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Dormire sotto un cielo di stelle? L'alpeggio Menzio di Pian Benot conquista gli Oscar Green

Una finestra sull’universo e sulla montagna, l’esperienza unica dell’Alpeggio Menzio premiata per la sua creatività e sostenibilità.

Dormire sotto un cielo di stelle: l'alpeggio Menzio di Pian Benot conquista gli Oscar Green

E poi arrivi lassù, a 1.650 metri di altitudine, e scopri la montagna come non avresti mai pensato prima.

Il panorama mozzafiato delle Alpi, i prati verdi punteggiati di fiori selvatici, il suono dei campanacci delle mucche che si mescola al vento fresco: tutto ti accoglie con una bellezza che sembra senza tempo.

Sei a Usseglio, frazione Pian Benot, nell'Alpeggio Menzio, un luogo dove la vita di montagna si intreccia con le radici profonde di una famiglia che, da oltre settant'anni, ha fatto dell’amore per la natura e per gli animali la propria ragione di vita.

La storia dell'Alpeggio Menzio inizia negli anni '50, quando nonno Giovanni e nonna Francesca si occupavano di pochi capi di bestiame nella cascina di Pino Torinese.

Erano tempi duri: avere un’azienda agricola e riuscire a vivere dei suoi frutti richiedeva una dedizione straordinaria: Giovanni lavorava la terra, ma non era sufficiente.

Così, mentre lui si dedicava ai campi, Francesca si occupava di consegnare il latte ai primi clienti, inizialmente a piedi, poi in bicicletta, e infine con la Vespa, che Giovanni le comprò per aiutarla durante gli inverni rigidi.

Ogni giorno, con qualunque condizione atmosferica, Francesca portava bottiglie di latte fresco alle porte dei suoi clienti, ritirando quelle vuote. Una fatica silenziosa, ma che gettava le basi per una tradizione che sarebbe fiorita nel corso dei decenni.

galline

In questo ambiente di lavoro e sacrificio cresce Giuseppe, il loro figlio, un bambino che non aveva occhi che per gli animali. Nei suoi temi scolastici non parlava che di pecore al pascolo e di mucche che salivano in montagna.

Amava stare con gli animali, e diceva spesso al padre: "Papà, compriamo ancora qualche pecora, sono troppo poche, io ne voglio di più." Ma il tempo e i terreni mancavano, così Giovanni prese la decisione di portare le pecore a Margone, una frazione di Usseglio, dove un pastore locale poteva badare al gregge.

Per Giuseppe, quei viaggi in valle erano momenti di assoluta gioia, giorni in cui si sentiva libero, immerso in un paesaggio che lo affascinava profondamente. Quelle emozioni si radicarono nel suo cuore e non lo avrebbero mai più abbandonato.

Quando Giuseppe diventò adulto, insieme alla moglie Anna, decise di ampliare l’attività di famiglia, spostando il focus dalla viticoltura alla pastorizia.

Siamo ormai nel 1998, quando l'occasione di una vita si presentò: l'Alpeggio Contissart di Pian Benot fu messo in vendita. Fu un momento decisivo, e la famiglia Menzio non si lasciò sfuggire l’opportunità. Da allora, ogni estate, il bestiame si trasferisce all'alpeggio, portando con sé la passione e la dedizione di una famiglia intera.

La famiglia Menzio

Ma il sogno non si fermò lì. Negli ultimi anni, i figli Chiara e Matteo, con un approccio moderno ma sempre rispettoso delle tradizioni, hanno dato nuova vita all’alpeggio.

Hanno creato progetti che coinvolgono le persone di ogni età, trasformando l’alpeggio in un luogo di scoperta e condivisione. Oggi, oltre a produrre formaggi e carni di altissima qualità, l'Alpeggio Menzio offre l'opportunità di vivere un’esperienza autentica, partecipando a laboratori per bambini, adulti e famiglie, dove è possibile imparare i segreti della vita di un margaro.

Qui, i visitatori possono mungere il proprio latte, scoprire come si producono le tome, la ricotta, il burro, e degustare questi prodotti freschi accompagnati da salumi e conserve locali, in un contesto che unisce la genuinità del territorio con il piacere della tavola.

La filosofia dell’alpeggio è chiara: la semplicità e la qualità sono tutto. Il loro menù, vario ma mai complicato, segue la stagionalità e la disponibilità delle materie prime.

