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Cronaca
04 Novembre 2024 - 18:24
A febbraio, sulle strade eporediesi, un singolare “giustiziere” si era fatto notare: Fleximan 2, così era stato ribattezzato, aveva abbattuto con decisione due autovelox sulla Statale 26, alle porte di Ivrea, poco prima dell’imbocco del terzo ponte.
I dispositivi si trovavano lungo un tratto dove il limite dei 90 chilometri orari è tutt’altro che facile da rispettare.
Complice il traffico scorrevole e l’inclinazione dei guidatori verso l’accelerazione, questo tratto è stato spesso luogo di gravi incidenti. Ma quel febbraio, i pali che reggevano l’infrastruttura non avevano avuto scampo. Segati alla base, erano crollati, simbolo di una protesta silenziosa – ma incisiva – contro la sorveglianza automatizzata della velocità.
Le immagini del “fattaccio” non tardarono a circolare rimbalzando sui social come schegge e raccogliendo il plauso di centinaia di utenti, che tra un commento ironico e un ringraziamento, applaudivano il gesto.
Chi, stanco delle multe, trovava in Fleximan una sorta di eroe contro il “Grande Fratello stradale”, chi invece condannava l’atto, ricordando come quell’autovelox avesse, più che altro, cercato di arginare l’incidenza di incidenti gravi.
Ora, dopo mesi di indagini e speculazioni, Fleximan ha un volto e un nome. Abita nel biellese ed ha intorno ai 35 anni.
Beccato grazie al lavoro del Commissariato e dei vigili urbani, coordinato dal Procuratore Basso, e a una lunga serie di minuziosi controlli. Non mancano i dettagli sull’indagine: le cellule telefoniche, le telecamere di sorveglianza, paradossalmente installate proprio per garantire sicurezza e controllo, hanno fornito gli indizi necessari. Poi si sono chieste le autorizzazioni necessarie, quindi i vigili si sono fiondati a casa sua, trovando il “flessibile” e una confessione. “Si! Sono stato io!”.
“Alla fine - ci dice il sindaco Matteo Chiantore - la giustizia trionfa e arriva anche a chi pensa di averla fatta franca. Chissà che si arrivino ad individuare anche i vandali del Movicentro. Abbiamo dei vigili urbani che, seppur sotto organico, si prodigano e lavorano. Spesso molti buoni esiti non possono essere resi noti per problemi legati all’età dei colpevoli… Cerchiamo di fare attenzione e vigilare sulla nostra città. Mi complimento con loro e con tutte le forze dell’ordine…”
Per la cronaca la risistemazione dei dispositivi era costata all'Amministrazione comunale di Ivrea la bellezza di circa 50 mila euro.
l'autovelox sulla statale 26
Il sindaco Matteo Chiantore
Ma quanti sono gli autovelox fissi sul nostro territorio?
Oltre a quelli di Ivrea, uno si trova al km 8+200 della strada provinciale 11 “Padana superiore” in direzione di Chivasso, nel Comune di Settimo Torinese. È attivo dal 2018 su una strada di competenza della Città Metropolitana di Torino, gli incassi, quindi, per il 50% vanno all'ex Provincia. Il limite è di 90 km/h.
Da agosto 2023, lungo la stessa strada (non presente sulla mappa qui sopra), ne è stato attivato uno in direzione opposta: da Settimo Torinese verso Torino.
Possiamo poi a quello di Caselle Torinese, nei pressi dell'aeroporto. Installato nel 2018 all'inizio ha fatto una vera e propria strage: 500 multe al giorno. Si trova sulla strada provinciale 2, all’angolo con via Filatoio. Il limite è di 70 km/h.
Anche qui, nel 2023, ne è stato installato (non presente nella mappa) un altro lungo il raccordo che collega Torino all'aeroporto di Caselle.
Ce ne sono poi due a Ciriè. Sulla provinciale 2 (corso Generale dalla Chiesa) nel tratto compreso tra l'intersezione con via Battitore e l'inizio del segmento sopraelevato verso Nole. L'autovelox è stato attivato il 21 giugno 2021. Il limite è di 70 km/h.
Altri due si trovano a Crescentino. Uno in frazione Cascinotti e un altro a San Silvestro, in direzione Fontanetto Po. Per entrambi il limite da non superare è di 90 km/h. Si trovano sulla strada provinciale 31bis.
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