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Settimo Vittone

Aggressione shock in Canavese: volpino sbranato da un cane incustodito

E' successo nell'area verde di La Turna di sabato pomeriggio, davanti agli occhi di molte persone che non hanno potuto fare nulla

Aggressione shock in Canavese: volpino sbranato da un cane incustodito

Immagine creata dall'Intelligenza Artificiale

Sabato scorso, l'area verde di La Turna, nella frazione Montestrutto di Settimo Vittone, è stata teatro di un tragico incidente che ha sconvolto residenti e passanti. Un cane di grossa taglia, lasciato incustodito, ha attaccato e ucciso brutalmente un piccolo volpino di nome Rocky, sotto gli occhi atterriti della sua proprietaria, una donna residente a Montalto Dora. La scena è stata tanto rapida quanto devastante, lasciando un segno indelebile sui testimoni presenti.

Nonostante i disperati tentativi della donna e di altri passanti di fermare l’aggressione, per il piccolo volpino non c’è stato nulla da fare. L’attacco è stato così violento che i soccorsi, giunti sul posto poco dopo, non hanno potuto far altro che constatare l'inevitabile fine del cagnolino.

La tragedia ha attirato l’attenzione di numerosi frequentatori dell'area, molti dei quali si sono immediatamente adoperati per tentare di bloccare il cane aggressore, ma i loro sforzi sono stati vani. La situazione è ulteriormente degenerata quando la proprietaria del volpino, visibilmente sconvolta e sotto shock, ha avuto bisogno di assistenza medica. Una familiare della donna ha immediatamente contattato i servizi di emergenza, e un’ambulanza è stata inviata per soccorrere la donna in evidente stato di agitazione.

I carabinieri della compagnia di Ivrea sono intervenuti prontamente, affiancati dal personale del canile di Caluso, che è riuscito a catturare il cane responsabile dell'attacco. Grazie al microchip dell’animale, è stato possibile risalire al proprietario, che ora potrebbe dover affrontare conseguenze legali per la mancata vigilanza del suo cane.

L’incidente ha sollevato numerosi interrogativi, soprattutto sulla mancata osservanza delle regole che dovrebbero garantire la sicurezza in spazi pubblici come l'area La Turna. L’ingresso all’area verde, frequentata abitualmente da famiglie e proprietari di animali, è infatti chiaramente segnato da cartelli che impongono l’uso del guinzaglio per tutti i cani. Tuttavia, l’accaduto dimostra come tali regole non siano sempre rispettate, esponendo i frequentatori a rischi evitabili.

L’episodio di sabato scorso non è un caso isolato. Diversi residenti e frequentatori dell'area hanno riferito che, sebbene non vi siano mai stati precedenti con conseguenze così tragiche, episodi di aggressioni tra cani sono già avvenuti in passato. Tuttavia, mai si era verificato un attacco tanto brutale e drammatico come quello che ha portato alla morte del piccolo volpino.

L'aggressione ha sollevato un'ondata di preoccupazione tra i residenti e i visitatori abituali dell'area. Molti chiedono ora che vengano prese misure più severe per far rispettare le regole sull’utilizzo del guinzaglio e la responsabilità dei proprietari di cani. "È inaccettabile che uno spazio così frequentato da famiglie e bambini possa trasformarsi in un luogo di pericolo", ha dichiarato uno dei presenti alla scena, sottolineando la necessità di maggiori controlli e sanzioni più rigorose.

La tragedia ha inoltre riacceso il dibattito sulla responsabilità dei proprietari di cani e sull’importanza di garantire che gli animali siano sempre sotto controllo, soprattutto in aree pubbliche. "Non è solo una questione di regole, ma di buon senso e responsabilità", ha detto un altro testimone, visibilmente colpito dall’accaduto. "Se quel cane fosse stato al guinzaglio, oggi non parleremmo di una tragedia".

Il cane è stato portato presso il canile di Caluso e il proprietario è già stato individuato grazie al microchip

Le autorità locali stanno ora valutando possibili misure aggiuntive per rafforzare la sicurezza nell’area La Turna, e non si esclude un aumento dei controlli da parte delle forze dell'ordine, affinché episodi simili non si ripetano.

Mentre la comunità è ancora sotto shock per la perdita del piccolo volpino e la brutalità dell’aggressione, il proprietario del cane responsabile dell'attacco potrebbe trovarsi a dover affrontare conseguenze legali per la sua negligenza. La presenza del microchip ha permesso di identificarlo rapidamente, e le autorità stanno indagando per capire se vi siano state altre violazioni delle normative vigenti. È ancora presto per stabilire quali saranno le azioni legali intraprese, ma la vicenda ha messo in evidenza quanto sia fondamentale il rispetto delle norme di sicurezza in spazi pubblici condivisi.

La comunità di Settimo Vittone, e in particolare quella della frazione Montestrutto, è stata profondamente colpita da questa tragedia, che ha scosso anche i tanti proprietari di animali che frequentano abitualmente l'area. L'auspicio di tutti è che episodi simili non si ripetano e che vengano prese misure concrete per garantire la sicurezza di persone e animali negli spazi pubblici.

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