastiche da incubo: una su quattro è irregolare, i nostri figli sono a rischio!

Cresce l’allarme nelle mense scolastiche del Canavese: irregolarità igieniche e cibi scaduti mettono a rischio la salute degli studenti

Mense scolastiche da incubo

Mense scolastiche da incubo: una su quattro è irregolare, i nostri figli sono a rischio!

Una scuola su quattro in Italia presenta irregolarità nelle mense, tra carenze igieniche e pasti di scarsa qualità, secondo i recenti controlli dei Nas. Insetti, escrementi di roditori, cibi scaduti e non tracciabili, assenza di autorizzazioni e, nei casi più gravi, persino la mancanza di informazioni essenziali sugli allergeni nei pasti serviti ai bambini. È questo il quadro emerso dai 700 controlli effettuati su mense scolastiche di ogni ordine e grado, dalle scuole dell'infanzia agli istituti superiori e universitari.

L'iniziativa dei Nas, realizzata in collaborazione con il Ministero della Salute, fa parte di una campagna di ispezioni avviata con l’inizio dell’anno scolastico per verificare il rispetto delle normative igieniche e di sicurezza alimentare all’interno degli istituti scolastici.

I risultati, secondo quanto riportato dal tenente colonnello Gianpaolo Greco, indicano un panorama generalmente sano, ma non mancano le eccezioni che destano preoccupazione: in particolare, l’assenza di tracciabilità degli alimenti e le condizioni igieniche dei locali utilizzati per la preparazione e conservazione dei cibi.

Un bilancio preoccupante: frodi, irregolarità e rischi per la salute

Le ispezioni hanno rilevato un totale di 225 violazioni tra amministrative e penali, con sanzioni per un ammontare complessivo di 130mila euro. Nei casi più gravi, cinque gestori di mense scolastiche sono stati deferiti all’autorità giudiziaria. Inoltre, i Nas hanno disposto il sequestro di 350 chili di alimenti, molti dei quali in cattivo stato di conservazione, privi di etichettatura regolare o scaduti, per un valore complessivo di 5 milioni di euro.

Mense scolastiche da incubo

Tra i casi più eclatanti, a Treviso è stato sequestrato un centro educativo per l’infanzia, che ospitava bambini dai 2 ai 6 anni, sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per la gestione della mensa. A Pescara, in un asilo nido sono state sospese tutte le attività di manipolazione e somministrazione di cibo per gravi carenze igienico-sanitarie.

A Caserta, invece, il titolare di una ditta di fornitura pasti è stato denunciato per frode nelle pubbliche forniture: etichette della ditta venivano apposte fraudolentemente su vaschette di cibo prodotto da altre aziende, alterando la provenienza dei pasti serviti ai bambini.

"Queste attività fanno parte della nostra routine annuale," ha dichiarato il tenente colonnello Greco, spiegando che i Nas intensificano i controlli all'inizio dell'anno scolastico per garantire la qualità del servizio fin dai primi giorni. Greco ha ribadito l’importanza delle segnalazioni da parte delle Asl e dei cittadini, che consentono ai Nas di individuare situazioni di rischio: "Invito i cittadini a continuare a comunicare situazioni fuori norma, i nostri controlli sono mirati e proseguiranno."

I rischi per i più piccoli: cibi non tracciabili e assenza di allergeni

Una delle criticità maggiormente segnalate riguarda la mancanza di informazioni chiare sugli allergeni presenti nei pasti serviti, un aspetto fondamentale per la sicurezza dei bambini, che possono essere più vulnerabili a reazioni allergiche. L’assenza di tracciabilità sugli alimenti compromette la possibilità di risalire all’origine dei prodotti in caso di contaminazioni o incidenti, aumentando i rischi per la salute.

Secondo gli esperti, la gestione e la sicurezza delle mense scolastiche richiedono un rigido rispetto delle normative igieniche, una particolare attenzione alle condizioni dei locali e delle dispense, nonché la garanzia di un approvvigionamento alimentare tracciabile e sicuro.

Il quadro allarmante emerso dai controlli ha destato forte preoccupazione tra i genitori, i quali si aspettano che le scuole garantiscano ambienti sicuri e pasti adeguati per i propri figli. Molte famiglie hanno espresso la loro preoccupazione, chiedendo che le istituzioni e i gestori delle mense si assumano le proprie responsabilità.

La mancanza di sicurezza alimentare e igiene nelle mense scolastiche è un problema che coinvolge la salute e il benessere dei bambini e richiede l’adozione di misure severe per prevenire ulteriori irregolarità.

Le autorità sanitarie si dicono pronte a rafforzare i controlli e, laddove necessario, ad adottare sanzioni più severe. Il Ministero della Salute, inoltre, ha espresso l’intenzione di collaborare con gli istituti scolastici e le aziende di ristorazione per sviluppare un piano di monitoraggio e intervento a lungo termine.

Nonostante l’elevato numero di irregolarità riscontrate, il tenente colonnello Greco sottolinea come rispetto al passato sia aumentata la consapevolezza da parte degli operatori e delle famiglie. "Negli anni abbiamo assistito a una maggiore attenzione verso l’igiene e la sicurezza alimentare," ha commentato, aggiungendo che gli episodi di criticità rappresentano delle “sacche” che permangono sul territorio nazionale, ma non rispecchiano la totalità delle mense scolastiche italiane.

La campagna di controlli Nas, tuttavia, si propone di assicurare che queste sacche di irregolarità vengano eliminate, per garantire che ogni bambino possa accedere a un pasto sicuro, nutriente e privo di rischi igienici o sanitari.

La preoccupazione cresce tra i genitori

Mense scolastiche nel Canavese: allarme igiene e sicurezza

Anche in Piemonte, la situazione delle mense scolastiche non è esente da preoccupazioni, con il Canavese che registra criticità in diverse strutture. I controlli dei Nas hanno evidenziato irregolarità in alcune mense della provincia, sollevando allarme tra le famiglie. Nel territorio canavesano, molte scuole, sia primarie che secondarie, hanno ricevuto segnalazioni riguardanti carenze igienico-sanitarie e gestione poco rigorosa degli alimenti.

Tra le problematiche riscontrate, le più comuni includono la presenza di alimenti non tracciabili e carenze nei requisiti igienici dei locali destinati alla preparazione dei pasti. In alcuni casi, i Nas hanno rilevato la presenza di cibi scaduti e condizioni igieniche precarie, con cucine e dispense che non rispettano gli standard minimi di sicurezza.

Questo quadro solleva particolari preoccupazioni per la salute dei bambini, specialmente in una regione in cui il servizio di mensa è affidato spesso a gestori esterni, con ridotti controlli regolari.

Le famiglie del Canavese si mostrano sempre più allarmate, chiedendo interventi rapidi e sanzioni severe per i responsabili delle irregolarità. Alcuni comuni hanno già risposto annunciando nuove ispezioni e un monitoraggio continuo della situazione, per garantire che gli studenti ricevano pasti sicuri e di qualità.

Il Ministero della Salute ha annunciato una collaborazione con le autorità locali piemontesi per migliorare la sicurezza alimentare nelle scuole, prevedendo anche campagne di sensibilizzazione e protocolli più stringenti. Tuttavia, la situazione resta critica e richiede attenzione costante per tutelare il benessere dei più giovani.

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