AGGIORNAMENTI
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, giovedì 7 novembre, alle 21, il teatro parrocchiale di Castiglione Torinese ospiterà l’evento “Parliamo di donne, parliamo di violenza”, una serata dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. L'iniziativa, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e promossa dall'associazione "Sp
L'incontro sarà introdotto dall’avvocata Paola Pesce e dalla consigliera della Città Metropolitana Clara Marta.
«Filomena ha avuto la forza di trasformare la sua tragedia in un simbolo di lotta contro la violenza sulle donne. La sua testimonianza è un invito a trovare il coraggio e la forza di dire no ai soprusi», sottolinea Marta.
In mattinata, Lamberti incontrerà anche gli studenti delle scuole medie di Castiglione e di San Raffaele Cimena.
Clara Marta con Filomena Lamberti
Dodici anni fa, il 28 maggio 2012, la vita di Filomena Lamberti, 66 anni, originaria di Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, cambiava per sempre: con una bottiglia di acido solforico, il marito Vittorio Giordano, che lei aveva deciso di lasciare, le sfregiava il volto e il corpo.
“Guarda che ti do”. Queste le ultime parole pronunciate dall'uomo con cui aveva condiviso un matrimonio segnato dalla violenza e da cui aveva avuto tre figli. Da quel giorno ebbe inizio un calvario fatto di due mesi di ricovero in terapia intensiva e oltre trenta interventi chirurgici.
L’uomo fu condannato per maltrattamenti in famiglia ad una pena di diciotto mesi, scontandone quindici. Ma Filomena ha deciso di non restare in silenzio. Ha scelto di condividere pubblicamente la sua storia, diventando una voce attiva nella lotta contro la violenza sulle donne. Oggi partecipa a conferenze, eventi pubblici e incontri nelle scuole, raccontando la sua esperienza per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di riconoscere e denunciare tempestivamente gli abusi domestici. “Un’altra vita”.
Come il titolo del libro che ha scritto e autoprodotto in collaborazione con le referenti, le professioniste e le volontarie del centro antiviolenza "Linearosa" di Sp aziodonna di Salerno. Proprio con l’associazione, Filomena è rinata e ha deciso di testimoniare in favore delle altre donne. «Perché non succeda più a nessuna».