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Castello di Mazzè, bloccata la riapertura : tutta colpa del conflitto russo-ucraino?

La riapertura ufficiale delle porte del Castello di Mazzè, prevista per domenica 22 settembre 2024, è stata sospesa a causa di problematiche geopolitiche legate al conflitto tra Russia e Ucraina

Il Castello di Mazzè

Il Castello di Mazzè, bloccata la riapertura : tutta colpa del conflitto russo-ucraino?

A Mazzè, il fascino del castello medievale continua a esercitare una forte attrazione, ma la riapertura ufficiale delle sue porte, prevista per domenica 22 settembre 2024, è stata sospesa a causa di problematiche geopolitiche legate al conflitto tra Russia e Ucraina.

L’accordo tra la Pro Loco e i proprietari del castello, la famiglia russa di Mikyel Lyubchenko e sua moglie Irina, era finalmente stato raggiunto, ma le difficoltà legate alla situazione internazionale hanno nuovamente complicato i piani.

A fare chiarezza sulla questione è stato un volontario della Pro Loco, esperto della storia del castello e da anni attivo nell’ufficio informativo del centro storico di Mazzè.

Ha spiegato come i coniugi Lyubchenko, a causa della pandemia, furono costretti a lasciare l’Italia nel 2020, e da allora non hanno più potuto fare ritorno a causa delle tensioni internazionali. Solo nella primavera del 2024 la coppia è riuscita a tornare brevemente a Mazzè, trovando un accordo con la Pro Loco per riaprire il castello e permettere ai visitatori di scoprire nuovamente questa perla storica.

Negli anni precedenti alla pandemia, le visite guidate al castello avevano riscosso un enorme successo, grazie anche all’organizzazione di Irina Lyubchenko, che con passione aveva allestito tour per esplorare i misteri e le meraviglie del castello, inclusa la visita al Museo delle Torture, una delle principali attrazioni.

Rinviata l'apertura del Castello di Mazzè: 100 prenotazioni sospese, ma il borgo è pronto ad accogliere

La Pro Loco aveva collaborato attivamente, assistendo con la gestione dei parcheggi e l’organizzazione dei flussi turistici, mentre la famiglia Lyubchenko gestiva direttamente la vendita dei biglietti con tutte le autorizzazioni necessarie.

Tuttavia, la situazione attuale ha nuovamente congelato i piani. Al momento, i proprietari si trovano a Mosca e non sono riusciti a ottenere un visto per rientrare in Italia, motivo per cui la riapertura è stata rinviata a data da destinarsi.

Il fascino del castello medievale continua a esercitare una forte attrazione

Nonostante ciò, la speranza è che la coppia russa possa fare ritorno a Mazzè entro la prossima settimana, consentendo un'apertura straordinaria. La domanda di visite al castello rimane alta: sono già 100 le prenotazioni confermate per la data del 22 settembre, con i biglietti esauriti in pochissimo tempo. Anche se la riapertura ufficiale è stata sospesa, sarà comunque possibile passeggiare per l’antico borgo circostante, che offre un fascino suggestivo con i suoi vicoli e scorci storici.

Il sindaco di Mazzè, Marco Formia, ha voluto sottolineare l’importanza del castello per il territorio, definendolo un "fiore all’occhiello" che racchiude la storia e la bellezza di questa antica terra. Ha poi aggiunto che, grazie alla collaborazione tra la Pro Loco e i proprietari, presto la gente potrà riscoprire questo tesoro nascosto del Piemonte.

Non resta che attendere che le condizioni internazionali permettano ai proprietari di rientrare in Italia, nella speranza che presto il castello di Mazzè possa riaprire le sue porte e accogliere nuovamente i visitatori che desiderano scoprire le meraviglie di questo antico maniero.

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