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Città nel caos
22 Ottobre 2024 - 15:50
Francesco D'Ambrosio e Alessandro Raso
L’impressione è che l'amministrazione comunale guidata dalla sindaca Elena Piastra abbia deciso di sfidare le leggi della logica e, a quanto pare, anche della sicurezza stradale. L'ultimo capolavoro che lascia a bocca aperta molti cittadini – in modo non proprio entusiastico – è la rotatoria tra Corso Piemonte e via Cascina Nuova, un intervento che sembra più un esperimento mal riuscito che una soluzione.
Per questo Francesco D’Ambrosio, consigliere comunale dei Fratelli d’Italia, ha presentato nei giorni scorsi un’interpellanza, firmata anche da Vincenzo Maiolino e Giorgio Zigiotto, che promette scintille nel prossimo Consiglio Comunale.
“È chiaro – dice – che la rotatoria temporanea è un disastro. Ogni mattina e ogni pomeriggio, i vigili si schierano per evitare che le persone vengano travolte dalle auto. Se c’è bisogno di questo dispiegamento di forze ogni giorno, forse sarebbe il caso di ammettere che la rotatoria è una pessima idea.”
E non si tratta solo di teoria: l'incrocio è un punto di passaggio quotidiano per genitori con bambini, studenti e residenti, che devono affrontare una vera e propria giungla stradale.
Non è solo il traffico ad essere congestionato, ma anche il buon senso. Infatti, qui la rotatoria era già stata testata in passato e, sorpresa sorpresa, non aveva funzionato.
All'epoca si era tornati saggiamente a un incrocio semaforico con tanto di telecamere e sensori per regolare i flussi di traffico in modo intelligente, senza dimenticare i segnalatori sonori per i non vedenti. Ma a Settimo, a quanto pare, innovazione e funzionalità sono concetti troppo complicati.
Tant’è! A Palazzo, qualcuno sembra convinto che le soluzioni più costose e meno efficienti siano le migliori e per la cronaca, per la nuova rotatoria si spenderanno la bellezza di 350 mila euro.
Niente male per un progetto che sembra peggiorare le cose, no?
“Il vero capolavoro, però, è che hanno pensato di ridurre le corsie in uscita verso Torino da due a una sola – continua D’Ambrosio –. Questo significa che un autobus dovrà fermarsi con precisione millimetrica, altrimenti bloccherà tutto il traffico. Un altro esempio di come questo progetto sia stato pensato nei minimi dettagli... per creare il massimo disagio possibile!”
"Non ci sorprende più di tanto – inforca D’Ambrosio – considerando che la Giunta Piastra ha ormai abbracciato l’ideologia della 'Città 30 km/h', dove rallentare il traffico è diventato un mantra. Sicuramente, i cittadini saranno felicissimi di rimanere imbottigliati in coda, mentre cercano di uscire da questa rotatoria infernale.”
I Fratelli d’Italia vanno oltre il sarcasmo e lanciano un’accusa diretta: "La sicurezza non è più la priorità: l'obiettivo è rallentare la viabilità di Settimo per puro principio ideologico, senza preoccuparsi delle reali necessità dei cittadini."
L'interpellanza, che verrà discussa a breve, non solo chiede conto all'amministrazione di questa scelta discutibile e di come si possa preferire una rotatoria problematica a un incrocio semaforico intelligente che, dati alla mano, aveva ridotto gli incidenti e migliorato la fluidità del traffico, ma anche di perché si preferisca investire in progetti che sembrano fatti più per complicare la vita dei cittadini anziché risolvere i loro problemi.
Le risposte della sindaca Piastra e del suo assessore competente sono attese con ansia, e ci si chiede già quale acrobazia retorica – o forse meglio dire capriola – riusciranno a compiere per difendere l'indifendibile.
Detto tutto questo c'è un "ma" grosso almeno quando la rotonda. La cronaca infatti ci dice che ancora non c'è...
Correva il febbraio del 2024 quando l'assessore ai lavori pubblici Alessandro Raso, in perfetto stile social, annunciava con un video su Facebook l’avvio dei lavori per una rotonda temporanea a Borgo Nuovo-Corea, spiegandoci che quella provvisoria sarebbe stata solo un primo passo. L'obiettivo era partire con il cantiere vero e proprio durante i mesi estivi, quando le scuole sarebbero state chiuse, così da minimizzare i disagi per residenti e studenti. L’idea, almeno sulla carta, era perfetta.
L’assessore spiegava con entusiasmo che la rotonda avrebbe permesso nuovamente la svolta a sinistra in via Cascina Nuova per chi proveniva da corso Piemonte, svolta che era stata vietata a causa di numerosi incidenti gravi. Insomma, una soluzione che avrebbe migliorato la sicurezza stradale e fluidificato il traffico.
Dello stesso avviso la sindaca Elena Piastra, che in contemporanea e sul proprio profilo Facebook rincarava la dose, sottolineando che la rotonda non solo avrebbe risolto i problemi di viabilità, ma avrebbe anche rappresentato una “ricucitura” tra le aree commerciali e il villaggio Ulla, facilitando l’accesso alla scuola e ai negozi per chi proveniva da via Moglia e corso Piemonte.
Insomma, in piena campagna elettorale l’Amministrazione sembrava avere le idee chiare e il progetto pronto a partire.
Eppure, come spesso accade nella politica locale, tra il dire e il fare c’è di mezzo… la rotonda che non c’è.
Ottobre 2024, la situazione è esattamente la stessa di mesi fa.
La rotonda provvisoria è ancora lì, con la sua segnaletica precaria, mentre del cantiere definitivo non si vede neanche l’ombra. La scuola ha riaperto, il traffico è tornato intenso, e i disagi per i residenti si moltiplicano.
Le promesse del Comune? Vuote parole, un eco lontano di dichiarazioni che ormai sembrano prive di qualsiasi fondamento.
Sui social, la rabbia dei cittadini cresce di giorno in giorno.
Un utente scrive: “Ma la rotonda non doveva essere fatta a giugno, durante la chiusura delle scuole? O forse ricordo male?” Un’altra cittadina chiede con tono rassegnato: “Chiedo per me stessa: cosa è successo? Perché siamo ancora in questa situazione?”
Manco a dirlo, a luglio, il consigliere comunale della Lega Manolo Maugeri aveva già previsto quasi tutti e denunciato pubblicamente l'assenza di progressi, accusando il Comune di immobilismo: “Come mai non sono ancora partiti i lavori?” aveva commentato. Le sue parole sembrano oggi un'amara profezia. Nulla è cambiato, se non la crescente frustrazione di chi ogni giorno è costretto a fare i conti con una viabilità problematica e disagi continui.
Cos'è la rotonda di via Cascina Nuova se non il simbolo di una malagestione cronica che affligge la città di Settimo Torinese.
Le promesse elettorali non mantenute, i cantieri fantasma, i ritardi sistematici sono diventati una costante per i cittadini.
Non è la prima volta, del resto, che l’Amministrazione comunale si rende protagonista di annunci roboanti seguiti da un silenzio assordante. E mentre la giunta comunale si trincera dietro un imbarazzato mutismo, la realtà è sotto gli occhi di tutti: la rotonda non c’è.
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