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L'Unione fa la forza
20 Settembre 2024 - 23:05
Ieri, una simpatica doppietta del prode Parlamento Europeo, che prima approva l'utilizzo di missili europei per colpire bersagli in Russia (377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti) e poi chiede l’emissione di un mandato di arresto internazionale contro il presidente del Venezuela, Maduro, oltre al riconoscimento come presidente del leader dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia.
Oramai l'UE, l'Europa politica reale (e non quella vagheggiata, ideale, auspicata, ecc.) è semplicemente il botolo rabbioso che gli USA scagliano contro i loro nemici - mentre loro si tengono un passo indietro (gli Stati Uniti, guarda caso, NON hanno approvato l'utilizzo di missili americani su territorio russo).
Talvolta, da uomo di sinistra uscito da un percorso di disintossicazione verso un lungo percorso politico nell’ambito del così detto Centro-Sinistra governativo, continuo a chiedermi come sia stato possibile tutto questo.
L'UE è oramai ridotta ad essere un sistema di sabotaggio di quella forma di vita che fu l'Europa.
Dalle raccomandazioni pedagogiche dell'agenda 2030, alla distruzione del tessuto industriale, allo smantellamento sistematico dello stato sociale, alla rottura dei rapporti con tutti i propri vicini (ad est e sud, Russia e medio-oriente in primis) per accrescere la dipendenza dagli USA, l'UE è solo un grande meccanismo di autosabotaggio e di americanizzazione deteriore della cultura europea residua.
E all'origine di tutto ciò c'è, a monte, quel processo di americanizzazione dei ceti dirigenti che si è avviata negli anni '90 del secolo scorso, e che ora dà i suoi pieni frutti. Le popolazioni europee, al netto della devastazione delle menti prodotta dagli schermi portatili rimane ancora in parte inassimilata rispetto alla pervasiva americanizzazione della cultura e dei valori.
Il trionfo della mente liberale, ora neo-liberale, di cui la cultura statunitense è incarnazione eminente ha dapprima egemonizzato i blocchi sociali più "aggiornati" e "moderni" (una volta li avremmo chiamati "borghesi"), per poi divenire consenso politico.
Nella politica ridotta a varianti del (neo)liberalismo i vari "centro-destra" e i vari "centro-sinistra" sono perfettamente intercambiabili. Per ogni abiezione in un'area legislativa del centro-destra si può trovare una simile abiezione (nel nome dell'alternanza) del centro-sinistra.
A votare a favore dell'utilizzo dei missili europei in territorio russo, per dire, sono stati per l'Italia: FdI, FI e PD; tutta gente che, potendo, si venderebbe l'Abruzzo per un attico a Manhattan. Si certo per essere sinceri il PD si è spaccato sul voto ma ciò non toglie che il dispositivo sia passato anche con i voti di una parte del PD.
Al momento del voto il gruppo Piddino si è diviso: hanno seguito l’indicazione di Schlein in 9 (Benifei, Annalisa Corrado, Antonio Decaro, Camilla Laureti, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Alessandro Zan, Cecilia Strada, Nicola Zingaretti, più Lucia Annunziata e Marco Tarquinio che non hanno votato ma sembra per un errore), mentre altri 8 invece non l’hanno fatto. In sei (Bonaccini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Irene Tinagli e Raffaele Topo) hanno tolto la propria scheda elettronica al momento del voto, non partecipando allo scrutinio, e in due (Pina Picierno ed Elisabetta Gualmini) hanno votato a favore, così come avrebbe fatto anche Giorgio Gori, secondo quanto lui stesso ha comunicato ai colleghi di partito, se non fosse stato impegnato a Bergamoper una visita istituzionale di Mario Draghi.
Così, oggi siamo tutti all'interno di un meccanismo infernale, autolesionista, privo di sbocchi perché incapace di immaginare una forma di vita alternativa, che non sia una variante delle rappresentazioni hollywoodiane.
Siamo tutti dentro la bolla del thatcheriano "there is no alternative" e tutto ciò che culturalmente non vi si confà è derubricato a deplorevole eccentricità, roba che nessuna persona per bene intratterrebbe ("oscurantismo - va da sé, religioso", "familismo - va da sé, amorale", "populismo", "sovranismo", "rossobrunismo", ecc.).
Nella stessa assise guarda caso, non una parola sul massacratore di Israele Benjamin Netanyahu (detto Bibi) non è che forse il cinismo occidentale si limita a pensare che oggi questo gioco distruttivo ha al suo centro soltanto qualche milione di “pedine palestinesi sacrificabili”? Possibile che non ci si renda conto che se la situazione non viene immediatamente congelata e disinnescata, al centro dell’attuale grande operazione demolitiva sono e saranno innanzitutto i popoli europei?
È l’Europa che sta già subendo e subirà l’impatto della devastazione dei rapporti verso Est con la guerra in Ucraina.
Ed è l’Europa che subirà l’impatto di una destabilizzazione duratura nel medio oriente, dove un conflitto che chiamasse in causa Israele, Siria, Libano, Iran e magari anche Iraq, Egitto, Giordania, ecc. rappresenterebbe una bomba sociale ed economica a tempo indeterminato per l’Europa – per tacere dei rischi di un coinvolgimento bellico diretto.
E curiosamente l’unico minimo comune denominatore di questi conflitti sta nel ruolo degli USA, che sono anche la forza che ne trae i maggiori vantaggi e quella che ha la maggiore capacità di influsso sui media internazionali.
Ma va da sé che chi unisce i puntini è un complottista se non addirittura un Putiniano o peggio un antisemita!
Domani sarò in piazza come tutti i sabati per dire no alla Guerra in generale e per chiedere che il Sig.BIBI sia considerato e condannato anche dal mio Paese come criminale di guerra…..
Ci saranno anche gli amici del PD? Forse sì….. ne sarò felice ma lasciatemi dire: Sarò vecchio ma non amo l’ipocrisia!!!
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