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Ivrea
12 Novembre 2024 - 16:29
Alex Barile aveva 17 anni @fotolavoce
Riceviamo e pubblichiamo.
La sera del sette novembre 2024, tornando dal dentista sulla provinciale 222, il giovane Alex Barile, di soli 17 anni, si è spento in un incidente stradale a bordo della sua moto.
Questo fatto ha stravolto completamente la vita di un giovane uomo pieno di sogni, energie e qualità; una persona solare ed altruista sempre disposto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno, ristabilendo in chiunque tranquillità, sicurezze, sorrisi e anteponendo spesso le priorità altrui rispetto alle proprie.
Parenti e amici, straziati dalla perdita, lo descrivono esaltando la sua maturità ed intelligenza, dicendo che avesse una marcia in più rispetto ai coetanei.
Frequentava il quarto anno dell’indirizzo scientifico scienze applicate presso l’istituto Gramsci di Ivrea (TO), eccellendo in tutti i campi, aveva ottimi voti ed andava d’accordo con i compagni di classe e professori.
La mattina dell’otto novembre il preside del suo istituto ha scritto e distribuito a tutti gli alunni una lettera molto toccante in onore di Alex, e alle 11.40 dello stesso giorno è suonata una campanella per l’iconico minuto di silenzio in suo onore e per invitare coloro che la sentivano a rievocare un ricordo del ragazzo per far si che il giovane continui a vivere all’interno delle proprie memorie.
Sicuramente la sua intelligenza fuori dal comune gli avrebbe garantito molteplici opportunità; dopo il liceo sognava di intraprendere gli studi universitari di economia, cosa che sfortunatamente rimarrà un sogno…
La sua costanza e la sua perseveranza si potevano constatare anche dalla sua dedizione alla palestra, alla quale affiancava una rigida dieta che seguiva a tutti i costi al fine di raggiungere i propri obbiettivi, che raggiungeva e superava continuamente puntando sempre più in alto, dimostrando di poter ottenere tutto ciò che voleva!
Questo fatto rende l’anima pesante, un incidente che non ha sconvolto “solo” la vita di Alex, ma anche quella di tutti i suoi affetti che gli erano vicini: la madre Letizia, il padre Ermanno, la sorella Tatiana, la sua famiglia e tutti i suoi amici, straziati da un dolore lancinante che non potrà mai essere sanato, come se una parte di loro se ne fosse andata via con il ragazzo.
In quella fatidica sera è toccato ad Alex, ma pensate se un giorno potesse succedere a voi o a qualcuno a voi caro; sicuramente non è una domanda che ci si fa spesso perché sembra un’opzione molto improbabile, che nessuno si aspetta di vivere.
Dunque, io chiedo solo una cosa a tutti coloro che stanno leggendo questo testo, guidate sempre con prudenza, osservando e rispettando sempre tutti i limiti e le regole imposte dal codice stradale e dalla legge, senza eccedere o tentare bravate inutili solo per il gusto di un po' di adrenalina in più, perché potrebbero essere gli ultimi momenti per voi o per altre persone; e se non volete farlo per voi stessi fatelo per le persone che vi amano o che voi amate, perché da queste ferite non si torna mai in dietro.
Giorgio Simone Codegoni
cugino dell’amato Alex
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