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Rivara

Streghe in Canavese: a 550 anni dal processo, tornano le Masche

Il processo a Rivara e Levone cominciò nel 1474 e coinvolse quattro donne

Tornano le Masche in Canavese

Tornano le Masche in Canavese

A 550 anni dal processo per stregoneria le masche sono tornate ad animare le strade di Rivara.

Il processo a Rivara e Levone cominciò nel 1474 e coinvolse quattro donne di Levone: Antonia De Alberto, Francesca Viglone, Bonaveria Viglone e Margarota Braya. 

Il Comune di Rivara, in collaborazione con il gruppo delle streghe, ha organizzato la manifestazione “Serata con le streghe", tenutasi tra le strade, le piazze e i boschi di Rivara in occasione del 550° anniversario del processo per stregoneria alle Masche.

L'evento, che ha avuto luogo sabato 28 settembre ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, con grandi e piccini che hanno affollato Piazza Martiri della Libertà fin dalle ore 16.00. La giornata è stata animata da un ricco programma di attività che ha saputo coinvolgere e divertire tutti i presenti.



La manifestazione è iniziata con tanta musica grazie alla partecipazione degli Allievi del Liceo Musicale di Rivarolo, seguita da balli, esibizioni e stregonerie che hanno incantato il pubblico. Particolarmente apprezzato è stato lo spettacolo "Welcome to my Dark Side" presentato da IBS - I Bimbi Sperduti.

I bambini hanno potuto divertirsi con giochi e doni offerti dai ragazzi de "La casa di Bibino", mentre gli appassionati di giochi da tavolo hanno trovato pane per i loro denti grazie all'associazione Doppio Uno. Non sono mancati intrattenimenti e street food stregato itinerante, con aperitivi, birra, vin brulé, grigliate, pizze, dolcetti, gelati e molto altro ancora, in collaborazione con le attività commerciali del paese.



La serata è proseguita in Piazza Pallia con la musica di Simo DJ, che ha fatto ballare tutti i presenti che hanno proseguito con la suggestiva camminata notturna tra i boschi alla ricerca delle streghe, accompagnati dalle guide del CAI della sezione di Forno Canavese. La passeggiata si è conclusa con il tradizionale falò della strega nel parco di Villa Ogliani, un momento magico che ha affascinato grandi e piccini.


L'Assessore alle Manifestazioni del Comune di Rivara e co-fondatrice del gruppo delle streghe, Marisa Basolo ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell'evento, ringraziando tutti i partecipanti e i collaboratori che hanno reso possibile questa giornata indimenticabile.

L'assessora alle Manifestazioni, Marisa Basolo

"È stato un piacere vedere la comunità riunita per celebrare una parte così importante della nostra storia con tanto entusiasmo e partecipazione. Non vediamo l'ora di organizzare nuovi eventi che possano continuare a coinvolgere e divertire tutti."

IL PROCESSO ALLE STREGHE

Il drammatico avvenimento si verificò nell'agosto del 1474 e portò al rogo di due donne condannate per stregoneria. Dal testo redatto dall'Inquisitore si legge: "Da insistenti vociferazioni di malevoli e di persone degne di fede, era pervenuto alle sue orecchie (dell'Inquisitore) ed a sua cognizione, che le dette Antonia De Alberto, Francesca e Bonaveria Viglone e Margarota Braya avevano commesso incantesimi e stregherie, e prevaricato dalla fede nostra e del Salvator Gesù Cristo". 

Perirono tra le fiamme del rogo solo Antonia De Alberto e Francesca Viglone. Bonaveria Viglone, forse parente di Francesca, nel gennaio del 1475 risultava ancora incarcerata e vittima della tortura dell'Inquisizione.

Margarota Braya invece, fuggì  dalle carceri del castello di Rivara in cui erano state rinchiuse le accusate e dove subirono gli interrogatori. Le modalità di questa fuga ci sono ignote, ma possiamo immaginare quale ruolo, secondo gli inquisitori, abbia giocato il sovrannaturale e l'intervento diabolico.

Delle accusate non ci sono notizie. Non sappiamo a che età morirono ne che tipo di vita facessero. Il fascicolo processuale é datato 11 agosto 1474 e si tratta di 55 capi di accusa raccolti dall'Inquisitore Francesco Chiabaudi, Commissario domenicano, delegato dal Vescovo di Torino e dal Priore di San Domenico.

Accanto a lui, nell'improvvisato tribunale, erano presenti i nobili di Rivara: Conti di Valperga, Piero Carmagnola, notaio del Podestà di Levone, Fra Lorenzo Butini, domenicano, incaricato di assistere l'Inquisitore.

Nei quattro mesi in cui si svolse la vicenda giudiziaria, le streghe furono probabilmente sottoposte alla tortura. E così, dopo un dibattimento coclusosi il 5 novembre 1474, in località Pra Quazoglio, Antonia e Francesca perirono tra le fiamme purificatrici davanti ai loro accusatori e una piccola folla del posto.

Quando tutto finì, le ceneri furono sparse al vento e se il male a Levone quel giorno fu vinto, in tanti altri paesi contadini continuò a seminare terrore e a mietere vittime. Ricordiamo cosa disse una volta Voltaire: "Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle". 

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