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Atp Finals
10 Novembre 2024 - 22:38
Torino si tinge d’arancione per accogliere Jannik Sinner, il numero uno del mondo, e il suo debutto alle ATP Finals. Fin dalle prime ore del mattino, l’Inalpi Arena è stata invasa da una marea di tifosi entusiasti che non hanno esitato a far sentire tutto il loro sostegno. Bandiere italiane, parrucche arancioni e i cartelli degli immancabili Carota Boys hanno trasformato il palazzetto in un tripudio di colori e cori, con l’eco di “Olé olé olé, Sinner Sinner” che risuonava in ogni angolo. La città si è stretta attorno al suo campione, accogliendo ogni colpo con un boato, in una festa collettiva che ha superato i confini della partita.
Sinner, concentrato e determinato, ha saputo ripagare questo affetto con una prestazione impeccabile. Fin dai primi colpi contro Alex De Minaur, il tennista altoatesino ha mostrato una superiorità netta, scandendo il ritmo del match con colpi potenti e servizi fulminei che hanno messo subito alle corde l’avversario. Il punteggio di 6-3, 6-4 in due set parla chiaro: la differenza tra i due, nei colpi da fondo campo e nella velocità della palla, è stata evidente. De Minaur, numero 9 del ranking mondiale, si è trovato a lottare contro una potenza che non gli ha lasciato scampo. Eppure, nel terzo game, c’è stato un momento di incertezza per l’azzurro: un paio di errori hanno permesso all’australiano di fare il break, ma Sinner non si è lasciato intimidire e, con due splendidi rovesci, ha ripreso subito il controllo della situazione, firmando il controbreak e riprendendo a colpire con la forza e la precisione che ormai lo contraddistinguono.
Il primo set si è chiuso in poco più di mezz’ora con un 6-3 che ha fatto esplodere di gioia il pubblico presente. Nel secondo set, la musica è stata la stessa: Sinner ha continuato a “picchiare” da fondo campo, mantenendo il suo ritmo infernale che ha progressivamente abbattuto ogni tentativo di resistenza da parte di De Minaur. Anche un malore improvviso di uno spettatore, che ha causato una breve sospensione del gioco, non ha smorzato la concentrazione di Sinner, che alla ripresa ha accelerato ancora di più. Dopo aver conquistato un nuovo break nel quinto game, Jannik ha portato a termine il set senza ulteriori intoppi, chiudendo sul 6-4 in un’ora e 25 minuti e regalando al pubblico un assaggio del suo talento con un ultimo game giocato magistralmente, tra ace e volée di dritto.
Questa vittoria, la sessantaseiesima di una stagione straordinaria, proietta Sinner ancora più in alto nell’olimpo del tennis mondiale, accrescendo l’entusiasmo attorno alla sua figura e a queste ATP Finals torinesi. Nella città, l’aria è carica di aspettative, e l’arancione sembra ormai diventato il colore simbolo di una Torino che ha abbracciato il suo campione. Anche al Fan Village l’atmosfera è alle stelle: la tennista Jasmine Paolini, campionessa olimpica e numero 4 al mondo, si è unita alla festa con parole di elogio per l’amico e collega, augurandosi di vederlo sul podio più alto del torneo. “È un esempio per tutti”, ha dichiarato, confidando nel suo successo nelle semifinali, dove immagina sfidanti del calibro di Zverev, Fritz e Alcaraz, in un torneo che si preannuncia epico.
Il prossimo avversario di Sinner sarà lo statunitense Taylor Fritz, che nel pomeriggio ha superato Daniil Medvedev. Una partita tutt’altro che pacifica, con Medvedev che ha manifestato la sua frustrazione lanciando più volte la racchetta a terra, attirando qualche fischio dagli spalti. “Questa volta ero completamente arrabbiato con me stesso”, ha dichiarato il russo a fine partita, lasciando intendere che il suo sfogo era rivolto esclusivamente verso le proprie performance. Fritz, invece, è apparso sereno e preparato, consapevole che la sfida con Sinner sarà tutt’altro che semplice. Jannik, forte del supporto della sua città, ha ora la possibilità di proseguire la sua marcia trionfale, portando in alto il nome dell’Italia e illuminando Torino con la speranza di un trionfo storico.
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