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Rivarolo
03 Settembre 2024 - 16:20
Trenitalia (foto d'archivio)
Non è iniziata nel migliore dei modi la ripresa dei servizi ferroviari sulla linea Sfm1 Rivarolo-Chieri, dopo uno stop di dieci giorni per i lavori al nuovo sottopasso di Volpiano. La tanto attesa normalità è stata subito compromessa da un ennesimo guasto, che ha provocato ritardi e cancellazioni, mettendo a dura prova la pazienza dei pendolari.
Durante la prima giornata di ripresa del servizio, un guasto all'infrastruttura ferroviaria presso Feletto, causato dai violenti temporali che hanno colpito la regione, ha generato ritardi significativi su diversi collegamenti. Alcuni treni hanno accumulato ritardi di oltre mezz'ora, mentre altri, come i treni 26110 e 26012, sono stati cancellati. Questa situazione ha creato un caos generale, con molti passeggeri costretti a cercare soluzioni alternative per proseguire il loro viaggio.
Il Consigliere regionale del PD, Alberto Avetta, ha espresso il suo disappunto per la gestione della situazione, evidenziando come "neanche il tempo di ripristinare la viabilità regolare sulla linea Sfm1 Rivarolo-Chieri, che ecco che l’ennesimo guasto ha provocato ritardi e cancellazioni. Un film ben noto ai pendolari, che ogni giorno si trovano a fare i conti con disagi e criticità ormai cronicizzate".
Le parole di Avetta riflettono il malcontento diffuso tra i viaggiatori, che si trovano spesso ad affrontare disservizi senza una comunicazione tempestiva da parte delle autorità ferroviarie.
Per tentare di limitare i disagi, Trenitalia ha deciso di dirottare i pendolari sui treni successivi, in particolare sui treni 26112 e 26014. Tuttavia, anche qui non sono mancate le complicazioni: il treno 26014 è stato limitato alla stazione di Torino Stura, costringendo i viaggiatori diretti a Rivarolo a proseguire in pullman. Questo ha generato ulteriori ritardi e disagi, soprattutto per chi aveva coincidenze pianificate.
Alberto Avetta ha criticato duramente la gestione della linea, sottolineando la necessità di un impegno più concreto da parte della Regione Piemonte: "Più volte abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di impegnarsi per potenziare una linea importante, anche sotto il profilo turistico, come quella che ‘cuce’ Torino con il Canavese e il Chierese. Invece, siamo qui ad auspicare che venga garantita almeno la decenza". Avetta ha inoltre presentato un’interrogazione urgente alla Giunta regionale, auspicando che vengano fornite risposte concrete e non le solite rassicurazioni di rito.
La situazione è tornata lentamente alla normalità solo nel corso del pomeriggio, ma il malcontento tra i pendolari resta palpabile. Le lamentele riguardano non solo i ritardi e le cancellazioni, ma soprattutto la scarsa comunicazione da parte delle autorità ferroviarie. "Spesso si resta a lungo nelle stazioni senza ricevere informazioni sui ritardi e sulle cancellazioni," hanno denunciato alcuni viaggiatori, esasperati da una situazione che sembra ormai essere diventata la norma piuttosto che l'eccezione.
In risposta alle difficoltà dei pendolari, le autorità hanno annunciato un bonus del 10% sugli abbonamenti, una misura che però non sembra placare il malumore generale. "Lo sconto è positivo, ma non risolve il problema di base: la mancanza di un servizio affidabile," ha commentato uno dei viaggiatori abituali della linea.
Con l'apertura imminente delle scuole, Avetta ha espresso la speranza che il sistema del trasporto pubblico locale sia pronto per evitare i disagi degli anni passati: "Tra pochi giorni aprono le scuole, un evento non certo imprevisto, e mi auguro che il sistema del trasporto pubblico locale si faccia trovare pronto."
L'episodio di ieri aggiunge ulteriore pressione sulle autorità ferroviarie, chiamate a risolvere non solo i problemi strutturali della linea Sfm1, ma anche a migliorare la gestione delle comunicazioni con l'utenza. I pendolari, nel frattempo, continueranno a sperare in giorni migliori, augurandosi che i prossimi sviluppi portino finalmente a una stabilità tanto attesa.
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