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04 Novembre 2024 - 13:56
I viali di Chivasso, con le foglie, rappresentano un serio pericolo per le passeggiate degli anziani
Foglie d’autunno in città: un problema o una risorsa?
La presenza di cumuli di foglie lungo i viali e le vie della città rappresenta un problema, perché crea uno strato scivoloso che può risultare pericoloso per pedoni e ciclisti. Il rischio è all’ordine del giorno se si passeggia lungo viale Matteotti o viale Vittorio Veneto. Stesso copione in via Roma, dove i cumuli di foglie ostruiscono addirittura i tombini.
Le foglie come risorsa ecologica
Tuttavia, un approccio più ecologico vede nelle foglie non un rifiuto, ma una risorsa. Composte di sostanze organiche, le foglie possono essere utilizzate come fertilizzante naturale per aiuole e aree verdi, contribuendo al benessere degli alberi e delle piante in città. Alcune città europee hanno già avviato progetti in questa direzione, trasformando le foglie raccolte in compost o utilizzandole come pacciamatura per proteggere le radici degli alberi durante l’inverno.
Manto stradale ricoperto dalle foglie in via Roma
L’approccio delle città europee
Diversi modelli di gestione delle foglie stanno emergendo a livello europeo. Ad esempio, in Germania e nei Paesi Bassi, alcune città hanno predisposto aree di compostaggio per le foglie raccolte, coinvolgendo anche i cittadini attraverso progetti di comunità. Un altro esempio innovativo è quello di Parigi, dove le foglie vengono utilizzate per alimentare le compostiere installate nei giardini urbani.
In Italia: una sfida da affrontare
Anche in Italia stanno nascendo iniziative, soprattutto da parte di associazioni ambientaliste, che mirano a sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni locali. In molte città, però, manca ancora un piano integrato per la gestione ecologica delle foglie cadute. Questo potrebbe essere un punto di partenza per promuovere un dialogo tra amministrazioni e cittadini sul tema della sostenibilità urbana.
Conclusione
Considerare le foglie non solo come un problema da risolvere, ma come una risorsa da valorizzare potrebbe trasformare la gestione degli spazi urbani in autunno. Potrebbe anche essere l’occasione per un cambiamento culturale: accettare che le città non devono essere spazi totalmente artificiali e controllati, ma possono convivere in armonia con i ritmi naturali della natura.
Assessore Fabrizio Debernardi, se ci sei, batti un colpo.
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