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Mappano
29 Agosto 2024 - 16:20
Lavori in corso (foto d'archivio)
Da mesi, la vita dei residenti di Mappano è stravolta dai lavori del cantiere SMAT. La chiusura prolungata di Strada Cuorgnè, arteria vitale della zona, ha innescato un'ondata di malcontento, amplificata dalla recente notizia di una nuova proroga dei lavori fino a fine settembre.
Un annuncio che ha destato non poca preoccupazione anche in vista del rientro dalle vacanze, della ripresa delle attività lavorature e soprattutto della riapertura delle scuole. Nei mesi estivi, infatti, la chiusura di Strada Cuorgnè ha provocato notevoli disagi alla viabilità, con conseguenti allungamenti dei tempi di percorrenza e aumento dello stress per gli automobilisti. L'impatto sulla vita quotidiana dei residenti è stato significativo, con ripercussioni sulla mobilità, sulle attività commerciali e sulla qualità della vita in generale.
Ma quali sono i motivi di questi ritardi e quali le prospettive per il futuro?
Avevamo posto la domanda al Comune di Mappano, nella persona dell’assessore all’urbanistica e trasporti Massimo Tornabene il quale aveva spiegato come il Comune si fosse trovato impotente dinanzi a tale decisione di competenza della Città di Torino e di SMAT.
Tuttavia, Tornabene, aveva spiegato che l’Amministrazione Comunale di Mappano era pienamente a consapevole della grave problematicità della situazione per i cittadini ed inoltre aveva dichiarato di aver evidenziato tale criticità alla Città di Torino e a Smat, attendendo da questi chiarimenti e delucidazioni.
Oggi, 29 agosto 2024, la risposta da parte di SMAT è arrivata. Da quanto affermato dal comunicato inoltrato al Comune di Mappano, in risposta alla richiesta di aggiornamenti, sembrerebbe che durante controlli di routine, i tecnici SMAT abbiamo scoperto gravi danni a un vecchio collettore fognario, risalente a molti anni fa.
“Nello specifico – scrivono da SMAT - alla fine del mese di maggio, sono state identificate importanti lesioni strutturali dell’infrastruttura fognaria in corrispondenza del collegamento tra il collettore di fognatura posizionato in strada Cuorgnè e quello posato in strada del Villaretto (riferimento “cantiere A” in figura), con potenziale pericolo di crollo e relative ripercussioni sul sedime stradale. Sono stati accertati inoltre ulteriori lesioni di minor entità su entrambi i collettori sopracitati."
Immagine fornita da SMAT
Pertanto, per garantire la sicurezza di tutti, è stato deciso di intervenire tempestivamente. I lavori, però, si sono rivelati più complessi del previsto a causa di altri fattori quali la presenza di un cavo elettrico, che avrebbe complicato le operazioni, costringendo i tecnici a riprogettare parte dell'intervento. Un'altra criticità sembra essere la difficoltà nel reperimento di materiali speciali, questo perché le parti danneggiate del collettore necessitano di essere sostituite con materiali specifici, che richiedono tempi di produzione e consegna più lunghi del previsto. Inoltre, SMAT, ha precisato che le condizioni atmosferiche avverse degli ultimi mesi sono state un’ulteriore causa del rallentamento dei lavori.
“La complessità degli interventi necessari – prosegue SMAT -e la concomitanza degli eventi soprariportati con il periodo delle ferie estive dei produttori/fornitori dei materiali per il risanamento, hanno comportato la necessità di procedere alla richiesta di proroga dell’Ordinanza di modifica viabile; pertanto, in data 31/07/2024, è stata valutata presso la Regia Cantieri della Città di Torino la soluzione che ha portato all’emissione della proroga della precedente Ordinanza alle medesime condizioni di esercizio, per il periodo dal 18/08/2024 al 27/09/2024”.
Quindi, quando finiranno i lavori?
SMAT ha stimato che la strada potrà riaprire al traffico intorno al 28 settembre, ma questa data potrebbe subire variazioni in base all'evolversi della situazione.
Proprio a causa del grave disagio che la chiusura della strada arreca alla cittadinanza era stata presa in considerazione l’idea di aprire una corsia straordinaria ma SMAT ha comunicato anche l’impossibilità di dare avvio a questa situazione: “Non garantendo le necessarie condizioni di sicurezza alla viabilità e al cantiere, tale possibilità è stata esclusa.” Conclude SMAT.
I cittadini, nel frattempo, sono costretti ad attendere la fine di un calvario che sta mettendo a dura prova la loro quotidianità.
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