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Sanità
02 Ottobre 2024 - 22:44
Ivan Doretto
Ancora una volta l'Asl To4 si dimostra per quello che è, un carrozzone che non gestisce, disorganizzata e trascurata nella gestione delle strutture pubbliche. Questa volta, il protagonista suo malgrado è il Poliambulatorio di via Natalia Ginzburg 7, dove Ivan Doretto, consigliere dell'associazione SMC Sclerosi Multipla Canavesana, ha dovuto fare i conti con una situazione che definire imbarazzante è poco.
Arrivato al centro prelievi per un esame ha dovuto, infatti, fare i conti, con delle vere e proprie trappole mortali nei parcheggi riservati alle persone con disabilità.
Dei quattro posti disponibili, tre si trovano sopra delle griglie di aerazione divelte, pericolose non solo per chi utilizza una sedia a rotelle, ma per qualsiasi persona, ancor più per gli anziani.
Eppure, nessuno sembra essersi preoccupato di porvi rimedio, come se la sicurezza degli utenti fosse un optional, un lusso di cui si può fare a meno.
Ma non è tutto. Se già trovare un parcheggio sicuro è un'impresa, lo spazio tra i posti riservati ai disabili è talmente stretto che, una volta parcheggiato, risulta praticamente impossibile scendere dall’auto con una sedia a rotelle.
Insomma è inutile (e lo diciamo alle Istituzione, tutte) riempirsi la bocca di belle parole sull'inclusione e l'accessibilità, se poi nella realtà altro non si fa che mettere ostacoli a chi già deve affrontare quotidianamente enormi difficoltà.
E cosa dire del parcheggio sotterraneo? Naturalmente inaccessibile. Al Poliambulatorio confermano che il parcheggio è chiuso per chiunque, disabili compresi, senza fornire nemmeno un numero di telefono per richiedere assistenza. Se non fosse che Doretto, dopo aver perso del tempo prezioso, è riuscito a contattare la direzione generale dell'Asl, saremmo ancora qui a chiedere dove finisce la responsabilità pubblica e dove inizia l'indifferenza.
Certo, ai piani alti dell’Asl To4 hanno assicurato che interverranno al più presto, ma di promesse ne abbiamo sentite tante e, nel frattempo, le persone continuano a viaggiare e a camminare tra un pericolo e l’altro.
“Non è accettabile che nel 2024, in un paese che si dice civile, una persona con disabilità debba affrontare sfide del genere per accedere a un servizio essenziale come un prelievo di sangue….” stigmatizza il consigliere comunale Massimiliano De Stefano molto vicino ai malati di sclerosi multipla.
“Una griglia divelta, parcheggi troppo stretti e una sbarra abbassata - aggiunge De Stefano - sono il simbolo di un modo di gestire i servizi che, in realtà, non vede e non ascolta. L'accessibilità non è un privilegio, ma un diritto. E finché le cose continueranno così, sarà difficile crederlo…”.
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