Da tre mesi una famiglia di San Mauro Torinese sta cercando disperatamente di modificare il numero identificativo del parcheggio riservato ai diversamente abili, in seguito alla morte del loro congiunto. Una procedura che, in teoria, dovrebbe essere semplice e rapida, si è rivelata un labirinto burocratico quasi impossibile da risolvere.
La questione ha suscitato l’indignazione della consigliera comunale e regionale di Fratelli d’Italia, Paola Antonetto, che ha commentato duramente l’inefficienza dell’amministrazione comunale. "È incredibile - racconta Antonetto - l'amministrazione si dice sempre attenta al tema dei diritti e poi servono più di 3 mesi per cambiare una targhetta, ma è normale? Portano in Consiglio Comunale documenti sul Pride e sull'attenzione verso tutti e poi si dimenticano dei più deboli in città?! La Sindaca, di fronte a queste cose, invece che sbattere gli occhi e dire tante belle parole dovrebbe agire concretamente".
La famiglia coinvolta ha espresso la propria frustrazione per l’assenza di progressi concreti. Nonostante le ripetute richieste e sollecitazioni, la risposta dell’amministrazione è stata lenta e insufficiente. Il parcheggio riservato è essenziale per le esigenze quotidiane della famiglia, ma l’iter per ottenere un semplice cambiamento del numero identificativo sembra essere bloccato da una burocrazia paralizzante.

Paola Antonetto, Fratelli d'Italia
"Mi avevano assicurato che se ne sarebbero occupati rapidamente," continua Antonetto. "Io avevo portato il tema nel parlamentino locale già alcuni mesi fa, proprio lamentando le lungaggini. Mi dissero che se ne sarebbero occupati, risultato? Nessuno!"
Questo caso mette in luce una delle tante inefficienze burocratiche che colpiscono i cittadini, specialmente quelli più vulnerabili. L’attenzione mediatica sulla vicenda potrebbe finalmente portare a un’accelerazione della procedura, ma resta il fatto che per tre mesi una famiglia ha dovuto lottare contro un sistema che sembra ignorare le loro necessità più urgenti.
L’amministrazione comunale, dal canto suo, non ha ancora fornito una spiegazione dettagliata sui motivi del ritardo, lasciando molti interrogativi aperti. Intanto, la consigliera Antonetto promette di continuare a battersi per una soluzione rapida e giusta per la famiglia coinvolta, auspicando che questo episodio possa servire da monito per migliorare l’efficienza e la sensibilità dell’apparato burocratico cittadino.