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San Mauro Torinese
15 Settembre 2024 - 16:51
Le nuove panchine di piazza Europa
Venerdì 13 settembre è stata inaugurata la nuova Piazza Europa a San Mauro Torinese, un progetto di riqualificazione che ha comportato una spesa di 1 milione e 350mila euro, finanziati dal Patto del Po e gestiti tramite fondi regionali e ministeriali destinati a interventi a favore del commercio e degli spazi aggregativi. A prima vista, potrebbe sembrare una vittoria per la cittadinanza, ma sotto la superficie di una piazza rinnovata, le polemiche serpeggiano tra i sanmauresi, molti dei quali si chiedono se questa ingente spesa fosse davvero necessaria e se le priorità del Comune siano state gestite nel modo corretto.
Secondo la sindaca Giulia Guazzora, la riqualificazione di Piazza Europa rappresenta "un traguardo importante", raggiunto addirittura con un mese di anticipo rispetto alle previsioni. La piazza è stata completamente rifatta, con nuova pavimentazione, viabilità rimodulata e arredi urbani moderni, diventando uno spazio pronto a ospitare eventi e manifestazioni. Ma a quale prezzo? Mentre le istituzioni celebrano l'efficienza dei lavori, alcuni cittadini mettono in dubbio l’effettiva utilità di tale progetto per il tessuto urbano di San Mauro, soprattutto in un momento in cui altre necessità potrebbero richiedere attenzione e fondi.
L'assessore al Bilancio della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, ha sottolineato l'importanza della socialità e della progettualità a lungo termine. "Senza progetti non ci sono risorse", ha affermato, ma non tutti sembrano condividere questo ottimismo. Alcuni sanmauresi, infatti, ritengono che la nuova piazza serva più per scopi simbolici e per la visibilità politica che per soddisfare le reali esigenze della comunità. Anche il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, presente all'inaugurazione, ha dichiarato che Piazza Europa "rimane una piazza centrale per la comunità di San Mauro" e che "si rinnova proprio come ci spinge a fare l'Europa". Tuttavia, la domanda resta: questa spinta europea è davvero ciò di cui la città aveva bisogno?
Un aspetto che ha destato particolare attenzione è l'inserimento di 12 panchine letterarie, strutture che richiamano un libro aperto, con versi di autori internazionali dedicati al cielo, alla collina e all’acqua, temi che dovrebbero evocare il territorio sanmaurese. Ma le panchine e il loro significato culturale sono davvero apprezzati dalla maggioranza della popolazione? Alcuni cittadini sostengono che si tratta di una trovata estetica più che di un reale arricchimento della piazza. In molti, infatti, le trovano scomode, troppo alte e scivolose e pochi sono coloro che hanno apprezzato l'omaggio agli autori stranieri nella loro lingua d'origine.
Le panchine-libro, infatti, riportano i versi di autori internazionali in lingua italiana, inglese, francese, spagnola e portoghese. Rodari, D’Annunzio, Byron, Sepulveda ma anche Margherita Hack e Martin Luther King, per citarne alcuni.
Un'altra questione spinosa riguarda la viabilità e i parcheggi. La nuova piazza dispone di 72 posti auto, di cui 5 riservati ai disabili e 13 per moto e biciclette, ma la riorganizzazione della sosta, con la sosta regolata da disco orario, ha suscitato malumori tra chi si lamenta della mancanza di parcheggi liberi e dell'effetto dirompente sul commercio locale. Un tema sul quale nei giorni scorsi era entrato già a piedi uniti l'ex sindaco Marco Bongiovanni che dichiarava: "Secondo il progetto iniziale, la piazza avrebbe dovuto ospitare circa 150 posti auto, ma alla fine sono stati realizzati solo 72 posti. E questa riduzione non è accompagnata dal beneficio di un’area pedonale estesa, come era stato giustificato nella motivazione della riduzione dei parcheggi".
La sosta libera, limitata ai parcheggi della “terrazza”, e le modifiche ai punti di accesso alla piazza, con la chiusura di alcune vie e la presenza di dissuasori rimovibili, hanno sollevato domande sulla funzionalità reale della nuova viabilità. Molti commercianti si chiedono se la piazza sia stata progettata pensando davvero alla praticità quotidiana, o se invece sia più un palcoscenico per eventi sporadici, lasciando in secondo piano le necessità di chi vi lavora o la attraversa ogni giorno.
La piazza, pur essendo pronta, non tornerà immediatamente a ospitare il mercato del venerdì, che resterà temporaneamente in piazza Gramsci. Nonostante la nuova pavimentazione e le colonnine dedicate agli operatori mercatali, ci vorranno ancora alcune settimane prima del suo ritorno. Anche su questo punto, non mancano le voci critiche: il mercato è una delle attività principali di Piazza Europa e ci si chiede se i lavori di riqualificazione, pur essendo stati completati in anticipo, non abbiano comunque trascurato aspetti logistici cruciali per una delle funzioni chiave della piazza.
L'inaugurazione è stata coronata da una cena sotto le stelle con oltre 200 partecipanti e la presenza delle delegazioni gemellate di Mirande e L'Eliana. Una celebrazione riuscita, certo, ma che non ha placato le critiche di chi vede in Piazza Europa un'opera costosa e forse superflua rispetto ad altre priorità di San Mauro Torinese.
Mentre le istituzioni lodano il lavoro svolto, una parte della comunità continua a chiedersi: era davvero questa la piazza che volevamo? E, soprattutto, il milione e 350mila euro spesi per il progetto avranno un impatto duraturo e positivo sul benessere della città, o si tratta solo di un lusso a beneficio di pochi?
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