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I cittadini esultano: revocato l’obbligo di bollitura dell’acqua

Revocata l'ordinanza del sindaco: l’acqua torna sicura dopo le analisi Asl e Smat. L’inquinamento era circoscritto alla sola fontanella della piazza

acqua contamianta

Montanaro, i cittadini esultano: revocato l’obbligo di bollitura dell’acqua

Dopo tre giorni di preoccupazione a Montanaro, lunedì 14 ottobre è stato revocato l’obbligo di bollitura dell’acqua imposto lo scorso venerdì 11 ottobre. La misura era stata adottata dopo che le analisi del dipartimento di igiene e salute pubblica dell'Asl/To4 avevano rilevato una presenza anomala di batteri coliformi, Escherichia coli ed enterococchi nella fontanella pubblica di piazza Massa. I valori trovati erano risultati superiori ai limiti previsti dalle normative, sollevando immediatamente preoccupazioni riguardo alla qualità dell’acqua destinata all’uso alimentare.

Il sindaco di Montanaro, Antonio Careri, ha spiegato che l’obbligo di bollitura, pur non essendo legato a un'emergenza sanitaria grave, è stato adottato come misura precauzionale per proteggere la popolazione.

«Non si trattava di un problema diffuso – ha chiarito il primo cittadino – ma i dati andavano verificati con precisione. Le prime analisi indicavano che l’inquinamento riguardava esclusivamente la fontanella di piazza Massa, un luogo molto utilizzato dai cittadini, e che la contaminazione era di poco superiore ai parametri microbiologici ammessi dalla normativa».

Per contenere i disagi e garantire l’accesso all’acqua potabile sicura, la Smat (Società Metropolitana Acque Torino) aveva subito messo a disposizione cinque autobotti, dislocate in diversi punti strategici del paese.

Lunedì 14 ottobre è stato revocato l’obbligo di bollitura dell’acqua.

L’intervento di Smat si è rivelato determinante non solo per ridurre le difficoltà della popolazione, ma anche per eseguire immediatamente ulteriori prelievi in altre quattro zone di Montanaro, che hanno dato tutti esito negativo. Questo ha permesso di escludere che l’inquinamento fosse legato a un problema più ampio del sistema idrico locale.

Il dipartimento di igiene dell’Asl, già nella mattinata di lunedì 14 ottobre, ha ripetuto le analisi presso la fontanella incriminata di piazza Massa, e anche questi risultati hanno confermato il ritorno alla conformità con i parametri di sicurezza, permettendo così al sindaco di revocare l’ordinanza di bollitura.

Un problema isolato e il ruolo della prevenzione

Il problema, come confermato dalle autorità, si è rivelato un fenomeno localizzato e probabilmente causato da fattori ambientali o dal degrado della fontanella stessa.

Non sono emerse evidenze di contaminazione delle vasche dell’acquedotto o delle sorgenti da cui Montanaro attinge l’acqua. Ciò ha sollevato interrogativi su quanto l’uso frequente della fontanella pubblica possa aver contribuito all’anomalia nei valori batteriologici.

A questo proposito, l’Asl/To4 ha comunicato che continuerà ad eseguire campionature periodiche, con un focus specifico sui punti più frequentati della rete idrica pubblica, per garantire la sicurezza della distribuzione dell’acqua. Il monitoraggio, inoltre, è stato potenziato per prevenire il ripetersi di episodi simili.

L’intervento di Smat: autobotti e rifornimenti alle scuole

Durante l’intera durata dell’obbligo di bollitura, Smat ha offerto un supporto fondamentale alla comunità di Montanaro, inviando autobotti collocate in diverse aree del paese per fornire acqua potabile sicura. Questa soluzione ha ridotto notevolmente i disagi per i cittadini, soprattutto per le famiglie con bambini e per le strutture scolastiche.

Come riportato da alcune fonti locali, le scuole di Montanaro sono state rifornite direttamente con acqua potabile per evitare qualsiasi interruzione delle attività scolastiche, garantendo così un ambiente sicuro per i più piccoli.

Acqua consegnata alle scuole.

Questa gestione tempestiva e coordinata ha dimostrato l’importanza di avere un piano di emergenza idrica efficiente, che in pochi giorni è riuscito a ripristinare la normalità.

Il ruolo chiave di Smat nella gestione della crisi è stato sottolineato dal sindaco Careri, che ha ringraziato l’azienda per l’intervento rapido ed efficace, che ha permesso di limitare al minimo i disagi per la popolazione.

Un esempio di efficienza nelle emergenze locali

La vicenda dell’acqua contaminata a Montanaro rappresenta un caso di gestione efficace di una crisi locale, dove la tempestività degli interventi e la collaborazione tra le istituzioni hanno permesso di risolvere rapidamente la situazione senza compromettere la salute pubblica.

In un periodo in cui i temi legati alla qualità dell’acqua e alla sostenibilità ambientale sono sempre più centrali, episodi come questo dimostrano l’importanza di un monitoraggio costante e di una pronta reazione in caso di anomalie.

Il dipartimento di igiene e salute pubblica dell’Asl/To4 continuerà a vigilare affinché l’acqua di Montanaro resti conforme ai rigidi standard di sicurezza previsti dalla legge, prevenendo così qualsiasi rischio per la comunità.

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