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23 Ottobre 2024 - 10:52
Avete mai pensato a come abbiamo imparato ad accudire e a crescere un bambino? E a come farlo nascere? Per molto tempo, queste conoscenze si sono tramandate da una generazione all’altra, spesso all’interno della famiglia. Ma oggi sono sempre meno conosciute.
“Il sostegno tra mamme non c’è molto, soprattutto adesso che siamo chiuse nelle nostre piccole realtà e non ci sono più le famiglie allargate di una volta. Quindi se non ci sosteniamo tra associazioni diventa difficile”, commenta Elena, fondatrice del distretto ciriacese dell’associazione MOM’s, un’associazione che vuole rispondere proprio a queste domande.
Questa realtà nasce online nel 2012, quando un gruppo di future mamme decide di creare un gruppo Facebook per poter scambiare pareri, informazioni e consigli sulla maternità e la gravidanza. Il gruppo prende il nome di “Mom’s mamme on line la Community”. Da questa iniziativa nasce, poco tempo dopo, l’associazione no profit, che ha sede ad Ingria (TO).
Nel corso del tempo l’associazione cresce e si diffonde nel territorio piemontese. Si creano così diversi distretti. I Comuni coinvolti sono Ingria, Ivrea, Chivasso. Ciriè, Biella e Asti. “Quado sono diventata mamma c’era una sola associazione che sosteneva la maternità e si trovava a Torino” racconta Elena. “Però era scomoda. Vivendo in provincia, non era facile andare a tutti gli incontri a Torino”. Per questo motivo, nel 2014 Elena ha deciso di avviare l’associazione anche a Ciriè, con l’aiuto di altre donne.
Ma di che cosa si tratta esattamente? La comunità delle MOM’s si preoccupa di offrire alle mamme che stanno attraversando una gravidanza, o che hanno già partorito, un supporto molto importante, che non è facile trovare al di fuori dei consultori o degli ospedali, che peraltro sono già affollatissimi.
L’associazione ciriacese collabora con il C.I.S., Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali di Ciriè, che offre gratuitamente gli spazi per organizzare un incontro mensile sui temi della gravidanza e della maternità. “Una volta pagavamo lo spazio, ma da qualche tempo siamo ospiti delCentro per le Famiglie del C.I.S.”. Pochi giorni fa è uscita la locandina con il calendario degli incontri dell’anno 2024/2025. Saranno invitate figure professionali specializzate che contribuiranno alla sensibilizzazione sui temi proposti. Tutti gli incontri saranno gratuiti.
Inoltre, l’associazione dispone di alcuni servizi associativi, che prendono il nome di Teche. In particolare, si tratta di
Non avendo una sede fisica, le donne che fanno parte dell’associazione tengono presso le loro case gli strumenti utili alla crescita di un figlio, dai pannolini, alle fasce, ai libri, alle stoviglie per le feste. Le mamme interessate, potranno quindi contattarle per provare questi strumenti ed eventualmente prenderli in prestito su cauzione. “In questo modo, ogni famiglia può per esempio provare se un marsupio fa per lei, se il portare è affine alla propria modalità di cura, prima di fare un acquisto”.
Per accedere alle Teche è necessario sottoscrivere una tessera associativa, che ha un costo di 10 euro all’anno. I soldi non finiscono nelle tasche di nessuna, dato che si tratta di un’associazione no profit. “Noi siamo tutte volontarie. Con questi soldi, compriamo le cose da inserire nelle Teche e da mettere a disposizione delle future mamme” spiega Elena.
Infine, MOM’s offre anche un servizio gratuito di mamme alla pari in allattamento, cioè “mamme che hanno allattato almeno nove mesi e che hanno fatto un corso di formazione di 24 ore sull’allattamento fisiologico e danno un supporto alla pari alle altre mamme che allattano”. Questo servizio può essere usufruito sia telefonicamente sia in presenza. Per questo motivo rimandiamo all’elenco completo delle donne che si sono rese disponibili.
“L’associazione Mom’s, che da anni presta il suo servizio sul territorio, è fatta di donne. Che sostengono altre donne e le loro famiglie in un momento molto delicato e ricco di emozioni contrastanti e intense: il periodo perinatale. Perché proprio quel periodo? Perché è il più delicato per una famiglia che si sta formando”.
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