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Ivrea patrimonio Unesco, ma i progetti restano al palo: l’asilo nido Olivetti?

Arriva un nuovo finanziamento da 93.000 euro ma, molti dei progetti di valorizzazione del patrimonio industriale eporediese, come l’asilo nido Olivetti, sono ancora bloccati. A rischio un investimento di 3 milioni di euro.

Finanziamento di 93.000€ per Ivrea: Un Futuro Sostenibile per il Sito UNESCO

Filippo Ghisi

Il Ministero della Cultura ha recentemente deliberato un finanziamento di 93 mila euro alla Città di Ivrea, che è gestore del sito Unesco "Ivrea Città Industriale del XX secolo".

Rientra nelle sovvenzioni previste dalla Legge 77 del 2006 ed è stato ottenuto grazie ad un progetto che ha l'obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del sito.

Una boccata d'ossigeno per un patrimonio che, sulla carta, avrebbe dovuto proiettare Ivrea come esempio internazionale di recupero industriale e sociale. L'immaginazione, in questo caso, ha superato la realtà...

Il progetto vincitore, intitolato "Community development, partecipazione attiva e comunicazione dei valori del sito", si svolgerà tra novembre 2023 e aprile 2026. Si prevede il coinvolgimento della cittadinanza, in particolare dei giovani, nella promozione del patrimonio culturale, e la creazione di iniziative innovative volte a migliorare la qualità della vita.

Le azioni previste comprendono una "Call for ideas" per giovani creativi, attività per le scuole primarie e secondarie, ed eventi di aggregazione. L'idea è di diffondere i valori del sito Unesco in modo capillare, portandoli oltre la sfera istituzionale e rendendoli parte integrante della vita quotidiana della città.

"Siamo molto soddisfatti - commenta Filippo Ghisi, Site Manager del sito Unesco - Nel 2025 realizzeremo una serie di eventi e momenti di aggregazione che saranno l’occasione per diffondere i valori fondanti del nostro sito patrimonio dell’umanità e raccogliere le suggestioni degli eporediesi per la sua sempre migliore valorizzazione."

Le parole di Ghisi riflettono ottimismo, ma lasciano spazio anche a una domanda più ampia: riuscirà davvero questo progetto a rendere il patrimonio culturale un elemento vissuto dai cittadini?

Per la cronaca Ivrea è stata ufficialmente riconosciuta come sito patrimonio mondiale Unesco il 1° luglio 2018, grazie al suo straordinario esempio di architettura industriale del XX secolo, in particolare per il legame profondo tra impresa e territorio promosso da Adriano Olivetti.

Questo riconoscimento aveva suscitato grandi aspettative: Ivrea doveva diventare un polo attrattivo per turisti e studiosi da tutto il mondo, un luogo dove il passato industriale si fonde con un presente di innovazione e cultura. Ma a oltre cinque anni dall’annuncio, poco si è fatto ancor meno realizzato

Prendiamo ad esempio il progetto del riutilizzo dell’asilo nido Olivetti.

Un cantiere da 3 milioni di euro, che avrebbe dovuto partire tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024, è fermo al palo.

E pensare che l’ex assessore Michele Cafarelli aveva ottenuto un primo risultato, con circa 725 mila euro di fondi regionali su un investimento totale di 1.060.000 euro, per bonificare e mettere in sicurezza l’area esterna, ristrutturare la guardiania e l’aula giardino. Era previsto un allestimento per raccontare l’esperienza del welfare olivettiano ai turisti, ma non s'è saputo più nulla

La verità è che le iniziative di valorizzazione faticano a prendere forma, e ciò che dovrebbe essere una risorsa culturale e turistica di primo piano rischia di rimanere confinato a belle intenzioni.

L'unica domanda che resta da fare è se Ivrea riuscirà mai a diventare la città modello che si era prefissata di essere al momento dell'inserimento nella lista Unesco.

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