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Il deputato Giglio Vigna ce l'ha un nome?

Tra ministri e figure di spicco, al convegno di Torino per celebrare i due anni di governo Meloni spunta "Giglio Vigna", il deputato della Lega del Canavese a cui nessuno sembra ricordare il nome completo. Un errore o un nuovo fenomeno politico mononimo?

Giglio Vigna

Giglio Vigna

Una serata densa di interventi importanti, una celebrazione solenne per i due anni di Governo Meloni, tra grandi proclami e nomi altisonanti. Si è tenuta lunedì scorso al Green Pea di Torino, con ospiti di prim’ordine.

Sul palco si sono alternati personaggi come Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Guido Crosetto, Ministro della Difesa, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, Paolo Zangrillo, Ministro della Pubblica Amministrazione, e non poteva mancare Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, intervenuto con un contributo video.

Tra i relatori anche Fabrizio Comba, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Riccardo Molinari, coordinatore regionale della Lega e capogruppo alla Camera, Massimo Berruti, coordinatore regionale di Noi Moderati, Paolo Greco Lucchina per l’UDC, e Alberto Gusmeroli, presidente della commissione attività produttive alla Camera.

A questi si aggiungevano Augusta Montaruli, vicepresidente della commissione vigilanza Rai e vicepresidente del gruppo FdI alla Camera, e Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia.

E tra un Giancarlo Giorgetti e un Guido Crosetto, spunta lui: il deputato "Giglio Vigna". No, non è un soprannome d'arte o il personaggio di un romanzo, è proprio così che lo hanno chiamato nel programma dell'evento.

Nome? Non pervenuto. Eppure, qualcuno giura che di nome faccia Alessandro. Ma per gli organizzatori dell'evento, dev'essere sembrato un dettaglio trascurabile.

È un po’ come quei vicini che incontri da anni nel pianerottolo e non sai mai come si chiamano.

Ti limiti a un generico "ciao!" sperando di non dover approfondire.

Giglio, o come diavolo si chiama, è dal 2018 che galleggia nelle stanze di Roma, eppure nessuno, nemmeno i colleghi più stretti, sembra sicuro del suo nome completo. "Alessandro chi?". "Ma come chi? Il deputato di Ivrea". "Intendi Giglio?"

Insomma, dopo sei anni di presenza parlamentare, Giglio Vigna, alias Alessandro, o chiunque egli sia, è ancora lì, a galleggiare nell'anonimato politico. Che poi, diciamoci la verità, in un mare di facce note, essere un perfetto sconosciuto può diventare un'arte. E Giglio, o Alessandro, sembra averla perfezionata.

Governo Meloni

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