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Castiglione Torinese

Oltre la paura: l'inferno e la rinascita di Filomena Lamberti, sfregiata con l'acido dal marito

Filomena ha portato la sua testimonianza nell'incontro dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza di genere

Filomena Lamberti con Clara Marta e Paola Antonetto

Filomena Lamberti con Clara Marta e Paola Antonetto

«Dico sempre di avere undici anni, perché questa per me è un’altra vita». In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donneieri sera, giovedì 7 novembre, il teatro parrocchiale di Castiglione Torinese ha accolto la testimonianza di Filomena Lamberti. La donna, sfregiata con l’acido dal marito nel 2012, ha condiviso la sua dolorosa esperienza, trasformando una ferita profonda in un messaggio di speranza e di lotta contro la violenza di genere.

Filomena Lamberti durante l'incontro di ieri sera.

L’incontro è stato introdotto dalla Consigliera di Città Metropolitana Clara Marta e ha visto l’intervento di Paola Pesce, avvocata e operatrice del centro antiviolenza “Linearosa” di Spaziodonna di Salerno.
«La serata è stata un vero successo: la sala dell’oratorio era gremita di persone - è soddisfatta la Consigliera Marta - Un mese fa, proposi l’evento al sindaco Loris Giovanni Lovera. Era il momento giusto per affrontare questo delicato, seppur attualissimo, tema. Forse non tutti lo sanno, ma la violenza domestica è tra le prime cause di morte nel mondo». 
E aggiunge: «La politica deve fare in modo che ci sia collaborazione tra cittadini, associazioni e istituzioni. Quando si è vittime di una violenza non è indispensabile rivolgersi subito alle Forze dell’ordine. Esistono le sale di accoglienza, veri e propri enti che collaborano con la giustizia. È importante parlarne, anche e soprattutto nelle scuole: ieri mattina, infatti, Filomena ha incontrato gli studenti delle scuole medie di Castiglione Torinese e di San Raffaele Cimena».

L'intervento della Consigliera comunale Clara Marta.

Clara Marta con Filomena Lamberti.

Di fronte a una sala gremita, Filomena Lamberti ha raccontato i momenti tragici vissuti dopo la brutale aggressione da parte del marito: «La mia vicenda è uguale a quella di tante altre donne vittime di violenza. Anche io sono stata vittima di un uomo che si nascondeva dietro una maschera di perfezione, fuori casa tutti lo stimavano e nessuno l’avrebbe mai creduto capace di arrivare a tanto. All’inizio c’era la gelosia, poi il controllo, poi la violenza psicologica, economica, fisica. Credevo alle sue promesse di cambiamento, ma la violenza è un mostro che si nutre di silenzi e di speranze infrante».
Continua il suo racconto: «Io acconsentivo perché confondevo il suo possesso per amore. Dicevo tra me e me “se è geloso vuol dire che mi ama”. Invece non era così. La prima domanda che mi fanno tutti è perché non sono andata via prima. La risposta è perché dipendevo economicamente da lui. Lavoravo in pescheria ma non ero padrona di nulla, tutta la parte economica era gestita da mio marito. Per me la priorità erano i nostri bambini e il poter garantire loro una casa, del cibo, una vita dignitosa. Poi erano gli anni ‘70: allora la violenza era un tabù».


Filomena ha raccontato con coraggio e lucidità gli anni di sofferenza, la paura di denunciare, la dipendenza economica e la vergogna. Ha parlato dei suoi figli, testimoni impotenti di un inferno domestico, e del peso insopportabile di dover nascondere le ferite. «L’unica volta che ho pianto è quando un chirurgo mi disse che non sarei più tornata come prima. Ma pensai che andando avanti qualcosa avrei conquistato».
Dopo trenta interventi, dieci dei quali solo per ricostruire le palpebre, la voglia di far sentire la propria voce. «Chiamai l’associazione "Spaziodonna" di Salerno e dissi: “io voglio testimoniare”. Così, dal 2014, abbiamo iniziato a girare scuole e Comuni».
Nonostante le condizioni di salute, l’impegno nel sociale diventa una priorità: «Oggi sono grata di poter vivere finalmente libera, anche se questa libertà l’ho pagata a caro prezzo», ammette.
Filomena rivolge poi un messaggio a tutti i presenti: «Nessun essere umano può togliere il diritto di una donna di vivere e di essere se stessa. In una relazione ci vuole soprattutto rispetto. Ricordatevi che accanto a voi non c’è un oggetto, ma una persona che ha tutta la dignità che avete voi. Se un giorno il vostro fidanzato o la vostra fidanzata dovessero lasciarvi, lasciateli andare. La vita va avanti, cosa ve ne fareste di una persona accanto che dice di non amarvi più?».
La prevenzione è fondamentale: «Noi dobbiamo abbattere questa cultura che ci perseguita da secoli. Dico sempre alle ragazze di crearsi un futuro lavorativo, di non dipendere mai economicamente dal proprio partner. Dite subito basta alla violenza. Quando un uomo è violento e possessivo non cambierà mai. Io ho sperato trent’anni che le cose potessero cambiare, ma non è stato così. Quando ho deciso di lasciarlo, mi ha sfigurato il volto con l’acido».
Nel corso della serata, è stato presentato anche il suo libro, “Un’altra vita. Non è un romanzo. È il coraggio di testimoniare”«Un libro denuncia, un libro verità, un libro corale, al quale hanno collaborato amiche e amici del centro antiviolenza “Linearosa”», conclude Filomena.

Chi è Filomena Lamberti
Filomena Lamberti, 66 anni, originaria di Cava dei Tirreni, è oggi un simbolo della lotta contro la violenza di genere.
Dodici anni fa, il 28 maggio 2012, la sua vita cambiava per sempre: con una bottiglia di acido solforico, il marito Vittorio Giordano, che lei aveva deciso di lasciare, le sfregiava il volto e il corpo.
“Guarda che ti do”. Queste le ultime parole pronunciate dall’uomo con cui aveva condiviso un matrimonio segnato dalla violenza e da cui aveva avuto tre figli
Dopo un lungo percorso di recupero, che ha incluso circa trenta interventi chirurgici, Filomena ha scelto di condividere la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di riconoscere e denunciare tempestivamente gli abusi domestici
Il suo ex marito ha patteggiato una condanna a diciotto mesi di reclusione per lesioni personali ed è attualmente libero.

Filomena Lamberti oggi ha 66 anni.

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