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25 Maggio 2024 - 15:18
Continua sul nostro territorio la sfida che sta appassionando l’Italia intera.
No, non esageriamo, perché per tentare la “challenge dell’agnolotto” c’è gente che è arrivata addirittura da Roma.
Di cosa stiamo parlando? Semplice, della sfida che ha lanciato la Società Operaia, ristorante tipico piemontese con sede a Ciriè: chi riesce a mangiare 1 kg di agnolotti con ragù alla bolognese in 30 minuti non paga il conto.
“Se questi riesci a mangiarteli tutti mica li paghi! - dice sorridente Chiara (titolare del locale assieme ad Andrea) in un video promozionale sui loro canali social, con in mano una teglia di agnolotti - per non pagare dovrai mangiare 1 chilo di agnolotti piemontesi al ragù bolognese in mezz’ora”.
Il ristorante della Città dei D’Oria, in via Giacomo Matteotti 18, a Ciriè è praticamente un’istituzione: è aperto in città dal lontano 1851, e negli anni è passato di mano in mano fino ad arrivare al 2019, momento in cui l’attività è passata sotto la gestione dell’attuale titolare, Andrea.
Una sfida, quella del ristorante ciriacese, per buone forchette. Chi riesce a terminare il piatto in 30 minuti vince ed esce senza pagare; ma se gli agnolotti non vengono finiti, il costo della pietanza è 30 euro e tutto ciò che viene avanzato si può portare a casa.
“Ovviamente c’è una regola - spiega Andrea - non potrai condividere il piatto con nessuno. La sfida è aperta dal martedì al venerdì a cena. Mi raccomando: dovete prenotare perché solo su prenotazione si potrà accedere alla challenge”.
Andrea, titolare della Società Operaia di Ciriè
E allora via alla competizione: il simpatico contest è stato lanciato qualche settimana fa dal locale della Città dei D’Oria e, in questo periodo, sono state circa una 70ina le persone che hanno tentato di finire il piatto. Ma in quanti ci saranno riusciti?
A dare aggiornamenti costanti è proprio la Società Operaia, che sul suo canale Instagram ha pubblicato i video di alcuni degli sfidanti: gambe sotto al tavolo, forchette in mano e un piatto di gustosissimi agnolotti da “spazzolare” in mezz’ora.
Tra i primi clienti in gara troviamo Matteo, che sconsolato ma sorridente dice: “pazienza, ci abbiamo provato”. Poi è la volta di Francesco e Riccardo, una coppia di giovani amici che, ricevuto il timer settato sui fatidici 30 minuti, è riuscita ad arrivare fino a metà della sfida. “Sono belli caldi eh” dicono. “L’insalata di agnolotti ancora non riusciamo a farla” risponde sorridente Andrea, il padrone di casa.
Forchettata dopo forchettata, i due tentano ma si arrendono a metà sfida e ottengono: la “crin bag”.
Che cos’è? Una doggy bag ironicamente rivisitata: visto che “crin” in piemontese significa maiale. 605 grammi di agnolotti avanzati per Riccardo e circa 900 per Francesco.
La "Crin Bag" da portare a casa
Tra i contendenti in gara, poi, spunta anche la “PiemontesinaInViaggio”, una blogger da 95mila follower sui social: “dopo 10 minuti ho dato i primi segni di cedimento - dice lei - ma gli agnolotti erano buonissimi”.
Piatto dopo piatto la sfida entra nel vivo e arriva anche il primo vincitore: Claudio da Roma.
Claudio da Roma, il primo vincitore
“Vengono addirittura dalla capitale per sfidarci” dice Andrea con la pentola in mano di fronte ai fornelli, e dopo poco va a controllare come stia andando Claudio. “Sono passati cinque minuti ed è già a buon punto, mi sa che lui ce la fa”. Detto fatto, Claudio inforca l’ultimo agnolotto e sorseggia un bicchiere di vino: è lui il primo vincitore!
Marco da Vercelli
La sfida continua e a trionfare sono anche Marco e Daniele da Vercelli, altra coppia di amici che in un quarto d’ora ha letteralmente pulito il piatto. “Ce n’è un altro? Possiamo chiedere il bis?” scherzano, “siete due professionisti” risponde Andrea.
Un’idea, quella della Società Operaia di Ciriè, che sta riscuotendo un successo enorme, sicuramente “impegnativa”, ma che non manca di simpatia. E allora, chi saranno i prossimi a vincere la sfida dell’agnolotto? La gara continua.
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