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Lutto in Canavese per la morte del cognato del sindaco durante un'escursione in montagna

Diego Luca Brunasso aveva 29 ed era il fratello di Lorena, moglie del sindaco di Settimo Vittone, Ivo Peretto

Lutto in Canavese per la morte del cognato del sindaco durante un'escursione in montagna

"Sogno un mondo senza giudici e avvocati figlioccio mio", scriveva Diego Luca Brunasso il giorno prima di perdere la vita in montagna, durante un'escursione con gli amici sul Mombarone.

L'ultimo post pubblicato su Facebook dal ragazzo che ancora non aveva compiuto 30 anni, lo ritrae in un'immagine dolcissima, con il figlioccio Pietro tra le braccia.

Il giorno dopo, quell'escursione che avrebbe dovuto essere un momento di leggerezza. Un pranzo al Rifugio Mombarone con lo zio ed alcuni amici, poi il rientro, a passo spedito verso casa.

Luca, che viveva a Salassa, era fratello di Luana, la moglie del sindaco di Settimo Vittone, Ivo Peretto ed era il padrino del loro piccolo Pietro, cui era legato da un amore profondo.

"L'Amministrazione e i dipendenti del Comune di Settimo Vittone si uniscono al dolore di Loredana e del Sindaco Ivo Peretto", si legge in un'epigrafe affissa per le vie del paese.

A causa dell'enorme lutto che ha colpito la comunità settimese è stata anche annullata la Marcia Lunga un Menù, la passeggiata enogastronomica che avrebbe dovuto svolgersi domenica prossima tra i sentieri e i suggestivi  scorci del paese.

Ma questo non è il momento di fare festa, qui a Settimo Vittone, come a Salassa, dove vivono i genitori di Luca, Lucia e Renzo.

Ed è qui, a Salassa, che domani, martedì 27 agosto, verranno celebrati i funerali, alle 15,30 presso la Chiesa Madonna del Boschetto.

Ancora non è chiara la dinamica del terribile incidente.

Secondo quanto riportato dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, Luca si era separato dai compagni dopo una sosta per il pranzo presso il Rifugio Mombarone.

Mentre il gruppo era rimasto al rifugio, l'uomo aveva deciso di iniziare autonomamente la discesa verso valle.

Col passare delle ore, non vedendolo arrivare, i compagni hanno provato a contattarlo telefonicamente senza successo.

A dare l'allerta è stato lo zio che, preoccupato per il mancato riscontro, ha chiesto aiuto al gestore del rifugio, che, essendo anche un tecnico del Soccorso Alpino, ha immediatamente avviato le ricerche.

Il corpo del giovane è stato individuato circa 200 metri a valle del sentiero principale, in una zona impervia dove è presumibile che sia precipitato durante la prima parte della discesa. Purtroppo, le condizioni in cui è stato ritrovato erano già incompatibili con la vita.

Sul posto è prontamente intervenuta l’eliambulanza del 118, che ha calato giù l'equipe medica con il verricello per la constatazione del decesso. Tuttavia, a causa della necessità di rientro dell’elicottero alla base per la chiusura del turno, due ulteriori tecnici del Soccorso Alpino sono stati elitrasportati sul luogo dell’incidente per prendere in custodia la salma.

Successivamente, il recupero del corpo è stato completato dai Vigili del Fuoco.

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