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Borgofranco d'Ivrea

Dal Canavese a Montecitorio: a 89 anni dirige in Parlamento l'Inno di Mameli

Il Maestro Amerigo Vigliermo è andato a Roma con il Coro Baiolese e ha presentato la sua "Opera Omnia"

Amerigo Vigliermo

Amerigo Vigliermo

Un'altra prestigiosa tappa si aggiunge alla lunga carriera del Coro bajolese, fondato e diretto da Amerigo Vigliermo nel 1966. Martedì scorso, il coro ha avuto l'onore di esibirsi nella storica cornice della Camera dei Deputati a Montecitorio, in occasione della presentazione della monumentale Opera Omnia, una raccolta che rappresenta la "bibbia" del canto popolare nostrano.

Dopo l'esibizione al Parlamento Europeo di Bruxelles nel 2008, il Coro bajolese ha portato il proprio repertorio anche nel cuore delle istituzioni italiane. Alessandro Giglio Vigna, parlamentare, ha fatto gli onori di casa accogliendo la delegazione canavesana, che includeva il maestro Amerigo Vigliermo, i suoi coristi, e il sindaco di Borgofranco, Fausto Francisca, promotore dell'iniziativa insieme allo stesso Giglio Vigna.

Tra gli intervenuti spiccano le figure della sindaca di Rueglio, Gabriella Laffaille, e la sua concittadina Velia Oggeri, ambasciatrici di un territorio che è culla e custode di musica e canti popolari. Durante l’evento, il maestro Vigliermo, visibilmente commosso, è stato intervistato da Cristina Del Tutto, direttrice di Radio Parlamentare, condividendo l'importanza storica e culturale del progetto.

L'Opera Omnia raccoglie video, fotografie e i testi di ben 348 canti, ripercorrendo la storia del coro e il patrimonio musicale canavesano. Vigliermo ha sottolineato come questa raccolta segua le orme della celebre raccolta di Costantino Nigra, "Canti popolari del Piemonte" del 1888. «Siamo un po’ figli culturali del nostro conterraneo, tra gli artefici dell’Unità d’Italia, che ci ha insegnato a essere buoni italiani oltre che buoni canavesani», ha affermato il maestro.

L'Opera Omnia rappresenta un atto di fede nei confronti dei canavesani che non hanno mai dimenticato la loro terra. «Idealmente sono qui con noi, in questa sede, tutti i preziosi collaboratori che nel tempo ci hanno regalato canti e altre testimonianze orali che altrimenti sarebbero andati perduti», ha proseguito Vigliermo. Ha inoltre annunciato il progetto di costituire a Bajo Dora una Cittadella della cultura popolare canavesana, continuando il lavoro di ricerca del coro.

Alla domanda di Cristina Del Tutto su un messaggio alla politica e ai suoi rappresentanti, Vigliermo ha risposto: "Senza dubbio dovrebbero stare di più con la gente e vicino ai loro problemi. Noi li aspettiamo, applaudendoli ancora prima del loro arrivo".

Le regole della Camera dei Deputati hanno limitato l'esibizione del coro alla sola esecuzione, a cappella, dell'Inno di Mameli, un momento che ha coinvolto anche la platea in un coro unanime. A conclusione dell’incontro, Alessandro Giglio Vigna ha consegnato ad Amerigo Vigliermo la "Medaglia della Camera dei Deputati", un prestigioso riconoscimento conferito a personalità del mondo della cultura.

La presentazione dell'Opera Omnia di Amerigo Vigliermo a Montecitorio non è stata solo un omaggio alla musica popolare, ma anche un richiamo alla conservazione di un patrimonio culturale che racconta la storia e l'anima di un territorio. Un evento che ha celebrato non solo un uomo e il suo coro, ma l'intera tradizione musicale canavesana.

Il Coro Baiolese

Il gruppo di borgofranchesi che ha accompagnato Vigliermo e il Coro Baiolese

La "Medaglia della Camera dei Deputati"

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