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Settimo Torinese

Lacrime di una sindaca. Elena Piastra commuove tutti nella prima seduta del Consiglio Comunale

La nuova sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra, conquista il pubblico con un discorso emozionante e progetti concreti

Elena Piastra

Elena Piastra

Alle 22:15 di giovedì 27 giugno, si è conclusa la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale di Settimo Torinese.

Ad aprire i lavori ci ha pensato Daniele Volpatto, poi la parola è passata a Luca Rivoira, nuovo Presidente del Consiglio.

Rivoira ha ringraziato minoranza e maggioranza e si è subito lanciato in un discorso, a tratti soporifero, pieno zeppo di retorica politica e con i classici ringraziamenti di rito alla famiglia e agli amici. Nel monologo, citazioni virgilianeestrapolate niente meno che dalla Divina Commedia.

Tra le altre cose, Rivoira ha sottolineato l’importanza di saper scegliere rispetto ai cittadini che hanno scelto di non scegliere, frase che in qualche modo si riferiva alla scarsa affluenza alle urne rispetto alle precedenti elezioni.

Innovazione, evoluzione ed eredità sono i punti cardine sui quali si è soffermato maggiormente.

Parole poco prive di pragmatismo e, infatti, la reazione dei cittadini in sala non si è fatta attendere: hanno cominciato a "spicciare" la propria corrispondenza sugli smartphone.

Ad attirare nuovamente l'attenzione del numeroso pubblico in sala è stata la sindaca Elena Piastra, con il suo giuramento, al quale è seguito un applauso pieno di entusiasmo per un minuto intero da parte di tutti, compresa l’opposizione.

Si è schiarita la voce ed ha iniziato a parlare in maniera decisa sui progetti futuri. Anche nel suo discorso è ritornata la parola "eredità", questa volta in maniera più concreta, con un elenco dei progetti già in atto che si concluderanno nei prossimi mesi.

Un discorso onesto. Non ha promesso vittorie assicurate, ma ha assicurato che ce la metterà tutta per raccogliere i frutti di quel che si è seminato sino ad oggi.

Momento clou quando ha toccato l’animo della sala parlando della sua infanzia e del suo amore viscerale per la città, con le lacrime agli occhi, stimolando la commozione anche dell’ascoltatore meno attento.

Ancora applausi, forse perché tutti, in fondo, credono nella complementarità degli individui che, nonostante la diversità, trovano un punto d’incontro per una cooperazione comune. E il punto d'incontro è la devozione nei confronti della prima cittadina.

Si può capire, sentendola parlare, il perché abbia vinto. Piastra trasuda grinta ed energia, ma soprattutto forte consapevolezza.

Ore 22 di un giovedì che non è un giovedì qualsiasi. In sala si respira voglia di cambiamento. Ce l'ha anche l’anziano signore più scettico che ad inizio seduta scuoteva il capo.

Sono seduto qui, in mezzo alla folla. Ho ascoltato chi avevo di fianco, a destra e a sinistra. Pare che a Settimo Torineseuna sala così gremita non ci fosse mai stata, con la gente accalcata sugli scalini e appoggiata agli stipiti di ogni porta.

Tant'è, il governo Piastra Bis è iniziato...

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