Le carni provengono direttamente dalla loro macelleria, e i piatti proposti, come il tradizionale “mangia col pastore”, raccontano storie di lunghe cotture sulla stufa a legna, proprio come faceva il margaro in passato. Arrosti, bolliti di manzo, spezzatini di pecora: piatti che, con la loro morbidezza e il loro sapore ricco, riportano indietro nel tempo, a una cucina genuina, fatta di attese e di cura. Al fianco di questi piatti, le verdure arrivano dai colleghi agricoltori della collina di Chieri, mentre i vini sono selezionati da cantine locali come quella di Castelnuovo Don Bosco, e le birre agricole Kauss provengono dal cuneese.

E poi c'è l'esperienza unica di trascorrere una notte nelle Stars Box, piccole casette di legno immerse nella natura incontaminata. Immagina di addormentarti sotto un cielo stellato, avvolto dal tepore di un letto confortevole, ascoltando il vento tra le montagne e il suono dei campanacci delle mucche.

Al mattino, ti svegli con il profumo dell’erba bagnata e fai colazione con latte appena munto e uova fresche. Questa è la magia di Stars Box: un’esperienza di libertà e connessione con la natura, nata dall’idea di Chiara e Matteo, che vent’anni fa, sdraiati sul tetto della stalla, sognavano di poter condividere la bellezza del cielo stellato con gli altri.

Oggi, quel sogno è realtà, e dormire in una Stars Box è un’esperienza che rimane impressa nel cuore.

la stars box

Ma l'Alpeggio Menzio è anche un luogo di produzione: qui si producono e si vendono latte fresco, tome di mucca e capra, ricotta, yogurt naturali o alla frutta, uova, salumi e insaccati fatti in casa. I prodotti possono essere acquistati direttamente all'alpeggio o degustati in un tagliere, comodamente seduti in mezzo alla natura. A tutto questo si possono abbinare confetture e mieli di aziende agricole locali, insieme a vini e birre del territorio, in una perfetta fusione di sapori che racconta l'essenza della montagna.

Insomma, l’Alpeggio Menzio è molto più di un agriturismo. È un luogo in cui la tradizione incontra l’innovazione, dove il passato si fonde con il presente, e dove la semplicità diventa sinonimo di eccellenza.

Qui, ogni estate, la famiglia Menzio porta avanti una storia che parla di dedizione, amore per la montagna, e rispetto per la natura. Un luogo dove chiunque può vivere la montagna come non avrebbe mai pensato, scoprendo che nella semplicità si nasconde l’essenza più autentica del gusto e della bellezza.

Oscar Green

Tutto questo per dire che l'Alpeggio Menzio di Matteo e Chiara è stato selezionato per la finale nazionale degli Oscar Green 2024. Nella categoria “L’impresa che cresce”, è stata premiata dal presidente dei pensionati Coldiretti Torino e Piemonte Sergio Barone. Chiara e Matteo vanno in finale nazionale per “per aver saputo integrare con creatività nuovi servizi per i consumatori”.

La premiazione

Nella categoria: “Menzione speciale Agri-influencer” i finalisti sono Alberto ed Enrico Gabello che, a Cercenasco hanno aperto un forno che lavora le farine (“Alte Farine Cercenaschesi”) da grani prodotti nei loro campi. Pane, pizze, brioches, focacce sono poi venduti nel punto vendita aziendale e nei mercati di Campagna Amica. I fratelli Gabello, oltre a avere una grande cura nel prodotto, hanno saputo usare i nuovi strumenti digitali per promuovere la propria attività, in particolare Instagram. 

La motivazione? “Aver saputo stare al passo con i tempi promuovendo l’agricoltura con nuovi strumenti”.

“Radici per il futuro” è il titolo di questa edizione 2024 di Oscar Green che ha premiato, nella cornice del Forte di Bard, anche altre 13 imprese innovative tra Piemonte e Valle d’Aosta.

L’evento interregionale ha visto insieme Giovani Impresa Coldiretti Piemonte e Valle d’Aosta alla presenza della delegata regionale Giovani Impresa Torino e Piemonte, Claudia Roggero, di tutti i delegati e i segretari provinciali del movimento, tra cui il presidente e direttore di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici e Andrea Repossini, il presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa, Monia Rullo, responsabile Donne Coldiretti Piemonte, Sergio Barone, presidente Senior Coldiretti Piemonte e di tutti gli altri presidenti e i direttori delle federazioni provinciali. Presente alla premiazione il delegato di Giovani Impresa Liguria, Marco Ascheri, e la segretaria Elisa Gerini.

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